martedì 24 giugno 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

STOP RISSE SULLE NOMINE
In un documento la ricetta
italiana per la crescita in Ue
"Sviluppo e meno rigore"
Meno rigore, più crescita e sviluppo. Basta il pugno duro, serve unità di intenti per uscire dalla crisi. Il governo italiano ha consegnato al presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy in vista del vertice Ue un documento e l'ANSA ne ha preso visione.
"E' necessario  - si legge - un profondo cambiamento nell'agenda politica ed economia europea perché è arrivato il tempo i ripensare la strategia per rilanciare la crescita e creare lavoro.  Tocca a noi - prosegue il documento - far ripartire l'Europa, darle "un nuovo inizio", perchè "una rissa sulle nomine sarebbe incomprensibile agli occhi dei cittadini europei".
L'Italia chiede di  "Incoraggiare le riforme strutturali a livello nazionale perchè sono il pilastro della nuova agenda politica europea. Le riforme sono il principale motore della crescita, soprattutto se lo sforzo è compiuto con ampio consenso a livello nazionale e in contemporanea con altri Paesi".
"Il nuovo presidente della Commissione europea - è l'auspicio dell'Italia - deve essere "audace e innovativo. Deve esigere il rispetto delle regole europee ma essere anche in grado di pensare fuori dagli schemi".

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