La pena ad personam per Berlusconi
Soprassediamo sulla stampa specializzata e di settore (di settore antiberlusconismo) che cerca di ridare spazio ossessivamente al suo settore in crisi: enfatizzando qualunque irrilevante esausto mugugno di un uomo fuori dalla scena come se il mugugno stesse per abbattere la democrazia e la Costituzione.
Passiamo al merito della questione, ovvero che le eventuali critiche di Silvio Berlusconi nei confronti della magistratura possano costargli un aggravamento della pena e complicazioni nella sua esecuzione. Ci furono obiezioni e moderate proteste a suo tempo, ma molti di coloro che la trovano una decisione illiberale e prepotente misero in conto che di fatto quell’avvertimento non avrebbe avuto conseguenze. E io tendo ancora a pensarlo, che sia solo una minaccia, ma questo non toglie che – ora che se ne riparla dopo che ieri Berlusconi ha di nuovo attaccato verbalmente i magistrati – la minaccia resti inaccettabile, maramalda e pericolosissima. A Berlusconi viene inibita la libertà di opinione, e chi chiede che le sue reazioni di ieri abbiano delle conseguenze sull’esecuzione della sua pena, sta chiedendo una repressione “ad personam” dell’espressione libera di un’opinione.
Passiamo al merito della questione, ovvero che le eventuali critiche di Silvio Berlusconi nei confronti della magistratura possano costargli un aggravamento della pena e complicazioni nella sua esecuzione. Ci furono obiezioni e moderate proteste a suo tempo, ma molti di coloro che la trovano una decisione illiberale e prepotente misero in conto che di fatto quell’avvertimento non avrebbe avuto conseguenze. E io tendo ancora a pensarlo, che sia solo una minaccia, ma questo non toglie che – ora che se ne riparla dopo che ieri Berlusconi ha di nuovo attaccato verbalmente i magistrati – la minaccia resti inaccettabile, maramalda e pericolosissima. A Berlusconi viene inibita la libertà di opinione, e chi chiede che le sue reazioni di ieri abbiano delle conseguenze sull’esecuzione della sua pena, sta chiedendo una repressione “ad personam” dell’espressione libera di un’opinione.
Poi se c’è chi ha ancora voglia di indignarsi contro quell’opinione e di discuterla, e ne ha tutto il diritto e la libertà: basta che non si pretenda che le opinioni siano libere solo a seconda di chi le esprime. Che Berlusconi sia l’unico italiano a cui è vietato dire che “la magistratura è irresponsabile” e che è minacciato di essere messo in carcere se lo dice, è una cosa da Canossa mille anni fa o da cosche di bulli adolescenti, non da amministrazione del Diritto.
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