A Val di Nizza il sindaco ha presentato il programma della propria amministrazione ma quando la minoranza (che non so a quale partito appartenga) ha protestato per il fatto che nella giunta comunale non fossero presenti donne il famoso Robert Kennedy delle valli dell’oltrepo’ ha chiarito che lo statuto del comune consente di nominare solo uomini.
Roba da non credere. E’ il federalismo che avanza: una decina di sindaci come Campetti (che mi onoro di non conoscere) nell’oltrepo’ e potremmo rischiare di assistere alla reintroduzione della lapidazione riservate alle donne che osano candidarsi alle elezioni.
E se alle ultime elezioni a Val di Nizza si fosse presentata una lista di sole donne il sindaco Campetti avrebbe annullato le elezioni?
E’ sempre il federalismo che avanza così in malo modo che occorrerebbe definire uno statuto provinciale nel quale venga stabilito che per poter essere eletto a sindaco occorre avere un quoziente d’intelligenza almeno vicino a 70.
Quanti sindaci dovremmo mandare a casa! E chissà che non si scopra che quasi tutti sono uomini e non donne.
A Voghera siamo invece all’avanguardia: un solo assessore donna. L’assessore Azzaretti è l’unica donna in giunta. Pagata con i soldi dei contribuenti vogheresi continua a rilasciare interviste a giornalisti che sono o suoi addetti stampa o suoi dipendenti. Quando scrive una lettera al “grande e libero” giornale locale “La Provincia Pavese” continua a dichiarare che lei si impegna e fa il massimo per Voghera. E’ assorbita nell’organizzazione di attività culturali a vantaggio della città senza alcun interesse e con grande passione.
Intanto iniziamo con il dire che il valore e l’impegno di un assessore, di solito, sono riconosciuti dagli elettori e non propinati ai cittadini dall’interessato. Inoltre le attività svolte dall’assessore sono tutte “pagate” non dalle sue tasche ma sempre ed esclusivamente da un solo sponsor: la Fondazione Cariplo, praticamente dai contribuenti vogheresi.
A qualche arguto giornalista della “Provincia Pavese” viene in mente chi fa parte del Consiglio di Amministrazione della Cariplo? Non è forse un omonimo dell’assessore Azzaretti?
C’è proprio da dire che in questo caso viene applicata la “filiera corta dei finanziamenti”: dal produttore al consumatore, da padre a figlia, da membro del consiglio di amministrazione a figlia del membro del consiglio di amministrazione.
E da quanti secoli Azzaretti padre è nel consiglio di amministrazione della Cariplo? E quando in quel consiglio di amministrazione vi entrerà un giovane laureato in giurisprudenza o in economia e commercio o in scienze politiche che non ha in tasca una tessera di partito ma è solo particolarmente bravo al punto da aver svolto un master ad Harvard?
A volte viene il dubbio che la signora Azzaretti sia stata messa in giunta non come quota rosa ma come quota in conto capitale.
Ma conoscendo la bravura e l’impegno dell’assessore Azzaretti noi non lo crediamo possibile.
Ma a Campetti, sindaco di Val di Nizza che ha scritto uno statuto da portare davanti alla Corte Costituzionale, consigliamo vivamente un cambio: “Signor sindaco si prenda pure l’assessore Azzaretti che è bravissima e non ci dia niente in cambio. Ne guadagnerà certamente in civiltà considerato che lo statuto di Val di Nizza è una vera vergogna non solo per le donne ma per il nostro Paese.
Inoltre non so quante persone si accorgerebbero che gli assessori di Voghera sono 6 anziché 7. Di politici incapaci, nella giunta della nostra città ne abbiamo già tanti, e se si potessero risparmiare 3 o 4 mila euro al mese i contribuenti vogheresi ne sarebbero certamente contenti.