giovedì 26 giugno 2014

Democrazia Diretta? Si certamente diretta da Grillo e Casaleggio.

M5S-Ukip: nasce il gruppo “Europa della Libertà e della Democrazia Diretta”

Pubblicato il 25 giugno 2014 da Andrea Turco  
Nome ed acronimo nuovo e libertà di voto per le delegazioni nazionali e per i membri del gruppo, il tutto all’insegna del “rispetto per le differenze e gli interessi nazionali” e dell’opposizione a tutte le forme di discriminazione e xenofobia. È questo ciò che recita lo statuto dell’Efd, il gruppo Europa della Libertà e della Democrazia che grazie all’ingresso in massa dei cinque stelle è diventato Europea della Libertà e della Democrazia Diretta.
Lo statuto, pubblicato sul sito di Beppe Grillo ed in quello del gruppo, fissa quattro punti cardini di programma. Il primo impone “libertà e cooperazione tra Stati nazionali” e il”rigetto della burocratizzazione dell’Europa” e della creazione di un “superstato europeo”. Quindi, in nome di una legittimità democratica che è vista solo su scala nazionale, si chiede “più rispetto della volontà popolare” sottoponendo qualsiasi prossimo trattato o modifica di trattato a referendum nei diversi Stati membri. Terzo punto il rispetto per la storia, le tradizioni ed i valori europei, declinati su base nazionale: “I popoli e le nazioni d’Europa hanno il diritto di proteggere la loro stabilità sociale e rafforzare le loro tradizioni ed i valori storici, religiosi e culturali”.
In questo punto viene vergato il rigetto “della xenofobia e dell’antisemitismo e di qualsiasi altra forma di discriminazione” e sempre qui trova spazio il “concetto di democrazia diretta”, che dovrebbe costituire, si legge, “l’ultimo controllo per le èlite politiche”. Infine il rispetto per “le differenze e gli interessi nazionali”, letto come libertà di voto sia per i singoli membri del gruppo che per le delegazioni nazionali. Un punto che permette di evitare preventivamente che emergano fratture sulle differenze che esistono tra UKIP e M5S in diversi temi politicamente sensibili.
movimento 5 stelle ed ex m5s
A gettare benzina sul fuoco ci pensa l’europarlamentare del Pd Silvia Costa che scrive in una nota che, durante l’audizione S&D dei candidati degli altri partiti alla presidenza del Parlamento europeo, ha “chiesto un chiarimento sul fatto che alcuni neoeletti grillini avessero chiesto di entrare nel gruppo parlamentare dei Verdi in contraddizione con la scelta del loro leader, schierato insieme a Farage tra gli euroscettici”.
“Ho ottenuto risposta positiva e imbarazzata – prosegue Costa – Ulrike Lunacek ha precisato che iVerdi stanno comunque vagliando l’ingresso nel gruppo di alcuni deputati M5S più vicini alle posizioni ambientaliste”. “Dimostrazione in più – ricorda la Costa – di quanto avevo più volte denunciato in campagna elettorale, quando chiedevo #grilloconchivai: il prevedibile tradimento degli stessi elettori dei cinquestelle da parte del loro leader, con una scelta che ne soddisfa solo una parte e che mostra già da adesso una clamorosa rottura nella delegazione pentastellata a Strasburgo”.

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