sabato 5 agosto 2017

VITALIZI - Esposito castiga Barbacetto di fronte a Sgarbi : averlo lung...

VITALIZI - Esposito castiga Barbacetto di fronte a Sgarbi : averlo lung...

VITALIZI - I beniamini dei frustrati 5 stelle Di Battista e Morra cercan...

Scusi signor Casaleggio, noi in Spagna non capiamo: a lei chi l'ha eletta?

Davide Casaleggio presenta la piattaforma Rousseau. Il giornalista spagnolo Eusebio Val gli spiega che "a volte all'estero abbiamo un po' di difficoltà a capire il M5s"
 
Davide Casaleggio è arrivato a Roma e ha presentato alla stampa estera la piattaforma Rousseau. Il giornalista spagnolo Eusebio Val Mitjavila, che scrive per La Vanguardia, gli ha spiegato che "a volte all'estero abbiamo un po' di difficoltà a capire il Movimento 5 stelle". E gli ha chiesto due cose: "Lei ha parlato di un nuovo modo di fare politica, di democrazia diretta. Ma a lei chi l'ha eletta? Non so se c'è stata una votazione, un assemblea... Chi l'ha eletta in un ruolo così importante nel Movimento?". "La seconda domanda è: la piattaforma Rousseau viene gestita da una ditta privata o da un movimento?"
Casaleggio risponde ripercorrendo la storia del "servizio" offerto dalla Casaleggio associati al M5s e infine aggiunge: "Il mio ruolo è sempre stato di supporto al Movimento, non ho cariche elettive e non chiedo uno stipendio al M5s".
venerdì 04 agosto 2017 19:23 

Margherita Gatta: lo strano caso Inarcassa nella biografia della nuova assessora romana

C’è un piccolo problema nel curriculum di Margherita Gatta. La nuova assessora ai lavori pubblici della Giunta Raggi, che ha già dimostrato di essere entrata nel mood cancellando il suo profilo facebook dopo la scoperta delle sue curiose frequentazioni di siti-bufala, oggi è stata presentata ufficialmente alla stampa insieme a Rosalba Castiglione con una biografia in cui spiccava la posizione di “dirigente apicale nell’ufficio Contratti della Direzione Amministrazione e Controllo” dell’Inarcassa, ovvero della Cassa nazionale di Previdenza per gli Ingegneri e gli Architetti Liberi Professionisti.
margherita gatta inarcassa 1
La bio di Margherita Gatta sul sito del Comune
Nella biografia pubblicata successivamente sul sito del comune però spariva la locuzione di “dirigente apicale” dell’ufficio Contratti. Il motivo risiedeva forse nella nota che l’Inarcassa ha rilasciato sul suo sito: «In merito alle notizie biografiche relative alla neo assessora al Comune di Roma, Margherita Gatta, Inarcassa rende noto che non ha mai ricoperto incarichi dirigenziali all’interno dell’Ente, essendo inquadrata come impiegata amministrativa, attualmente in aspettativa contrattuale».
margherita gatta inarcassa
La nota di Inarcassa
Margherita Gatta, insomma, non era una dirigente ma un’impiegata amministrativa che attualmente è in aspettativa contrattuale (infatti già lavora da tempo nello staff dell’assessore Montuori in Comune). Ovviamente la sua posizione lavorativa non osta in alcun modo con la carica e le deleghe che le sono state assegnate dalla Giunta Raggi. Resta da capire perché la nota stampa rilasciata dal Comune fosse sbagliata e abbia riportato un’inesattezza tanto grave da spingere Inarcassa a smentire. Magari è il caldo.

Claudia La Rocca: a giudizio per le firme false, presenta il programma M5S Sicilia

claudia la rocca
Claudia La Rocca è l’eletta M5S in Regione che ha consentito il decollo dell’inchiesta sulle firme false del MoVimento 5 Stelle vuotando il sacco sulla notte del 2 aprile 2012 nella sede di via Sanpolo del M5S Palermo e mettendo nei guai i parlamentari M5S che nel frattempo rimangono sospesi. Oggi, scrive Ilario Lombardo sulla Stampa, appare totalmente riabilitata per lo meno agli occhi dei dirigenti dell’isola, visto che ha presentato il programma M5S per le Regionali che vedono Giancarlo Cancelleri come candidato governatore:
La Rocca si è autoaccusata del reato ma dopo qualche mese nell’ombra è riapparsa totalmente riabilitata. Tra lo stupore dei militanti è spuntata durante l’incontro a Caltanissetta che si è svolto il 29 luglio, nel locale Eklettica, tra i 62 candidati alle prossime regionali, compreso il candidato governatore Giancarlo Cancelleri. Ed è stata lei a presentare il programma M5S, suscitando imbarazzo e disapprovazione in molti.
Cosa di cui saranno sicuramente informati Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, che oggi partiranno da Marina di Ragusa per il tour estivo a sostegno di Cancelleri che, in vista delle candidature nazionali, li terrà impegnati per tutto il mese di agosto.
claudia la rocca firme false
La Rocca era stata in tante occasioni impegnata nelle polemiche che erano seguite alla scoperta della storia. Ora per lei è pronto un posto come coordinatrice del programma M5S:
«Sì, è vero, le abbiamo affidato la gestione del programma» conferma Giampiero Trizzino, anche lui consigliere regionale uscente e candidato alle prossime regionali. Fa nulla che La Rocca si sia comunque macchiata di un reato. La confessione le ha fatto guadagnare un premio: non è stata ricandidata, ma, spiega Trizzino, «lavorerà assieme ai nostri collaboratori del legislativo, quasi tutti avvocati, a coordinare tutti i punti del nostro programma».
Difficile però che si placheranno i malumori della base, decisa a chiedere chiarimenti. In una chat interna, intitolata Attivisti M5S prov Palermo, i toni sono questi: «Come mai era presente anche Claudia La Rocca all’incontro di Caltanissetta, deputata indagata e rea confessa che rimane ancora in carica e dentro il gruppo dell’Ars?». E ancora: «Siamo realmente al paradosso: noi chiediamo onestà per gli altri e dentro, tra di noi, copriamo tali situazioni».

VITALIZI - I 5 stelle si accodano al PD , la Camera approva la Legge ...

VITALIZI - I 5 stelle si accodano al PD , la Camera approva la Legge ...

VITALIZI - I 5 stelle si accodano al PD , la Camera approva la Legge ...

Ripete sempre le stesse parole Di mio. Quelle che gli scrive Casaleggio e Casalino.

VITALIZI - Di Maio per non sentire la verità fugge dal siparietto TV no...

Privilegi 5 stelle - La prova che Di Maio mente e che i grillini si nas...

VITALIZI - De Luca scatenato : Ehi Mr. 13mila euro netti mese Di Maio ! ...

Grillini: braccia tolte all'agricoltura.

Paola De Micheli, sottosegretario all'Economia, lancia l'allarme: «A rischio i fondi del ministero»
NEXT QUOTIDIANO
“Al momento non abbiamo risultanze” che il Comune di Roma abbia chiuso il piano di rientro triennale. Lo ha detto il sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, in una intervista a Il Messaggero. E alla domanda sul rischio di perdere i fondi extra, pari a 110 milioni di euro all’anno, la risposta è stata preoccupata. “Certo, è una ipotesi. Ma prima di prendere qualsiasi decisione politica, occorre che la giunta Raggi ci spieghi, carte alla mano, cosa ha fatto e che intenzioni ha per il futuro. Il Comune deve chiudere il piano, lo dice la legge, in base ai risultati prenderemo delle decisioni. Bisogna rispettare due regole basilari: le leggi e l’equità di trattamento nei confronti di tutti gli enti pubblici. Non ci saranno deroghe”. Il sottosegretario De Micheli poi tocca il tema della razionalizzazione delle società comunali.
virginia raggi conti roma
I conti di Roma Capitale (Il Messaggero, 5 agosto 2017)
“E’ previsto un piano di alienazioni delle società non strategiche. A noi però non risulta che il Comune abbia aperto i bandi: penso a Farmacap o Assicurazioni. Un motivo in più per affermare che a oggi non abbiamo alcuna evidenza che il Comune stia rispettando il piano di rientro”. Per il sottosegretario al Tesoro la linea è “di vedere i conti, sia quelli del piano di rientro sia quelli delle partecipate, quando poi avremo tutte le evidenze troveremo soluzioni che non ricadranno sulla testa dei cittadini. A oggi non esiste un documento che chiarisca la situazione dei conti di Roma”. E sulla possibilità di un nuovo ‘salva- Roma’ De Micheli è netta:”non mi sembra che ci siano le condizioni. Non ci è arrivato nulla (la richiesta di 1,2 miliardi avanzata dalla Raggi) ma come si può pensare che un Governo conceda 1,2 miliardi di euro a un ente che non rispetta le regole”

Il grande politologo Sartori aveva ragione: I grillini sono proprio degli asini.

Dopo l'attacco hacker alcuni iscritti vogliono presentare due denunce, indirizzate al Garante della Privacy e alla Procura della Repubblica: “Ora l’azienda rischia conseguenze penali e civili, per la mancata custodia di dati sensibili con i mezzi adeguati. In linea teorica gli iscritti potrebbero chiederle i danni”. A rischio il voto per il candidato premier
ALESSANDRO D'AMATO
Dopo il secondo attacco hacker a Rousseau è caccia alla talpa nel MoVimento 5 Stelle. Non solo: alcuni assistiti dell’avvocato Lorenzo Borré, il legale che segue i ricorsi degli espulsi dal M5S, vogliono presentare due denunce, indirizzate al Garante della Privacy e alla Procura della Repubblica. E le incursioni preoccupano in vista del voto del 24 settembre per scegliere il candidato premier del MoVimento 5 Stelle.

Rousseau, caccia alla talpa M5S

La caccia alla talpa è resa necessaria dall’evidenza dei fatti. Il sistema non è bucabile dall’esterno: per bucarlo serve un accesso al server; ad esempio, bisogna essere iscritti. Solo un iscritto al portale ha accesso a quel sql injection. Oppure qualcuno che ha rimediato la password di un iscritto al portale. Insomma, quella di ieri potrebbe essere stata un’azione di disturbo effettuata con l’account di qualcuno che è o era del M5S.
vito crimi rousseau hacking
Il terzo post dell’hacker su Rousseau
Su Twitter sono finiti anche i profili di candidati alle varie selezioni web,con i voti presi. “Così controllano le votazioni”, ha scritto r0gue_0. Ovvero, chi gestisce la piattaforma può (potrebbe) conoscere come si esprimono gli iscritti. Il Fatto spiega come l’hacking potrebbe finire in tribunale:
Umberto Rapetto, generale della Guardia di Finanza e già comandante del Gat, Nucleo Speciale Frodi Telematiche: “Ora l’azienda rischia conseguenze penali e civili, per la mancata custodia di dati sensibili con i mezzi adeguati. In linea teorica gli iscritti potrebbero chiederle i danni”.
E LA BASE normativa è l’articolo 15 del Codice in materia di protezione dei dati personali: “Chiunque cagiona danno ad altri per effetto del trattamento di dati personali è tenuto al risarcimento ai sensi dell’articolo 2050 del codice civile”. Però se un hacker è bravo… “Il problema – replica Rapetto – è che bisogna cautelarsi, sta all’azienda provare che ha fatto tutto il possibile”.

L’attacco hacker finisce in tribunale

il Messaggero spiega che alcuni assistiti dell’avvocato Lorenzo Borré, il legale che segue i ricorsi degli espulsi dal M5S, hanno già chiesto al professionista di presentare un esposto per verificare se i loro dati siano tra quelli hackerati. E sono pronte due denunce, indirizzate al Garante della Privacy e alla Procura della Repubblica.
rousseau hackerato casaleggio hacker
Il post dell’Associazione Rousseau sul sito di Beppe Grillo
La Stampa invece ha sentito Matteo Flora, esperto di sicurezza informatica e AD di The Fool:
Cosa significherebbe per la piattaforma, infatti, se l’intrusione venisse confermata? «Diversi problemi: intanto bisognerebbe capire se è vero che da mesi l’attaccante era dentro il sistema e cosa avrebbe fatto», commenta Flora. «Poi, mostrerebbe che l’applicazione continua a essere vulnerabile. Infine, occorrerebbe capire a questo punto come metterla in sicurezza».
A settembre sono infatti previste votazioni su Rousseau. «Non è impossibile farlo per tempo ma certo una revisione profonda richiede decine di giornate di lavoro, e da parte di professionisti di alto livello. Vedo difficile riuscire a fare in poco tempo qualcosa di diverso».

Il voto per il candidato premier a rischio

Insomma, non ci sarebbero i tempi per fixare tutte le vulnerabilità emerse. E il voto dovrà essere nell’occasione certificato da una società indipendente rispetto alla Casaleggio. È la base, quella storica per lo meno, quella che davvero crede al potere taumaturgico della democrazia diretta, a chiedere che tutto sia più sicuro e trasparente. Spiega Repubblica:
La richiesta di un voto certificato da un ente terzo quando si tratterà di scegliere il candidato premier, com’è avvenuto in passato per le “quirinarie”, è già arrivata alle orecchie di Davide Casaleggio. Che però mercoledì scorso, alla domanda di Repubblica sul punto, ha risposto in modo evasivo. Non ha chiuso alla possibilità, ha confermato che nei casi più delicati ci si potrà affidare a un controllo esterno, ma non ha dato certezze. A controllare Rousseau, per ora, è chi gestisce Rousseau. E l’input che arriva dai vertici è quello di sempre: «Fidatevi della Casaleggio. Fidatevi di noi».
rousseau hacker
Come funziona Rousseau e la vignetta di Ellekappa su Repubblica

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...