sabato 23 luglio 2011

Val di Nizza e l'assessore "Fondazione Cariplo"

A Val di Nizza il sindaco ha presentato il programma della propria amministrazione ma quando la minoranza (che non so a quale partito appartenga) ha protestato per il fatto che nella giunta comunale non fossero presenti donne il famoso Robert Kennedy delle valli dell’oltrepo’ ha chiarito che lo statuto del comune consente di nominare solo uomini.

Roba da non credere. E’ il federalismo che avanza: una decina di sindaci come Campetti (che mi onoro di non conoscere) nell’oltrepo’ e potremmo rischiare di assistere alla reintroduzione della lapidazione riservate alle donne che osano candidarsi alle elezioni.

E se alle ultime elezioni a Val di Nizza si fosse presentata una lista di sole donne il sindaco Campetti avrebbe annullato le elezioni?

E’ sempre il federalismo che avanza così in malo modo che occorrerebbe definire uno statuto provinciale nel quale venga stabilito che per poter essere eletto a sindaco occorre avere un quoziente d’intelligenza almeno vicino a 70.

Quanti sindaci dovremmo mandare a casa! E chissà che non si scopra che quasi tutti sono uomini e non donne.

A Voghera siamo invece all’avanguardia: un solo assessore donna. L’assessore Azzaretti è l’unica donna in giunta. Pagata con i soldi dei contribuenti vogheresi continua a rilasciare interviste a giornalisti che sono o suoi addetti stampa o suoi dipendenti. Quando scrive una lettera al “grande e libero” giornale locale “La Provincia Pavese” continua a dichiarare che lei si impegna e fa il massimo per Voghera. E’ assorbita nell’organizzazione di attività culturali a vantaggio della città senza alcun interesse e con grande passione.

Intanto iniziamo con il dire che il valore e l’impegno di un assessore, di solito, sono riconosciuti dagli elettori e non propinati ai cittadini dall’interessato. Inoltre le attività svolte dall’assessore sono tutte “pagate” non dalle sue tasche ma sempre ed esclusivamente da un solo sponsor: la Fondazione Cariplo, praticamente dai contribuenti vogheresi.

A qualche arguto giornalista della “Provincia Pavese” viene in mente chi fa parte del Consiglio di Amministrazione della Cariplo? Non è forse un omonimo dell’assessore Azzaretti?

C’è proprio da dire che in questo caso viene applicata la “filiera corta dei finanziamenti”: dal produttore al consumatore, da padre a figlia, da membro del consiglio di amministrazione a figlia del membro del consiglio di amministrazione.

E da quanti secoli Azzaretti padre è nel consiglio di amministrazione della Cariplo? E quando in quel consiglio di amministrazione vi entrerà un giovane laureato in giurisprudenza o in economia e commercio o in scienze politiche che non ha in tasca una tessera di partito ma è solo particolarmente bravo al punto da aver svolto un master ad Harvard?

A volte viene il dubbio che la signora Azzaretti sia stata messa in giunta non come quota rosa ma come quota in conto capitale.

Ma conoscendo la bravura e l’impegno dell’assessore Azzaretti noi non lo crediamo possibile.

Ma a Campetti, sindaco di Val di Nizza che ha scritto uno statuto da portare davanti alla Corte Costituzionale, consigliamo vivamente un cambio: “Signor sindaco si prenda pure l’assessore Azzaretti che è bravissima e non ci dia niente in cambio. Ne guadagnerà certamente in civiltà considerato che lo statuto di Val di Nizza è una vera vergogna non solo per le donne ma per il nostro Paese.

Inoltre non so quante persone si accorgerebbero che gli assessori di Voghera sono 6 anziché 7. Di politici incapaci, nella giunta della nostra città ne abbiamo già tanti, e se si potessero risparmiare 3 o 4 mila euro al mese i contribuenti vogheresi ne sarebbero certamente contenti.

giovedì 21 luglio 2011

I tromboni dibattono e Voghera va a fondo

Il dibattito politico in corso a Voghera è di quelli da non far dormire la notte. Sul Consiglio Comunale aperto o chiuso la grandissima stampa locale, leggi “Provincia Pavese”, ha ormai redatto una enciclopedia. Adesso la valente Direttrice ha proposto anche un sondaggio. Siamo proprio giunti alla frutta della informazione. Non più le notizie ma un surrogato di sondaggio per non parlare dei fatti.

Io a questo dibattito non voglio partecipare. Cerco sempre di pensare a chi in questo momento ha perduto il lavoro trovandosi in difficoltà a riuscire a mantenere la propria famiglia. Penso a tanti giovani intelligenti e meritevoli che la che la Carta Costituzionale ci “obbligherebbe” a portare sui gradini più alti della scala sociale che si perdono per bar e discoteche ignorando che non avranno neanche 500 euro di pensione tra 60 anni. Penso agli imprenditori capaci ed intraprendenti che vorrebbero vincere un appalto pubblico perché hanno presentato un buon progetto e non perché hanno in tasca una tessera di partito. Penso alle botteghe artigiane costrette a chiudere e mi chiedo cosa si poteva fare per evitare che i proprietari si suicidassero piuttosto che mettere per strada i propri dipendenti. Penso a quanti parassiti (circa un milione di persone) vivono di politica e con la politica autorizzando la costruzione di centri commerciali ogni due metri e determinando la chiusura di tutte le attività commerciali sviluppatesi sul territorio a volte da centinaia di anni.

Penso a quante cose si potrebbero fare a Voghera per farla diventare un gioiellino, una città viva nella quale si produce ricchezza e si distribuisce a tutti un reddito sufficiente a garantire una vita decorosa.

Penso ai nostri ragazzi ed alle loro potenzialità ed a quello che sarebbero in grado di fare per i loro genitori e per i loro nonni. Ed invece accade il contrario: i nonni ed i genitori con i loro risparmi di anni di lavoro devono mantenere i propri figli che con il lavoro a progetto non riescono a pagarsi l’affitto di casa.

Penso ad un paese al contrario nel quale non conta chi sei e che cosa fai ma che cosa hai.

E in questa gran confusione politica ognuno dice la sua: Consiglio Comunale aperto o chiuso. Forse in fondo IL PD, Rifondazione Comunista ed il rappresentante di Voghera 5 Stalle –www.Beppegrillo.com avrebbero fatto meglio in questi mesi a richiedere che i Consigli comunali venissero tutti ripresi da una telecamera ma di questo nessuno si è preoccupato: come se fosse importante far sapere ai cittadini solo alcune cose e non altre. Gli elettori hanno diritto a sapere tutto in diretta, anche perché i giornali locali le notizie non le danno più.

E mentre il dibattito tra gli illustri politici locali si sviluppa con dichiarazioni sempre più stupide l’Italia va a fondo e con il nostro paese anche Voghera che ha una maggioranza formata da incapaci ed una opposizione che dopo aver guardato i sondaggi decide se si va all’elezioni o no. Proprio come fa Berlusconi.

Una maggioranza di corrotti ed una opposizione in cerca di poltrone

Egregio segretario nazionale del Partito Democratico,

ho ascoltato con estrema attenzione il suo intervento in parlamento per motivare il no del Partito Democratico alla proposta di manovra finanziaria presentata dal ministro del tesoro della Repubblica Italiana Giulio Tremonti.

Lei, onorevole Bersani, ha parlato dei numerosi sprechi di denaro dei cittadini ed ha ragione. Ha omesso però, di dire nella sua relazione, che pochi giorni prima il Partito Democratico si è astenuto nella votazione che prevedeva la chiusura degli enti più inutili della storia d’Italia, cioè le provincie.

Nei mesi scorsi, mentre raccoglievo le firme per evitare la privatizzazione dell’acqua, mi sono sempre sforzato di impegnarmi per nome e per conto delle associazioni appartenenti al forum dell’acqua pubblica ma quando ci sono stati i festeggiamenti ho visto le solite bandiere dei partiti. Anche le bandiere del suo partito che meno di un anno fa era completamente in sintonia con il motto “privato è bello”.

Non era il solo partito che amava il privato perché anche l’Italia dei Valori pensava a qualcosa di simile. Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani sono sempre stati a favore dell’acqua pubblica ma per loro sarebbe necessario requisire anche i 54 metri quadrati del mio appartamento esclusivamente perché sono un dirigente. Ma si sa in Rifondazione Comunista sono di casa solo raffinati intellettuali, più o meno come quelli della Lega Nord.

Tutto ho condiviso della sua relazione tranne una infelice affermazione pronunciata con molto fervore. Lei dichiarava che i cambiamenti in un paese democratico vengono fatti dai partiti non dall’antipolitica. E su questo potrei anche darle ragione se considero la fine che ha fatto il guru Grillo nelle mani della Casaleggio & Company. Per non parlare dei grillini che a differenza dei giovani indignados spagnoli si lasciano “amorevolmente gestire” da una società di comunicazione che assomiglia molto ad una associata alla Fininvest.

Avrei potuto darle ragione sul fatto che è la politica a determinare i cambiamenti in un paese democratico. E’ proprio così in fondo, e se i partiti svolgessero i compiti indicati nella carta costituzionale, quasi certamente non esisterebbe alcun movimento contro la politica né quella che Lei chiama l’antipolitica.

Ma i partiti in Italia sono un “poltronificio” e i giovani migliori e perbene si guardano bene dall’entrarci. I più bravi preferiscono non votare o trasferirsi all’estero.

Perché egregio onorevole Bersani i partiti, compreso il suo, non sono simili ai partiti tedeschi, e neanche a quelli svedesi o norvegesi o danesi o francesi.

I partiti italiani ricordano molto quelli descritti da Enrico Berlinguer nel 1981. Si occupano di nomine dei Direttori degli Uffici Scolastici Regionali, dei Dirigenti delle ASL, dei Consigli di Amministrazione delle aziende municipalizzati, dei Consigli di Amministrazioni di società a partecipazione statale. Neanche all’ANPI si può pensare di mettere un presidente che non abbia in tasca una tessera di partito. Neanche un Dopo Lavoro Ferroviario è possibile dirigere senza una tessera di partito. Per non parlare delle Pro loco o delle bocciofile.

Egregio segretario Bersani, mi dia retta non parli più dei partiti tedeschi e della funzione che hanno svolto nel processo di sviluppo e di crescita attuali della Germania. Mi dia retta corregga la sua relazione. In caso contrario cerchi di spiegare ai cittadini italiani con quale criterio scegliete i componenti dei consigli di amministrazione delle Aziende municipalizzata locali delle città che amministrate. In quelle che non amministrate vi accontentate delle briciole e di solito inserite un trombato alle ultime elezioni. Ovviamente con la tessera del PD in tasca. Questo è di certo un requisito essenziale. A questa mia domanda Lei risponderà come più o meno fanno da anni i Leghisti, il PDL, l’Italia dei Valori, l’UDC e Rifondazione Comunista: viene indicato il nome del più bravo. Si onorevole Bersani, il più bravo a curare gli interessi dei partiti, compreso il suo, non quelli del popolo italiano che meriterebbe certamente una maggioranza migliore di quella attuale ma anche di una opposizione più attenta agli interessi del nostro paese piuttosto che a quelli di bottega.

Cordialmente

Il Consigliere Comunale del “Movimento Voghera 5 Stelle – Rubiconto Sindaco” (che non ha niente a che fare con Grillo ed i grillini)

Dott. Francesco Rubiconto

martedì 19 luglio 2011

I partiti sono il cancro dell'Italia

Egregio segretario nazionale del Partito Democratico,

ho ascoltato con estrema attenzione il suo intervento in parlamento per motivare il no del Partito Democratico alla proposta di manovra finanziaria presentata dal ministro del tesoro della Repubblica Italiana Giulio Tremonti.

Lei, onorevole Bersani, ha parlato numerosi sprechi del denaro dei cittadini ed ha ragione. Ha omesso di dire nella sua relazione che, pochi giorni prima, il Partito Democratico si è astenuto nella votazione che prevedeva la chiusura degli enti più inutili della storia d’Italia, cioè le provincie.

Nei mesi scorsi, mentre raccoglievo le firme per evitare la privatizzazione dell’acqua, mi sono sempre sforzato di impegnarmi per nome e per conto delle associazioni appartenenti al forum dell’acqua pubblica ma quando ci sono stati i festeggiamenti ho visto le solite bandiere dei partiti. Anche le bandiere del suo partito che meno di un anno fa era completamente in sintonia con il motto “privato è bello”.

Non era il solo partito che amava il privato perché anche l’Italia dei Valori pensava a qualcosa di simile. Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani sono sempre stati a favore dell’acqua pubblica ma per loro sarebbe necessario requisire anche i 54 metri quadrati del mio appartamento esclusivamente perché sono un dirigente. Ma si sa in Rifondazione Comunista sono di casa solo raffinati intellettuali, più o meno come quelli della Lega Nord.

Tutto ho condiviso della sua relazione tranne una infelice affermazione pronunciata con molto fervore. Lei dichiarava che i cambiamenti in un paese democratico vengono fatti dai partiti non dall’antipolitica. E su questo potrei anche darle ragione se considero la fine che ha fatto il guru Grillo nelle mani della Casaleggio & Company. Per non parlare dei grillini che a differenza dei giovani indignatos spagnoli si lasciano “amorevolmente gestire” da una società di comunicazione che assomiglia molto ad una associata alla Fininvest.

Avrei potuto darle ragione sul fatto che è la politica a determinare i cambiamenti in un paese democratico. E’ proprio così in fondo, e se i partiti svolgessero i compiti indicati nella carta costituzionale, quasi certamente non esisterebbe alcun movimento contro la politica né quella che Lei chiama l’antipolitica.

Ma i partiti in Italia sono un “poltronificio” e i giovani migliori e perbene si guardano bene dall’entrarci. I più bravi preferiscono non votare o trasferirsi all’estero.

Perché egregio onorevole Bersani i partiti, compreso il suo, non somigliano proprio ai partiti tedeschi, e neanche a quelli svedesi o norvegesi o danesi o francesi.

I partiti italiani ricordano molto quelli descritti da Enrico Berlinguer nel 1981. Si occupano di nomine dei Direttori degli Uffici Scolastici Regionali, dei Dirigenti delle ASL, dei Consigli di Amministrazione delle aziende municipalizzati, dei Consigli di Amministrazioni di società a partecipazione statale. Neanche all’ANPI si può pensare di mettere un presidente che non abbia in tasca una tessera di partito. Neanche un Dopo Lavoro Ferroviario è possibile dirigere senza una tessera di partito. Per non parlare delle Pro loco o delle bocciofile.

Egregio segretario Bersani, mi dia retta non parli più dei partiti tedeschi e della funzione che hanno svolto nel processo di sviluppo e di crescita attuali della Germania. Mi dia retta corregga la sua relazione. In caso contrario cerchi di spiegare ai cittadini di Voghera, una cittadina conosciuta esclusivamente per essere la “patria delle casalinghe italiane”, come ha fatto a scegliere il rappresentante del suo partito all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda municipalizzata locale. Di certo risponderà come i Leghisti, il PDL, l’Italia dei Valori, l’UDC e Rifondazione Comunista: era il più bravo. Si onorevole Bersani era il più bravo a curare gli interessi dei partiti, compreso il suo, che di nuovo, ad oggi, ha fatto vedere ben poco, includendo le facce delle persone, che purtroppo sono rimaste sempre le stesse.

Cordialmente

Il Consigliere Comunale del “Movimento Voghera 5 Stelle – Rubiconto Sindaco” (che non ha niente a che fare con Grillo ed i grillini)

Dott. Francesco Rubiconto

domenica 17 luglio 2011

Tu cambi l'arredo urbano....e io commerciante pago!

Approvato il nuovo regolamento comunale per l’arredo esterno di negozi e bar. Geniale proposta della giunta più competente in Italia per quanto riguarda il commercio. Il grande statista Signor Schiavi, detto anche Henry Kissinger dell’Oltrepo’ pavese, aveva, con linguaggio colto e raffinato, dichiarato che i consigli comunali fin qui svolti erano stati “una carnevalata”.

In realtà di carnevale a Voghera ne abbiamo visti solo due. Quelli che organizzava la giunta della quale faceva parte Schiavi con “finte brasiliane” che ballavano una “simil-samba” e l’ultimo consiglio comunale nel quale l’intelligenza brillante dell’assessore Fiocchi (leghista) e le domande “assai curiose” del consigliere comunale Ghia (leghista) hanno dato luogo ad uno sketch da film comico con Totò e Peppino come protagonisti.

A un certo punto non si capiva se l’assessore al commercio fosse ancora Fiocchi o fosse stato sostituito da Todeschini, detto anche “ Il Signore dell’acqua che pagano gli altri”.

Ma alla fine cosa hanno proposto questi uomini politici di spessore internazionale. Ad oggi nessuno lo ha capito. Non l’hanno capito neanche le truppe cammellate del PDL e della Lega Nord che hanno votato a favore del provvedimento.

Non l’hanno capito i commercianti del centro storico e della periferia di Voghera che devono ricomprarsi l’arredo esterno per i loro clienti senza neanche avere la certezza che la Sovrintendenza alle Belle Arti non li multi.

Trattati come pezze da piedi mentre la crisi economica è ancora in atto e già si prospetta la costruzione di due nuovi centri commerciali.

E noi ci chiediamo: “ Ma come avete fatto a votare la lega Nord che vi parla solo di immigrazione ma non ha proposto neanche un provvedimento che possa incentivare il settore del commercio? Come avete potuto fidarvi di assessori come Giugliano che continuando a sperimentare modifiche alla viabilità cittadina non riesce più a trovare casa sua?

E come potete fidarvi della pseudo stampa locale che in cambio di un po’ di pubblicità dell’ASM, del Comune di Voghera e di cinque posti gratuiti in centro non vi riferisce come spendono male i vostri soldi?

Sulla “Provincia Pavese” riportano che il Consigliere Comunale Rubiconto ha “polemizzato furiosamente” con gli assessori e le truppe cammellate della Lega Nord e del PDL senza mai pubblicare integralmente il contenuto di questi “furibondi contrasti” che solo un genio della politica come Schiavi può definire “carnevalate”.

Nessuno di questi giornalisti, che Montanelli e Biagi avrebbero fatto radiare dall’albo, vi ha riferito che l’unico voto contrario al regolamento proposto dall’assessore Fiocchi (Lega Nord) è stato quello del Consigliere Comunale Rubiconto, il quale aveva addirittura proposto alla maggioranza di attendere ancora un mese per sentire i commercianti vogheresi. Inascoltato, come sempre. Mai scritto sulla “Provincia Pavese”. Lì troverete solo le dichiarazioni di Barbieri e Vitellini. Tutti sanno che i giornalisti sono a libro paga della destra o della sinistra. I fatti si sa non interessano ai giornalisti della “Provincia Pavese”, ma ai cittadini si, infatti ormai non la comprano più.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...