Vittorio Feltri ai ferri corti con “Il Giornale”
VENERDÌ, 27 GIUGNO 2014SCRITTO DA
Andrea MollicaCONDIVIDI SU
In questi giorni si sono svolte le celebrazioni per il quarantesimo anniversario della fondazione del “Giornale”, il quotidiano di Montanelli ora diretto da Alessandro Sallusti. Vittorio Feltri, più volte direttore del “Giornale”, ha manifestato al “Fatto Quotidiano” tutta la sua insofferenza nei confronti dell’attuale proprietà così come non ha risparmiato salaci commenti alla direzione e ai suoi colleghi di redazione. Il clima da “separati in casa” è stato confermato dal giornalista bergamasco, particolarmente insofferente e tentato da un’altra avventura editoriale. Feltri, che è stato due volte direttore del quotidiano della famiglia Berlusconi, e dal 2011 collabora come editorialista, è rimasto particolarmente risentito dalle dichiarazioni di Bruno Vespa. Il conduttore di “Porta a Porta” ha affermato durante la serata celebrativa del quarantesimo anniversario del “Giornale” come l’ex presidente del Consiglio abbia spianato la strada a “Libero”. Un passaggio che ha suscitato l’ira di Feltri, manifestata subito, prima con un gestaccio ripreso dalle telecamere che filmavano la serata e poi con una replica al curaro sui dati di vendita, concetti ribaditi al “Fatto Quotidiano” di venerdì 27 giugno. “Vespa ha detto una cazzata, e non lascio passare le corbellerie”, rimarca l’ex direttore del “Giornale” e fondatore di “Libero”, guidato dal 2000 al 2009. L’affermazione di Vespa non è stata l’unica cosa sgradita a Feltri rispetto alla celebrazione dei 40 anni del “Giornale”; l’attuale editorialista è rimasto deluso, come Belpietro, dal poco spazio riservato nel supplemento, ed si è arrabbiato molto per non essere stato citato da Paolo Berlusconi, che ha riservato parole d’elogio solo a Indro Montanell durante il suo intervento alla serata di Milano. Il comportamento di Feltri è stato poco apprezzato dai suoi colleghi della redazione, a cui l’ex direttore del quotidiano di Via Negri risponde così. ” Pazienza, cosa volete che mi importi di quattro poveretti che mi invidiano per quello che guadagno. Però ho voluto rinfrescargli la memoria con un po’ di dati sulle tirature”. L’ironia pesante non è stata risparmiata neanche ad Alessandro Sallusti, che aveva affermato come il “Giornale” segua ancora il motto di Indro Montanelli, ovvero “avere come padrone il lettore”. Il giornalista del “Fatto” chiede a Feltri se il “Giornale se sia più montanelliano o berlusconiano, e il giornalista gli risponde con sincerità. “Questa non è una domanda, ma una presa per i fondelli, Potrei rispondere a mia moglie, non pubblicamente, visto che ci lavoro ancora”.
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