venerdì 21 settembre 2012

Anche in Sardegna? Ma possibile che solo quei pirla di Voghera non hanno ancora capito niente? E come fanno a capire. Se Grillo era a zero questi sono sotto lo zero. E come fanno a ribellarsi? Hanno un capo che lavora per Casaleggio e continuano a fare questionari che se letti da una società di sondaggi gli aprirebbero le porte non del castello ma del carcere di Voghera. Povera Italia.


POLEMICHE SUI SITI DEL MOVIMENTO DI BEPPE GRILLO

Movimento 5 Stelle, scoppia un caso Sardegna

Contestata un'assemblea regionale: «È come un partito». La replica: «Srumentalizzano ogni singolo sussulto sul web»

Il post della contestazioneIl post della contestazione
«Piccoli Favia e Tavolazzi crescono anche in Sardegna». Comincia così un post polemicoapparso sui siti del Movimento 5 Stelle realizzato da alcuni militanti che si schierano contro i membri delle liste che hanno partecipato alle scorse elezioni comunali. «Le tre liste civiche della Sardegna (Alghero, Sennori e Quartucciu) - si legge sull'intervento postato ieri - hanno organizzato la Prima Assemblea Regionale del Movimento 5 Stelle. Tutto in perfetto stile partitocratico con tanto di Regolamento di partecipazione molto dettagliato e selettivo e svolgimento dei lavori rigorosamente a porte chiuse».
I TERMINI DEL POST - La polemica si appunta in particolare sul regolamento interno dell'assemblea. La costituzione del gruppo regionale viene bollata come «Direzione Politica», gli «strumenti di controllo degli attivisti» paragonati a metodi degni della «Gestapo». Infine un Comitato Esecutivo è paragonato a un «Politburo». «Sembra incredibile non è vero? - argomenta il post - Hanno fatto proprio le cose in grande. Hanno messo i "piedi nel piatto" in modo da avere una bella rendita di posizione qualora ci fosse da decidere le candidature alle prossime elezioni regionali».
EMANUELA CORDA - Pietra dello scandalo, l`associazione Cinque Stelle di Cagliari, creata da Emanuela Corda, candidato sindaco per il M5S alle recenti amministrative. «Hanno fatto proprio le cose in grande: hanno messo i piedi - si legge nella denuncia online - nel piatto in modo da avere una bella rendita di posizione qualora ci fosse da decidere le candidature alle prossime elezioni regionali». Logica la conclusione, ovvero la richiesta di intervento rivolta a Grillo in persona, anche se alcuni, di nuovo, si dicono contrari anche quest'ultima ipotesi. «Non abbiamo bisogno di un nuovo partito personale, non siamo il Pdl e la Lega nelle mani di un padre padrone».
LA REPLICA - Ma i diretti interessati non ci stanno e replicano con un post sul blog di Beppe Grillo in cui parlano di strumentalizzazione. I media, secondo i grillini, avrebbero dedotto la polemica da un semplice commento in uno dei forum di discussione di un utente. «Ormai - scrivono gli esponenti della Lista M5S Alghero, Sennori, L Quartucciu e Cagliari- anche il più piccolo sussulto del web trova spazio sui media: basta che il bersaglio sia il M5S». Un commento ripreso da Beppe Grillo stesso su Twitter.

Adesso si mettono anche i grillino di Udine a impedire ai grillini pirla di lavorare. Solo un cieco potrebbe non vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti. I grillini sono una casta come i partiti e come i sindacati della triplice. Tutti vecchie cariatidi. Con l'aggravante che questi sono una casta ancora prima di mettersi a sedere nelle poltrone del parlamento. Ma si questa è l'Italia. Dopo Berlusconi qualcuno pensava ad un rivoluzionario? No una naturale prosecuzione in 2.0. Ovviamente il 2 è di Casaleggio e quello che rimane cioè lo zero è tutto di Grllo, l'uomo più ignorante dell'universo.


Grillini di nuovo nel caos
verso la seconda scissione

Un gruppo di militanti storici ha criticato duramente le regole del movimento. Domani il ritrovo a Udine, da Caucigh, possibile la costituzione del terzo Meetup
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    di Giacomina Pellizzari
    UDINE. Grillini di nuovo nella bufera. Il nuovo Meetup, nato sulle ceneri della scissione dal gruppo storico coordinato da Michelangelo Giumanini, è nuovamente diviso. A meno di un mese dalla costituzione del “Movimento 5 stelle Udine per le amministrative” i grillini udinesi vanno verso la costituzione di un terzo Meetup. La svolta sarà decisa domani, alle 10, quando un gruppo di militanti storici, che non condivide le regole severissime imposte dal nuovo Meetup, si ritroveranno al caffè Caucigh per «valutare - spiegano i dissidenti - la possibilità di dar vita al gruppo “Udine per le regionali”». In realtà si tratta di una scusa per staccarsi da chi impone regole troppo strette e per alcuni anche ingiuste.
    I dissapori tra i seguaci di Beppe Grillo sono emersi, mercoledì sera, nel corso dell’elezione dei ruoli interni al Meetup. Elezioni dalle quali sono esclusi i militanti storici, tant’è che a dar fuoco alle polveri è stato proprio l’intervento di una grillina con diversi anni di militanza alle spalle, rimasta fuori dal gruppo degli aventi diritto al voto perché non vanta un certo numero di presenze alle assemblee. Da qui l’acceso botta e risposta concluso a mezzanotte quando la seduta è stata sospesa. «E’ stata una serata tristissima. Una delle peggiori a cui ho assistito in questi sei anni di lavoro» si legge oggi sulla piattaforma on line del “movimento 5 stelle Udine per le amministrative” dove altri militanti aggiungono: «Alzata di scudi e discordia» oppure «Un gruppo non esclude altri».
    In effetti, il malumore è tale da spingere i dissidenti (nuovi arrivati e componenti storici del Movimento 5 stelle) a ritrovarsi, domani mattina, per dar vita a un nuovo Meetup. Insomma, a Udine, i grillini stanno andando verso la seconda scissione. E per farlo utilizzeranno la denominazione “Movimento 5 stelle Udine per le regionali” anche se il Meetup originario, coordinato da Giumanini, è già impegnato sulle regionali. Impossibile chiedere un commento all’organizer del Meetup “Movimento 5 stelle Udine per le amministrative”, Simone Bettarini, perché si scusa e ricorda che il regolamento «impedisce all’organizer di parlare a nome dell’assemblea. Le comunicazioni avvengono attraverso comunicati stampa approvati dall’assemblea».
    Ma non è ancora tutto perché, mercoledì sera, un militante della prima ora, dato da molti come possibile candidato sindaco di Udine, David Puente, è stato colto da malore mentre dalla sala riunioni del caffè Caucigh scendeva al piano di sotto. Si è reso necessario l’intervento del 118. Un epilogo triste di una serata altrettante triste. Così scrivono gli stessi grillini sulla piattaforma online.

    dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...