sabato 20 maggio 2017

Crepe al FQ : Sansa sputtana ripetutamente il politico di professione Lu...

Questa è la democrazia di Erdogan esercitata negli USA del presidente tanto amato da Salvini e Grillo.

http://it.euronews.com/2017/05/18/erdogan-a-washington-scontri-davanti-all-ambasciata-turca

Sartori aveva visto bene: Grillo è proprio un somaro.

Beppe Grillo  -  Grillo e il “pareggio” con il voto a 16 anni 

   
"I 16 e i 17enni in Italia sono circa un milione e centomila, se potessero votare pareggebbero gli elettori cosiddetti anziani sopra i 65 anni. Sarebbe un più corretto equilibrio generazionale".
   questioni sociali Pubblicato:12.02.2016 Origine:23.01.2016 Fonte dichiarazione

In un post sul suo blog a favore del voto ai sedicenni, Beppe Grillo porta diverse argomentazioni: una di queste riguarda una “compensazione” tra giovani e anziani, che deriverebbe dalla concessione del voto anche a chi ha 16 e 17 anni. Vediamo se i numeri sulla demografia italiana confermano.
Un pareggio lontano
Il database Istat registra* la popolazione residente per età al 31 dicembre di ogni anno. Alla fine del 2015, i 16enni in Italia erano 571.647 e i 17enni 570.959: in totale 1.142.606, “circa un milione e centomila” come dice Grillo.
Per quanto riguarda la popolazione sopra i 65 anni, però, i numeri sono ben lontani da questi. Lo stessa Istat indica che gli ultrasessantacinquenni erano il 21,7 della popolazione italiana nel 2015. In numeri assoluti, si tratta di 13.219.074 persone, oltre undici volte la somma di sedici e diciassettenni.
Composizione della popolazione italiana per fasce d’età, 20150-14 anni15-64 anni65 anni e più% della popolazione020406080Highcharts.com


I 16-17enni sono superati anche dalla sola somma degli italiani di 65 e 66 anni (in totale oltre 1,5 milioni). Se consideriamo tutti i residenti tra i 16 e i 21 anni il totale è di poco inferiore ai 3,5 milioni (3.480.169), un quarto circa degli ultrasessantacinquenni.
Il verdetto
Grillo cita correttamente il numero di italiani che hanno 16 e 17 anni, ma il “pareggio” di cui parla è molto lontano dalla realtà. “Pinocchio andante” per il leader del Movimento 5 Stelle.
Sezione “Popolazione e famiglie” - “Popolazione” - “Popolazione residente al 1° gennaio”.

E bravo Mentana.

POLITICA

"Non avete mai mosso un dito contro mafiosi e camorristi, però per voi la vergogna sono quei manifestanti di Milano"

Enrico Mentana, in un post su Facebook, ha criticato il livore di chi non ha apprezzato la marcia pro-migranti

 20/05/2017 17:03 CEST | Aggiornato 2 ore fa
ANSA
Enrico Mentana, direttore Tg La7, oggi, 08 novembre 2013, in occasione del convegno organizzato da Intesa Sanpaolo e Pambianco: "Made in Italy senza Italy. I nuovi scenari della moda e del lusso". ANSA / MATTEO BAZZI
Sulla manifestazione a Milano in favore dell'accoglienza dei migranti, Enrico Mentana ha espresso la sua opinione, criticando il livore espresso da tanti. C'è chi non ha apprezzato la marcia, sul modello di quella antirazzista di Barcellona: è proprio a queste persone che il direttore si è rivolto, nel lungo post pubblicato su Facebook.
"Non avete mai mosso un dito contro mafiosi e camorristi, contro gli evasori e i corrotti, sbraitate solo quando acciuffano un politico ladro, purché della parte opposta alla vostra, avete fatto il tifo per la banda di Romanzo Criminale e i Savastano di Gomorra, parcheggiate in seconda fila e ve ne fregate della differenziata, e però per voi la vergogna sono quei manifestanti di Milano", ha scritto.
E ancora: "Non concepite che uno possa aiutare chi ha bisogno, e infatti diffondete la calunnia che le Ong siano spinte dal lucro e dal malaffare. Mi sono chiesto per tanto tempo come sia stato possibile che da noi, 80 anni fa, le leggi razziali siano state varate e attuate senza nessuna reazione popolare. Ma come, noi, gli "italiani brava gente", restammo zitti, e anzi partecipammo con zelo alla loro applicazione, alcuni fino alle estreme conseguenze? Grazie a voi, al cinismo ferino delle vostre parole, ho potuto capire di chi siete ideali eredi".

Una che ha vinto un terno al lotto. Come poteva emergere in politica una che di politica non capisce niente.

POLITICA

Paola Taverna: "Sui vaccini il decreto è violento. C'è un'epidemia e non lo sappiamo?"

Intervista alla senatrice M5s

 20/05/2017 14:26 CEST | Aggiornato 53 minuti fa
NURPHOTO VIA GETTY IMAGES
"C'è un'epidemia e noi non lo sappiamo? Perché agire con un decreto, così violento e in una maniera così violenta, è inverosimile". La senatrice Paola Taverna, la pasionaria del Movimento 5 Stelle che si occupa di sanità, marciando da Perugia ad Assisi, in un'intervista all'Huffpost, avanza tutti i suoi dubbi sul provvedimento approvato ieri dal consiglio dei ministri che introduce l'obbligo di vaccinazione dai 0 ai 16 anni e le dodici vaccinazioni che dal prossimo anno saranno fondamentali per garantire l'iscrizione all'asilo nido e alla scuola materna.
Cosa non la convince di questo decreto?
"Prima di tutto vogliamo vedere il testo nel dettaglio e vogliamo che questa tematica venga tolta dalla speculazione politica. Ma da quello che si evince finora sembra che venga messa in dubbio la patria potestà. E spero soltanto che non sia così".
Cioè la libertà dei genitori di decidere se vaccinare o meno i propri figli?
"Noi siamo a favore della massima copertura vaccinale, sia chiaro, però siamo anche coscienti del fatto che alcune persone devono essere accompagnate verso una cosa giusta piuttosto che essere costrette. Abbiamo paura che con questo decreto si ottenga il risultato contrario. Chi fa vaccinare i propri figli lo farà ancora, chi non lo faceva non è con strumento che si convincerà a farlo".
Sono state introdotte delle sanzioni proprio per questa ragione. Se siete a favore di una copertura totale non è contraddittorio ciò che dice?
"Ripeto. Non è lo strumento adatto. Le sanzioni peggiorano ancora di più la situazione. Chi ha molti soldi può permettersi di non vaccinare i figli e pagare la sanzione. Chi non ne ha sarà costretto a farlo anche contro la sua volontà".
Adesso dite di essere favorevoli alla copertura totale ma più volte vi siete espressi in modo diverso.
"La nostra posizione è sempre la stessa e siamo a favore delle vaccinazioni. Non vogliamo però che si strumentalizzi un tema così importante. Se il premier Gentiloni ha detto che non c'è un'emergenza, perché non si lascia al Parlamento la possibilità di legiferare e informare i cittadini? Avremmo potuto fare audizioni e invece il governo ha agito in modo violento".
Perché voi dei 5Stelle avete la sensazione che il testo sui vaccini sia stato strumentalizzato?
"Sarebbe davvero gretto se un decreto così estremo fosse stato scritto per provocare noi M5S. O forse ci nascondono che c'è un epidemia".

Cittadino Renzi smaschera l' on. politico di professione arrichitosi Lui...

Video bufala del Fatto Quotidiano sui rifiuti a Roma . Fiano vs Sansa -...

Ma basta!!! Mandiamolo in Russia. Nel paese preferito da Salvini le manifestazioni non si tengono.

Oggi a Milano la marcia pro-migranti. E Salvini accende gli animi

Report Salvini

Nuovo post polemico del leader della Lega Nord 

A poche ore dalla marcia pro-migranti organizzata a Milano e che vedrà la partecipazione del sindaco della città Giuseppe Sala, delle forze politiche di sinistra e delle associazioni, Matteo Salvini accende ancor di più gli animi. In un post su Facebook, il leader della Lega Nord, che aveva già manifestato il suo dissenso nei confronti dell’iniziativa, ha scritto: «Su 167 clandestini sbarcati oggi a Pozzallo, 97 sono malati di scabbia. Spero che domani riescano a sfilare alla “Marcia per i migranti” coi loro amici del PD: chi si somiglia, si cura, si mantiene e si piglia». IL COMMENTO SULLA MARCIA PRO-MIGRANTI DI SALVINI  Le parole del leader della Lega, che fanno pensare a una sorta di inno al contagio nei confronti degli esponenti politici che scenderanno in piazza oggi a Milano, puntano a far leva sul luogo comune dei migranti che arrivano in Italia a importare le malattie dai loro luoghi di provenienza. E si riferiscono a uno degli ultimi sbarchi sulle coste italiane. Nei commenti al post, c’è un coro pressoché unanime di approvazione da parte dei sostenitori del leader della Lega Nord e un attacco agli organizzatori della marcia.
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LEGGI ANCHE: «Il marocchino che ha aggredito gli agenti alla stazione di Milano è italiano»

La manifestazione cade in un momento di particolare tensione, all’indomani dell’aggressione da parte del cittadino italiano di origini tunisine, Tommaso Bein Yousef Hosni Ismail, a due militari e a un agente Polfer nella stazione centrale di Milano. Il ventenne è indagato anche per terrorismo internazionale, per aver postato sui social network un video inneggiante all’Isis. La marcia «Insieme senza muri», nonostante la richiesta di annullamento da parte del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, si terrà regolarmente e sarà l’occasione per mettere in campo una sorta di «modello Milano», come lo ha definito Sala, per gestire la questione dell’immigrazione nel nome dell’accoglienza.  Nella giornata di ieri, invece, Salvini aveva parlato di «una manifestazione a favore dell’immigrazione di massa. Una pagliacciata che rende contenti solo gli scafisti e certe cooperative. È un insulto ai poliziotti feriti, agli italiani aggrediti, agli immigrati regolari perbene e ai sette milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà».  (FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI)

Le dimissioni del consigliere M5S cha aveva «dimenticato» la sua società offshore a Malta

Malta Files

Si tratta del toscano Enrico Cantone, coinvolto nell'inchiesta de L'Espresso 

«Malta, l’isola del tesoro». Sarà questo il titolo dell’inchiesta de L’Espresso in edicola domani sull’elenco dei cittadini italiani che hanno aperto nello Stato del Mediterraneo un a società off-shore per beneficiare dei suoi vantaggi fiscali. Nella lista, secondo le prime anticipazioni, ci sono politici, uomini di spettacolo, industriali e personaggi legati in qualche modo alla criminalità organizzata.
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LEGGI ANCHE: «I Panama Papers sono pubblici, ecco come consultarli»

IL NOME DEL CONSIGLIERE M5S COINVOLTO NELL’INCHIESTA SUI MALTA FILES

Tra gli altri nomi, il settimanale fa anche quello di Enrico Cantone, consigliere regionale della Toscana, esponente del Movimento 5 Stelle. O meglio, ex consigliere, visto che lunedì 15 maggio ha annunciato con un post su Facebook le sue dimissioni.
Secondo quanto scritto sui social network, Cantone si sarebbe «disinteressato» delle due società aperte a Malta, «travolto dal suo impegno politico». Una sorta di dimenticanza, quindi, che gli avrebbe impedito anche di denunciare la cosa al Fisco e alla Regione al momento del suo insediamento come consigliere. «Ne ho parlato con i miei colleghi e con i miei familiari – ha scritto Cantone – e abbiamo concordato, in ossequio ai principi del MoVimento, un mio passo indietro».

A «ricordare» all’esponente del Movimento 5 Stelle l’esistenza di queste due società, potrebbe essere stata la mail che la redazione de L’Espresso gli aveva inviato lo scorso 11 maggio, in cui si chiedeva conferma al consigliere dell’esistenza delle due società con sede a Malta, la Cr Holding e la Carsins Eu. Qualche giorno dopo, Cantone avrebbe risposto, scrivendo che le due società erano state costruite «per possibili nuovi affari per scambi commerciali con la Libia e la Tunisia». La sera stessa, però, sono arrivate le sue dimissioni. 
L’inchiesta in uscita domani sui Malta Files è destinata a far discutere. Tra gli oltre 500mila nomi di coloro che gestiscono società offshore nell’isola, infatti, ci sono moltissimi italiani, la nazione più rappresentata in questo elenco. Questo perché il governo di La Valletta ha stabilito che, a determinate condizioni, la tassa sui profitti delle imprese scende dal 35% al 5%. Una sorta di «Panama» europea, insomma, nella cui rete è caduto più di qualche nome noto.
(FOTO: account Twitter de L’Espresso)

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...