mercoledì 25 giugno 2014

Secondo i leghisti la Mauro aveva rubato. Intanto Bossi e famiglia sono stati rinviati a giudizio.

Lega Nord, la procura: «Umberto Bossi e i figli a processo»

Fondi Carroccio, l'accusa è truffa allo Stato per 40 milioni. Chiesta l'archiviazione per Rosi Mauro.

APPROPRIAZIONE INDEBITA
La procura di Milano ha chiesto il processo per Umberto Bossi, i suoi due figli Riccardo e Renzo e altre sei persone per la vicenda della gestione dei fondi della Lega Nord.
Le accuse a vario titolo sono appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato per circa 40 milioni.
Chiesta l'archiviazione per l'ex vice presidente del Senato Rosi Mauro.
RENDICONTI IRREGOLARI. La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini riguarda nove persone, tra cui, oltre all'ex segretario e allora «legale rappresentante» del Carroccio, tre ex componenti del comitato di controllo di secondo livello della Lega Nord, Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci e cioè coloro che avrebbero firmato i rendiconti irregolari presentati in parlamento.
INDEBITI RIMBORSI 2008-2009. La somma della presunta truffa si riferisce a indebiti rimborsi elettorali che sarebbero ottenuti per il 2008 e il 2009.
Nel 2010 i soldi chiesti, come si legge nel capo di imputazione, non furono erogati dopo che i «revisori pubblici» nell'estate di due anni fa attestarono l'irregolarità dei rendiconti. Tra gli imputati poi ci sono anche anche l'ex tesoriere di via Bellerio Francesco Belsito, l'imprenditoreStefano Bonet e il commercialista Paolo Scala in relazione allo scandalo sull'uso dei fondi della Lega scoppiato nella primavera del 2012, che ha travolto il fondatore della Lega Bossi e la sua famiglia.
PAGATE MULTE E CARROZZIERE. Il Senatùr e i suoi figli inoltre rispondono di appropriazione indebita di oltre mezzo milione di euro di soldi pubblici (ottenuti con rimborsi elettorali) che sarebbero stati usati per pagare le spese personali più varie: dalle multe per migliaia e migliaia di euro al carrozziere, fino all'ormai famosa laurea in Albania di Renzo 'il Trota' e ai lavori di casa a Gemonio e indumenti.
MAURO SI È DIFESA SU OGNI FATTO. Per Rosi Mauro, invece, la procura ha chiesto l'archiviazione in quanto, come si legge nell'atto, ha reso interrogatorio «difendendosi su ciascuno dei tre fatti» contestati «fornendo anche documenti di supporto e prospettando spiegazioni che al pm sembrano accoglibili e comunque tali da rendere assai dubbia la solidità della prospettazione accusatoria».
Mercoledì, 25 Giugno 2014© RIPRODUZIONE RISERVATA

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