POLEMICHE SUI SITI DEL MOVIMENTO DI BEPPE GRILLO
Movimento 5 Stelle, scoppia un caso Sardegna
Contestata un'assemblea regionale: «È come un partito». La replica: «Srumentalizzano ogni singolo sussulto sul web»
Il post della contestazione
«Piccoli Favia e Tavolazzi crescono anche in Sardegna». Comincia così un post polemicoapparso sui siti del Movimento 5 Stelle realizzato da alcuni militanti che si schierano contro i membri delle liste che hanno partecipato alle scorse elezioni comunali. «Le tre liste civiche della Sardegna (Alghero, Sennori e Quartucciu) - si legge sull'intervento postato ieri - hanno organizzato la Prima Assemblea Regionale del Movimento 5 Stelle. Tutto in perfetto stile partitocratico con tanto di Regolamento di partecipazione molto dettagliato e selettivo e svolgimento dei lavori rigorosamente a porte chiuse».
I TERMINI DEL POST - La polemica si appunta in particolare sul regolamento interno dell'assemblea. La costituzione del gruppo regionale viene bollata come «Direzione Politica», gli «strumenti di controllo degli attivisti» paragonati a metodi degni della «Gestapo». Infine un Comitato Esecutivo è paragonato a un «Politburo». «Sembra incredibile non è vero? - argomenta il post - Hanno fatto proprio le cose in grande. Hanno messo i "piedi nel piatto" in modo da avere una bella rendita di posizione qualora ci fosse da decidere le candidature alle prossime elezioni regionali».
EMANUELA CORDA - Pietra dello scandalo, l`associazione Cinque Stelle di Cagliari, creata da Emanuela Corda, candidato sindaco per il M5S alle recenti amministrative. «Hanno fatto proprio le cose in grande: hanno messo i piedi - si legge nella denuncia online - nel piatto in modo da avere una bella rendita di posizione qualora ci fosse da decidere le candidature alle prossime elezioni regionali». Logica la conclusione, ovvero la richiesta di intervento rivolta a Grillo in persona, anche se alcuni, di nuovo, si dicono contrari anche quest'ultima ipotesi. «Non abbiamo bisogno di un nuovo partito personale, non siamo il Pdl e la Lega nelle mani di un padre padrone».
LA REPLICA - Ma i diretti interessati non ci stanno e replicano con un post sul blog di Beppe Grillo in cui parlano di strumentalizzazione. I media, secondo i grillini, avrebbero dedotto la polemica da un semplice commento in uno dei forum di discussione di un utente. «Ormai - scrivono gli esponenti della Lista M5S Alghero, Sennori, L Quartucciu e Cagliari- anche il più piccolo sussulto del web trova spazio sui media: basta che il bersaglio sia il M5S». Un commento ripreso da Beppe Grillo stesso su Twitter.