E non hanno ancora messo piede nel parlamento e già si ricordano di avere famiglia. Che grandi personaggi. Che giovani intelligenti. Che grandi oratori. Che grandi uomini di cultura. A quale degrado è arrivata questa nostra nazione se questi rappresentano il nuovo. Quale maledizione ha questo paese da meritarsi questa gente nel proprio parlamento.

Se Benedetto Marcello fosse chiamato a scrivere un adagio per l'Italia non potrebbe che rifare un pezzo già molto conosciuto. Tra partiti che non fanno più i partiti, sindacati che non fanno più i sindacati, comici che fanno i politici e politici che continuano a fare i comici dopo 18 anni, funzionari della stato infedeli e dirigenti dello stato con la schiena piegata l'Italia è come Venezia che affonda giorno dopo giorno. Io non ho paura. Io non mi arrendo. Mai.

Giuseppe Generale Pound ha cambiato idea. Come sempre è un uomo della massima coerenza. E come sempre tutti quelli che hanno messo in croce Salsi e Favia per essere stati in televisione diranno che adesso va bene andare il televisione. Ma voi dei cloni e pirla come i grillini pavesi e vogheresi li votereste?

Beppe Grillo annuncia che andrà in tv

26/01/2013 - Per l'ultima settimana di campagna elettorale

di Redazione

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‘Faremo una sorpresa, l’ultima settimana della campagna elettorale vado in tv, vedremo dove, sceglieremo una radio e un programma tv’. Lo ha annunciato Beppe Grillo, a margine della tappa di Ravenna del suo Tsunami Tour. Grillo ha detto di non aver ancora deciso la rete televisiva, ma non esclude la Rai. ‘Mi stanno corteggiando tutti – ha detto – anche se in realta’ sono spazi dovuti’.

BEPPE GRILLO E LA TV – - ‘Senza soldi e chiedendo l’elemosina siamo diventati la seconda o forse la prima forza politica del Paese’. Lo sostiene Beppe Grillo, a proposito della campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle. ‘Quando chiamano la gente al telefono per fare i sondaggi – ha detto Grillo – non ci nomina nemmeno, ci danno al 4%, dicono che siamo polvere, ma vediamo chi sara’ la polvere il 25 febbraio’. ‘Per rovinarmi e rovinarci, Monti ha parlato bene di me. Forse lo denuncio per diffamazione al contrario’. Dal palco del suo tour elettorale a Ravenna Beppe Grillo ha scherzato cosi’ a proposito delle parole pronunciate da Mario Monti.

Un articolo di un giornale on line cita un mio vecchio articolo. Ora la gente può capire perché non bisogna votare Benzi e soci. Questi non sono il nuovo, sono vecchi ma tanto vecchi ma tanto vecchi che Mosè al confronto è un bambino. Malgrado loro l'Italia ce la farà. Io preferisco votare l'allieva di Vittorio Grevi alle regionali. Non la conosco ma se Grevi l'ha voluta come ricercatrice è certamente in gamba. E conoscendo Vittorio Grevi non è stata certamente raccomandata. Sicuramente è una persona perbene ed intelligente. Certamente il contrario dei pirla grillini pavesi e vogheresi.

Il candidato del Movimento 5 Stelle che lavora per Casaleggio

25/01/2013 - Maurizio Benzi si occupa di Strategie di rete per l'azienda ed è nella lista per la Camera nella circoscrizione Lombardia 3

di Stefania Carboni

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“A chi si chiede chi c’è dietro Grillo o si riferisce a «un’oscura società di marketing» voglio chiarire che non sono mai stato «dietro» a Beppe Grillo, ma al suo fianco” scriveva così Gianroberto Casaleggio in una lettera del Corriere della Sera del 30 maggio 2012. E non solo: anche dentro. Dove? Nelle liste elettorali. Maurizio Benzi dall’aprile 2004 si occupa di strategie di Rete in Casaleggio Associati e da gennaio 2013 è candidato alla Camera nella lista Lombardia 3. Essendo quarto non è certo che possa entrare nei “palazzi del potere”. Salvo cloni, la mail di LinkedIn e quella del profilo di M5S combaciano. L’attivista è stato deciso regolarmente on line. Qui il suo profilo Linkedin in cui dichiara di lavorare per la Casaleggio e Associati:

Qui sotto il suo profilo sul sito del Movimento 5 Stelle:

E qui dove indica i candidati di Voghera (tra cui sé stesso):

RICORDI – Giovanni Favia, nel famoso fuorionda a Piazza Pulita, parlò delle influenze di Casaleggio sul movimento:

Tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleggio, quindi noi dobbiamo stare molto attenti quando parliamo. Casaleggio è spietato, è vendicativo. Adesso vediamo chi manda in Parlamento, perché io non ci credo alle votazioni on line, lui ci manda chi vuole lui.

Quelle parole costarono la cacciata di Favia dal movimento. “Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai definito le liste per le elezioni comunali e regionali”, hanno tuonato dal movimento. E’ quindi solo un caso che passione politica e lavoro combacino insieme. Su Twitter però qualcuno polemizza. E prontamente si zittisce:

Benzi, si è iscritto il 28 ottobre 2012, freschissimo e attivo con i Meet Up. In tanti si sono complimentati sotto il suo profilo. Ma non tutti. Un post sul blog di Francesco Rubiconto, candidato sindaco al comune di Voghera nel 2010, ricorda il suo impiego:

Maurizio Benzi è un collaboratore perito Casaleggio. In molti documenti apparsi in rete viene citato non come un semplice postino ma viene descritto come un collaboratore a tempo pieno di Casaleggio. La sua candidatura nella lista di Casaleggio e Grillo equivale alla presentazione alle elezioni di Galliani da parte di Berlusconi. Eppure quando Berlusconi candidava Ghedini i grillini si scandalizzavano gridando “partiti ladri” ora non vi è più alcun motivo di scandalo quando viene candidato un trombato e per di più pagato da Casaleggio. Maurizio Benzi è colui che, dopo due mesi dalla conclusione delle elezioni comunali, chiese a Rubiconto di eliminare il proprio cognome dal simbolo della lista civica riceventi un categorico rifiuto. La lista civica “Movimento Voghera 5 Stelle – Rubiconto Sindaco” che niente a che fare aveva ed ha con Grillo doveva diventare una lista grillino. L’articolo che ricostruisce la vicenda è rimasto nei cassetti della direttrice della Provincia Pavese da almeno un anno. Ma la direttrice della Provincia è una sincera democratica ed ha promesso che lo pubblicherà quando farà le pulizie di primavera. Intanto è stata querelata dal consigliere Rubiconto e da allora quest’ultimo sul giornale più libero d’Italia non compare più. Rubiconto viene invitato a TelePavia e intervistato dal Giorno ma dalle pagine della Provincia Pavese è scomparso anche quando interviene per tre ore su sei in Consiglio Comunale.

Non occorre creare allarmismo però. E’ solo uno dei 7 dipendenti dichiarati nella visura della società di comunicazione a giugno 2012. Il 14 per cento del personale.

Proprio ieri scrivevo a proposito delle pagliacciate che siamo costretti a vedere a La7 messe in atto da Giuseppe generale Pound. Oggi mi capita di leggere un articolo bellissimo di una persona dalla intelligenza raffinata. Uno scienziato che sta a Giuseppe Generale Pound come Montale sta a Mussolini. Una delle menti più brillanti dell'Italia contemporanea. Ebbene che piacere leggere da una persona di tale caratura le cose che io avevo scritto ieri. Si ha come l'impressione che un modesto consigliere comunale di provincia possa fare le stesse analisi di uno scienziato di livello internazionale. Povera Italia davvero se dei pirla patentati contano più di un grande scienziato "rinascimentale". Il nostro scienziato analizza le ca........... pronunciate da Grillo e che per i pirla grillini sono il vangelo facendo capire quante balle è capace di pronunciare il Generale in ogni decimo di secondo. Chissà chi ha dato al Generale Pound i dati relativi al Monte dei Paschi di Siena. Secondo me il signor Benzi, candidato di Casaleggio al parlamento italiano. Solo un raffinato economista poteva dare tali indicazioni.

IL NON-SENSO DELLA VITA 2.0

di Piergiorgio Odifreddi

25

GEN

2013

La formula del Grillo Parlante

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Oggi Beppe Grillo ha partecipato all’assemblea degli azionisti del Monte dei Paschi di Siena, facendo una delle sue solite piazzate e lanciandosi in alcune delle sue solite disinformate invettive. Ha detto che “nessuno sa cosa sono i derivati”. Ha dichiarato di “essere andato a vedere la curva di Scholes, che è un anagramma di formule da malati di mente”. E ha rivelato che “Scholes ha aperto una sua società, ha investito in derivati e ha fallito in sei mesi”.

Anzitutto, visto da come ne parla, è sicuro che Grillo non sa cosa sono i derivati, anche se sa di non saperlo. Ma dedurre dall’ipotesi che qualcuno non sa qualcosa, la conseguenza che allora non lo sa nessuno, è un errore degno di un presocratico. Se questa è la sua logica, speriamo che non abbia mai un incarico pubblico in cui deve ragionare, se no siamo fritti.

Inoltre, quella che Grillo chiama “curva di Scholes” è in realtà la famosa formula di Black e Scholes. Una formula che appare in matematica e nella scienza in varie versioni, e ha fondamentali applicazioni nelle discipline più disparate: per lo studio della diffusione del calore in termodinamica, delle particelle nel moto browniano, della forma delle superfici in topologia, e appunto del comportamento dei derivati in economia. Ed è tanto da mentecatti, che è valsa a Gregory Perelman la medaglia Fields nel 2006, per la soluzione della congettura di Poincaré, e a Myron Scholes e Robert Merton il premio Nobel per l’economia nel 1997, appunto per i derivati.

Infine, è vero che Scholes ha aperto una società: anzi, più d’una. Ma a fallire non sono state quelle, bensì la LTCM (Long Term Capital Management) di John Meriwether, in cui Scholes e Merton facevano i consulenti: lamentandosi, a dire il vero, del fatto che i loro consigli non venivano seguiti. Quell’infortunio altrui non ha tolto loro né la fama, né la cattedra: il primo continua a insegnare a Stanford, e il secondo al Mit (chi volesse sentire la sua versione della storia sui derivati, potrà acquistare l’8 marzo il suo dvd nella collana Capire l’economia).

Solo uno come Grillo può permettersi di dire che “nessuno” capisce i loro risultati. La verità è che non li capisce solo uno come lui, chi non conosce la matematica, e proprio per questo ha scelto di fare, o è costretto a fare, il comico e il politico.

Le solite pagliacciate. Tutto per qualche voto in più. Spara balle a destra e a sinistra senza avere un minimo di cognizione di quello che dice. E i pirla grillini pavesi e vogheresi credono proprio a tutto. Come i bambini credevano alla befana. Perché nella rete non si può mentire. In rete si mente meglio ed in più tutti, ma dico, proprio tutti possono sparare ca........... senza sapere neanche di cosa stanno parlando. Giuseppe Generale Pound è il vangelo per questi pirla che arrivano a dire che io sono eccessivo senza pensare che il loro leader ogni due parole commette un reato di diffamazione e calunnia. Sono proprio drogati, come avviene in tutte le sette.

VIDEO-SCONTRO GRILLO-PROFUMO

Alle prossime elezioni sulla scheda che mi daranno scriverò: "Io voto Angela Napoli". Le persone perbene non sono nelle liste della destra e nemmeno in quelle fasulle di Grillo. Questa donna che ha fatto sempre battaglie contro la 'ndrangheta viene esclusa dalla politica. Largo ai pirla grillini che non avranno mai neanche 1 millesimo del coraggio di questa donna.

Servizio Pubblico, Angela Napoli: “10 anni sotto scorta” – Video Il Fatto Quotidiano TV tv.ilfattoquotidiano.itL’onorevole Napoli vive sotto scorta per via delle minacce che subisce. Da ormai 10 anni. Ed è indignata dall’insensibilità della politica davanti a situazioni del genere

Mamma che monnezza'. E qualcuno si meraviglia del fatto che l'uomo più ignorante del mondo Giuseppe Generale Pound possa prendere tutti quei voti di italiani. Poveri diavoli stanno rieleggendo Berlusconi sotto falso nome e non se ne accorgono.

Il PDL manda in parlamento due testimoni del processo Ruby

L’uno candidato in Piemonte, l’altra in Toscana alla Camera. Entrambi sono stati testimoni a difesa nel processo Ruby. Dopo lo psicodramma terminato in farsa sul caso Cosentino e dopo il ritiro di Marcello Dell’Utri il Pdl di Silvio Berlusconi inserisce nelle liste nuovi amici.  Ed ecco che – come racconta Dagospia – agguantano una candidatura Simonetta Losi, moglie del pianista Danilo Mariani (anche lui sentito come teste nel processo bis) che si esibiva nelle cosiddette cene eleganti di Arcore insieme al cantautore Mariano Apicella (il Cavaliere ha comprato le case di entrambi, ndr), e Bruno Archi, già diplomatico di Palazzo Chigi. 

Simonetta Losi, già vicecoordinatrice del Pdl senese e già candidata a sindaco a Sarteano, è stata inserita al sesto posto nella sua regione. Ed ecco cosa avev detto ai giudici il 31 ottobre scorso:  ”Non riuscivamo a vendere il nostro appartamento e abbiamo quindi chiesto aiuto al Presidente e abbiamo venduto la casa a una delle sue società”. La signora, che cantava accompagnata dal marito al piano nella residenza dell’ex premier, aveva tinteggiato in toni pastello le serate di Arcore come ”cene normali” e aveva chiarito di non aver ”mai visto atteggiamenti di natura sessuale, né spogliarelli, né toccamenti”. A proposito di una serata del 22 agosto 2010, nella quale erano presenti anche Chiara Danese e Ambra Battilana (le due ex miss che, stando al loro racconto, se ne andarono poi disgustate), la Losi aveva risposto al pubblico ministero di avere visto ”le due giovani tranquille e serene”. L’ormai famosa ‘statuetta di Priapo‘ che venne portata al tavolo quella sera, secondo la testimone, ”era solo uno scherzo e non mi risulta che le ragazze abbiano simulato rapporti orali”. 

Non era stata diversa la testimonianza e anche su un altro tema del procedimento di Bruno Archi, diplomatico in servizio presso la presidenza del Consiglio che, il 5 ottobre scorso, aveva confermato che al pranzo istituzionale con l’allora presidente egiziano Hosni Mubarak del 2010 si parlò di di Ruby. Alle domande del procuratore aggiunto Ilda Boccassini, Archi aveva risposto: ”Il presidente Berlusconi disse che aveva conosciuto una ragazza egiziana e chiese a Mubarak se fosse una sua parente e se facesse parte della sua cerchia familiare”. Alla richiesta di chiarimento su quale fosse stata la risposta di Mubarak Archi aveva spiegato: ”Rimase incuriosito, ma a mio avviso non capì bene, c’era confusione. Non ricordo, però, se rispose a questa domanda”. Mentre i componenti della sua delegazione, secondo il diplomatico, ”cominciarono a interloquire affermando che, con questo nome, conoscevano una cantante egiziana” . 

Anche Mariani, come del resto Apicella: “Niente sesso, cene normali”, è stato teste a discarico nel processo Ruby bis, nel quale sono imputati Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. La statua di Priapo era definita duna ”bischerata”. Anche per Mariani le feste, naturalmente, non avevano nulla di scandaloso: si cenava, si chiacchierava, si ”faceva musica” e si ballava. Mai spogliarelli, né baci saffici e men che meno palpeggiamenti o toccamenti. Il manufatto ”era una cosa simpatica e aveva una protuberanza in stile africano. Ho visto questa statua con questo coso che ha portato, come scherzo, un cameriere che aveva il padre che lavorava in Angola”. Il pianista, che era stato anche ripreso dal presidente del collegio, aveva aggiunto che era “passata” di mano in mano tra le ospiti, ed era “ritornata al cameriere che l’ha riposta. Quando passava si facevano battute, una bischerata, ma nessuna ha mimato gesti di natura sessuale. ‘Non ho mai visto alcuna denudarsi. Semmai qualche balletto, magari per festeggiare la vittoria del Milan. 

“In caso di elezione le due new entry si i ritroveranno in Parlamento anche Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Maria Rosaria Rossi, Paolo Bonaiuti, Valentino Valentini, Daniela Santanché e Giancarlo Galan, tutti sentiti come testi nel processo Ruby ma già parlamentari di lungo corso” chiosa Dago. 

Questi sono quelli che Giuseppe Generale Pound ritiene democratici ed innocui. Continua a ripetere che se non ci fosse stato lui in Italia ci sarebbe alba d'orata. Ma Grillo è Alba d'orata. E' un uomo di destra. Un peronista e populista.

Napoli, “piano Casapound anti-ebrei: stuprare una, fuoco al negozio di un altro”

Pubblicato il 24 gennaio 2013 18.55 | Ultimo aggiornamento: 24 gennaio 2013 18.56

TAG: casapound, ebrei, napoli

Napoli, "piano Casapound anti-ebrei: stuprare una, fuoco al negozio di un altro" (Foto LaPresse)

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NAPOLI – Avrebbero pianificato attacchi violenti contro gli ebrei alcuni dei ragazzi di Casapound che sono stati fermati a Napoli  con l’accusa di aver partecipato a scontri di piazza e a numerose aggressioni nei confronti di avversari politici.

Secondo quanto riporta l’Ansa, alcune esponenti del gruppo di estrema destra stava organizzando un piano per violentare una studentessa universitaria ebrea: la circostanza, sempre secondo l’Ansa, emergerebbe da intercettazioni telefoniche contenute nell’ordinanza di custodia cautelare dei dieci.

Nelle conversazioni si parlerebbe, scrive l’Ansa, anche della possibilità di dare fuoco a un’oreficeria di proprietà di un ebreo.

A confermare i dati è anche il ministro dell’Interno, Paola Severino che dice: “Da alcune intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti a Napoli a carico di alcuni estremisti di destra ”emergerebbe che si parlava di dar fuoco all’oreficeria di un ebreo e che si programmava la violenza su una studentessa universitaria ebrea. Provo orrore, fortissimo sdegno e ribrezzo per questa notizia”.

”Non dobbiamo abbassare la guardia – ha ammonito il ministro – perché se la battaglia è stata vinta, la guerra non è finita, se dei giovani italiani pensano di poter dire queste cose”. Severino ha sottolineato come purtroppo ”questi fenomeni ritrovano il coraggio di emergere, un coraggio perverso” ed ha evocato la necessità di ”tenersi uniti per dire no alle manifestazioni della barbarie”.

Severino, che si è detta ”sconvolta” per il contenuto di queste intercettazioni ha anche sottolineato la necessita’ di ”passare la Memoria ai giovani per prevenire episodi che sembrano lontani ma non lo sono mai”, in modo da ”allontanare il rischio di un ritorno al passato”.

Grillo parla del Monte dei Paschi di Siena. Perché non fa aprire le porte della Casaleggio. E trasparenza vorrebbe che accennasse alla banca di Verdini e poi a quella della lega Nord. Parla di trasparenza chi ha tenuto chiuse anche le elezioni de suoi candidati.

Giuseppe generale Pound va sotto la banca dei Paschi di Siena io propongo di recarci sotto il palazzo della Casaleggio e company chiedendo tutti i dati relativi alle elezioni. Sarebbe interessante capire perché  Giuseppe generale Pound parla dei milioni di cittadini nel web ed è sempre in televisione. Cittadini normali nella sua lista. Si è noi ci crediamo. Tutti trombati. Vedremo in parlamento quando si dovrà scegliere su sanità, istruzione, welfare, lavoro come coteranno quelli che non sono nè di destra nè di sinistra. Peccato che in Europa la destra e la sinistra esistono ancora. Sono indietro perchè l'unico avanti è Casaleggio che fa votare 20 mila pilotati in rete mentre tre milioni di elettori del PD non contano perchè hanno versato due euro per votare. Ma chi ce li ha mandati questi poveri diavoli. Noi li aspettiamo e gli faremo vedere i sorci verdi quando faranno quello che tutti si aspettano da loro. Eseguire a memoria ciò che decide Il generale Giuseppe Pound e il colonnello Ca' si' legge mai. Povera Italia in mano ad un popolo di fessi ma così fessi ma così fessi che il più ladro tra i ladri dei parlamentari  rispetto a loro ci fa ridere.

Grillo fa la vittima e dichiara che la televisione non è il futuro. La rete è verità ed il futuro. Eppure in televisione ci va. Certo facendo monologhi senza mai un serio confronto con altri. Bello fare politica così. Addirittura La7 gli ha dato passaggi su passaggi. Ha ragione Santoro, Grillo la conosce bene la televisione e con quella ci ha fatto i soldi. E oggi continua ad usarla anche se fa credere a quattro pirla che la rete è la verità perché nella rete "uno vale uno". E noi ci crediamo. Si, ci crediamo proprio. Ci crediamo proprio quando vediamo i candidati del M5S pavesi e vogheresi ci crediamo proprio.

SANZIONI

Par condicio: TgLa7, Tg4 e Studio Aperto multati

Le misure prese dall'Agcom. Avvisi inviati anche per Tg3 e Sky.

(© Ansa) Silvio Berlusconi intervistato da Studio aperto

Dopo i richiami, arrivano le prime multe.
L'Agcom ha sanzionato Studio Aperto, Tg4e TgLa7 per non aver effettuato il riequilibrio richiesto nelle precedenti delibere, decise per mancato rispetto della par condicio durante la campagna elettorale.
200 MILA EURO IN TUTTO. Il consiglio ha comminato 60 mila eur di multa nei confronti del Tg4 e di 40 mila euro per Studio Aperto. Devono pagare 100 mila euro invece i Tg di Ti Media.
L'autorità ha anche emanato nuovi ordini per Tg3, per la scarsa presenza del Pdl, TgLa7, per il poco spazio concesso ai piccoli partiti e all'Udc in particolare, e SkyTg24 per una sovraesposizione del Movimento 5 stelle e una sottorappresentazione di Idv, Fli e Udc.
SOPRAESPOSIZIONE MONTI E CAV. I provvedimenti sono stati decisi dal consiglio dell'autorità a maggioranza. A favore il presidente Marcello Cardani e i commissari Maurizio Decina e Francesco Posteraro, contro si sono espressi i commissari Antonio Martusciello e Antonio Preto.
«Non condividiamo i provvedimenti sanzionatori, fondati sul criterio delle sole edizioni principali dei telegiornali», hanno spiegato i due membri indicati dal Pdl, che hanno aggiunto: «un eccessivo irrigidimento dei criteri di valutazione comporta il rischio di una limitazione dell'autonomia editoriale delle testate».
MEDIASET, IMMEDIATO RICORSO. Intanto Gina Nieri, consigliere d'amministrazione di Mediaset, ha annunciato immediato ricorso: «Respingiamo le sanzioni ingiustificate dell'Agcom»
Nella delibera di metà genanio il consiglio aveva rilevato per Tg4 e Studio Aperto l'eccessiva presenza del Pdl rispetto a tutti gli altri soggetti politici. Quanto ai tg di Ti Media, l'Agcom aveva evidenziato una sovraesposizione del presidente del consiglio in qualità di soggetto politico, una sottopresenza del Pdl e del Pd, una assenza dell'Italia dei Valori e di Futuro e Libertà per l'Italia, oltre a una sovraesposizione del Movimento 5 stelle e di Rivoluzione civile.
MENTANA NON PRENDE LEZIONI. Piccata la risposta di  Enrico Mentana, direttore delTgLa7. «Come farmacisti siamo scarsi. Pensiamo di non dover prendere lezione né dai partiti politici, né dall'Agcom, con tutto il rispetto, su come trattare le notizie», ha proseguito, «se un politico si butta dalla finestra non possiamo far buttare tutti gli altri dalla finestra per par condicio».
TG4 EQUILIBRATO. Si è difeso anche il direttore di Tg4 e Studio Aperto, Giovanni Toti. «Credo che i nostri numeri siano in perfetta regola. Sono convinto che questa autorithy, data anche la situazione generale del panorama informativo, molto più equilibrato e polifonico rispetto al passato, stia interpretando la legge su par condicio in modo francamente molto discutibile. Emana ingiunzioni e ordinanze talmente puntigliose e stringenti da risultare quasi ottuse e da ledere anche la libertà delle redazioni di fare scelte editoriali».

Atteso il numero definitivo di chi ha diritto a spazi 

La sede Rai di Viale Mazzini, a Roma.

Intanto la seduta della commissione di Vigilanza prevista pergiovedì 24 gennaio è stata rinviata a mercoledì 30 gennaio.
Lo ha deciso l'ufficio di presidenza della bicamerale su proposta del presidente Sergio Zavoli. La decisione è stata presa «nell'attesa che il ministero dell'Interno, alle prese con la complessa questione delle liste e delle coalizioni, sia in grado di comunicare il numero definitivo degli aventi diritto a spazi d'informazione e comunicazione politica della Rai, comunque entro i tempi previsti dalla legge».
Nella nota della Rai si legge che «la bicamerale, in base a dati certi, potrà esaminare eventuali modifiche alla delibera sulla par condicio già approvata il 3 gennaio scorso».

Mercoledì, 23 Gennaio 2013

Ma quante balle raccontano questi leghisti. I ladroni in casa nostra vanno avanti. Quando sapremo dei soldi che hanno rubato fino ad oggi. Candidano Bossi che si è fatto una casa all'anno e che con la moglie ha preso milioni di euro per una scuola padana. Oltre a lodroni in casa nostra ci tocca chiamarli anche bugiardi in casa nostra. Peggio di loro riesce a fare solo Grillo. D'altronde quale è la differenza tra Maroni e Grillo e Berlusconi? Perché avete notato qualche differenza? Dio salvi l'Italia lasciando perdere per un momento la regina d'Inghilterra.

Questo è un altro candidato grillino vogherese, ovviamente trombato D.O.C. Alle elezioni comunali avrà preso 20 preferenze? Adesso è stato scelto attraverso una dura selezione e non sappiamo neanche quante preferenze ha ricevuto la sua candidatura. Probabilmente meno di venti preferenze. E per il principio della democrazia diretta uno che alle elezioni comunali non è stato votato dai suoi concittadini che lo conoscono bene diventa candidato alla camera. E' inutile ricordare che anche questo giovane si era presentato "per amore di Voghera". Si facciamo finta di crederci. In verità avevano già in mente la poltrona. Il curriculum è di prestigio. Anche questo è un altro giovane promettente. Che il Signore ci salvi da questa sciagura. Per il bene dell'Italia, per il bene dei nostri figli, per il bene dei nostri giovani che scappano all'estero.

federico baggini

Voghera

 39 anni

Professione: Impiegato

Titolo di studio: geometra

Cominciamo bene. Questi grandi statisti che valgono quanto prendono di stipendio, anzi anche di meno iniziano a smantellare la sanità pubblica. Complimenti a tutti quelli che li hanno votati. Vedremo quanti danni sapranno fare. Speriamo solo che non siano irreparabili. Che il Signore ci salvi da questi incapaci.

Giù le mani dall’ Ospedale di Lentini !

                                                                                                                                  

  SEGRETERIA CITTADINA

                    LENTINI 

Comunicato Stampa

Il Partito Democratico e i Giovani Democratici di Lentini, alla luce della mozione n°3  del 16/01/2013 presentata all’ Assemblea Regionale Siciliana dai deputati del Movimento Cinque Stelle con primo firmatario l’On. Stefano Zito eletto nel collegio della Provincia di Siracusa, e alla luce dell’ ODG letto in aula dallo stesso On. Zito come da verbale Ars del 17/01/2013, nella quale si chiede lo scorporo del presidio ospedaliero di Lentini da quello di Augusta e l’immediato trasferimento di attrezzatura ospedaliera dall’ospedale di Lentini a quello di Augusta da effettuarsi (citiamo testualmente) “tramite i Commissari e al più presto”, SI OPPONGONO CON FORZA E ANNUNCIANO BATTAGLIA.  Con ordine:

In primis non vi è alcuna correlazione tra l’art 6 della L.R. n° 5 del 2009 citata nella mozione e lo scorporo di un presidio ospedaliero da un altro. In secundis, la struttura della rete ospedaliera è frutto di una lunga concertazione e discussione tra il predisposto assessorato regionale e la conferenza dei sindaci, al fine di strutturare adeguatamente la rete ospedaliera in tutta la regione e non vi è alcuna sottrazione di posti letto di Augusta per darne beneficio a Lentini, come la mozione lascia intendere. Infine, non si capisce che senso abbia chiedere uno scorporo con una mozione e un trasferimento di attrezzature delicate come quelle ospedaliere, con un successivo Ordine del Giorno.

Insomma, nient’altro sembra che un maldestro tentativo di smantellamento del nostro Ospedale, messo in atto dai sedicenti difensori dei cittadini. Non sono forse cittadini anche i lentinesi ? Per troppi anni abbiamo aspettato (ben 17), in troppi hanno patito l’assenza di un ospedale moderno e funzionale per permettere a qualsivoglia forza politica di distruggere quello che in questi anni con fatica e sudore di un costante e produttivo impegno politico si è ottenuto. Non capiamo qual è il disegno politico del Movimento Cinque Stelle, in particolare dei gruppi locali, finalizzato all’ indebolimento delle nostra struttura ospedaliera. Constatiamo invece che l’attività politica annunciata di vicinanza al cittadino non corrisponde ad un concreto impegno in sede amministrativa all’ARS. Ne prendiamo atto. Come Partito Democratico e come Giovani Democratici ci batteremo per impedire la realizzazione dell’ obiettivo palesato del depotenziamento del nostro ospedale. Ci attueremo immediatamente con il Governo Regionale e con la nostra deputazione per DIFENDERE “senza se e senza ma” il nostro ospedale, i suoi posti letto e le sue attrezzature, da ogni tentativo di assalto da parte di qualsivoglia “onorevole”, che abbia visto le stelle o meno. In questi anni il Partito Democratico è stato in prima linea per aprire al più presto il nostro ospedale, inaugurato dal sindaco del nostro Partito, Alfio Mangiameli, nell’ ottobre del 2011. Non saranno degli urlatori di piazza demagoghi e populisti ad annientare quanto di buono fatto. Infine, ci teniamo ad informare l’On. Stefano Zito che l’apparecchiatura che  vuole portarci via non si chiama Acceleratore di Brillantezza (non è una lavastoviglie), come egli ha detto e scritto, ma Amplificatore di Brillanza. Si prega quindi i signori onorevoli “stellati” di desistere da questi tentativi di destrutturazione delle nostre infrastrutture, ma se proprio ci tengono, di studiare bene quello che fanno, dato che sulla sanità e sulla salute del cittadino non sono ammissibili ignoranze di sorta.

Alex Siracusano (Portavoce PD Lentini)

Giuseppe Brancato( Segretario GD Lentini)

P.S. Vi alleghiamo il resoconto della seduta in questione, e il video della seduta. Avanzate il video a 1 ora e 7 minuti circa e ascoltate con le vostre orecchie.

 

Alex Siracusano

Direzione Nazionale GD

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