M5S Roma, De Vito: «Avevamo detto a Virginia Raggi di allontanare Marra»
Il presidente dell'assemblea capitolina ammette gli «errori» dei pentastellati
A Virginia Raggi «lo avevamo detto». Raffaele Marra «doveva essere allontanato prima». L’avevamo avvertita «sull’opportunità di trattenerlo in un ruolo di assoluta vicinanza con lei». Parla così, in un’intervista rilasciata a Giovanna Vitale per Repubblica il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, uno dei massimi rappresentanti del Movimento 5 Stelle a Roma, già sfidante dell’attuale primo cittadino alle Comunarie per la candidatura a sindaco.
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«AVEVAMO DETTO A VIRGINIA RAGGI DI ALLONTANARE RAFFAELE MARRA»
Analizzando le difficoltà della giunta pentastellata, e in particolare delle ultime tegole cadute sull’amministrazione, come la bocciatura del bilancio di previsione 2017-2019, la scelta infelice di assessori e dirigenti, l’arresto per corruzione di Marra, De Vito ammette che degli errori «sono stati fatti». E parla anche di «virus e infiltrazioni» nel M5S:
Ma l’arresto di Marra e le varie inchieste aperte sulle nomine non dimostrano che Raggi ha quantomeno sbagliato la scelta dei collaboratori?«Degli errori sono stati sicuramente commessi, la stessa sindaca lo ha riconosciuto. Ma il M5S è una forza in rapida e forte crescita, è fisiologico e frequente che persone con un passato politico in altri ambiti tentino di salire sul carro del vincitore».Tentativo riuscito, a leggere le carte giudiziarie. Anche per lei, come ha già detto l’ex vicesindaco Frongia, il M5S è stato infiltrato?«È nei fatti. Questo ci impone di fare una selezione più accorta per evitare virus e infiltrazioni».Lei frequentava Marra, ci è mai andato a pranzo, come spesso facevano Frongia e Romeo sulla terrazza Caffarelli?«Ho visto Marra una sola volta nel corso della scorsa consiliatura, insieme con Romeo e Frongia. Era il 2013, dunque ben prima che fosse nominato vicecapo di gabinetto della sindaca. Non lo frequentavo. Non ci sono mai andato a pranzo né a cena, men che meno sulla terrazza Caffarelli. Di solito mangio un panino con il mio staff. Non è un segreto che alcuni di noi avessero avvertito Virginia sull’opportunità di trattenerlo in un ruolo di assoluta vicinanza con lei».
Ma De Vito invita anche a non dare un giudizio prematuro sull’amministrazione del Movimento 5 Stella Roma. «Gli assessori hanno grande capacità, sanno come attuare il nostro programma. Quindi non mi pongo la domanda. Errori sono stati commessi. Ora andiamo avanti. Ce lo chiede la città».
«AVVISO DI GARANZIA A VIRGINIA RAGGI? DECIDERÀ IL GARANTE BEPPE GRILLO»
E se Raggi dovesse ricevere un avviso di garanzia? A quel punto si autosospenderà? Il M5S le toglierà il simbolo? A Repubblica il presidente risponde:
«Non si ragiona sui “se”. Nel caso arrivasse, ne valuteremo i contenuti con il nostro garante».