sabato 15 marzo 2014

Riceviamo e pubblichiamo.


Se il governo fa due provvedimenti seri Grillo scompare.

Il taglio delle tasse fa volare il Pd. Sale FI, precipita il M5S

Il piano di riduzione delle tasse fa bene al Pd che in una settimana sale dal 30,3% al 32,9. Bene anche Forza Italia che in sette giorni passa dal 21,6% al 23. In netto calo invece il M5S. La tabella con l'ultimo sondaggio Swg sulle intenzioni di voto

Sabato, 15 marzo 2014 - 13:00:00



Il piano di riduzione delle tasse fa bene al Partito Democratico che in una settimana sale dal 30,3% al 32,9. Bene anche Forza Italia che in sette giorni passa dal 21,6% al 23. In netto calo invece il Movimento 5 Stelle che precipita dal 22% al 18,9. Torna a salire il Nuovo Centrodestra. Balzo di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale. Giù Sel e Scelta Civica, in leggero calo la Lega Nord. La tabella con l'ultimo sondaggio Swg sulle intenzioni di voto.
scenari 1403
 

Ho sempre detto che la FIOM è l'unico sindacato serio anche se si possono non condividere molte cose non vi è dubbio che è l'unico sindacato vicino ai lavoratori.

Renzi "conquista" anche Landini: "Accettiamo la sua sfida"

Il leader della Fiom in un'intervista a Repubblica attacca la Cgil: "Il sindacato va rinnovato, Camusso ha dato una linea ondivaga". Renzi? "Discuteremo e criticheremo nel merito"
Repubblica15 Marzo 2014
2
Matteo Renzi "è una novità che va presa sul serio. Questo significa che va criticato e, se necessario, attaccato, per il merito dei provvedimenti che propone e non perché convoca o non convoca questo o quel sindacalista. Altrimenti si finisce per essere ondivaghi e subalterni". Il leader della Fiom, Maurizio Landini, in un'intervista a Repubblicapromuove il rinnovamento che propone il premier, che dovrebbe riguardare anche il sindacato, boccia alcune misure e attacca Cgil e Confindustria.
Mi convince la decisione di abbassare l`Irpef sul lavoro dipendente. Mi convince la scelta di trasferire una parte del carico fiscale alla rendita finanziaria alleggerendo le imprese industriali. Queste sono le scelte che vanno nella direzione giusta. 
Ma "rimangono alcune contraddizioni e punti di profondo dissenso. E` una contraddizione da superare al più presto quella di escludere dall`alleggerimento dell`Irpef i pensionati e i precari. C`è profondo dissenso sul decreto sul mercato del lavoro perché - spiega - allungando a tre anni i contratti a termine si aumenta l`incertezza del futuro. Un giovane con un contratto a termine non potrà mai ottenere il mutuo da una banca. Così come senza un vero controllo sulla formazione, l`apprendistato non è un`occasione per imparare un mestiere. In questo modo si peggiora la qualità del lavoro in Italia".
Landini chiede, al governo "un piano di rilancio dell`economia e dell`occupazione che parta dalle iniziative pubbliche di cura del territorio, dai fiumi, alle spiagge, alle scuole. Che esca dalla logica, dimostratasi fallimentare, suggerita in questi anni da Confindustria. La logica per cui senza regole il lavoro aumenta. Hanno cambiato l`articolo 18, hanno consentito le deroghe ai contratti e il lavoro non c`è lo stesso".
"Il rinnovamento che propone Renzi riguarda tutti, anche i sindacati. Ci impone una verifica continua della nostra rappresentanza non solo nei luoghi di lavoro ma nella società, interroga la nostra capacità di cambiare passo", afferma spiegando che vorrebbe "un sindacato che si confronta sul merito e non sui riti. Due mesi fa i vertici della Cgil sostenevano pubblicamente che lo sciopero è ormai uno strumento che ha perso mordente. Poi hanno minacciato lo sciopero contro Renzi perché non era stato organizzato un incontro tra governo e Cgil. Poi ancora, l`altro ieri, hanno festeggiato la riduzione dell`Irpef. Infine, ieri, hanno attaccato il governo perché le sue misure non intervengono sulla precarietà". Un atteggiamento che Landini definisce "ondivago e subalterno".
Ondivago perché si cambia opinione in modo repentino. Subalterno perché si dà la sensazione che quell`opinione si modifichi non in funzione del merito delle proposte ma del fatto che sia stato organizzato o no un incontro.

Non hanno buttato fuori Fucsia e Pepe solo perché ci sono le elezioni Europee. Se il M5S prenderà voti allora sarà la resa dei conti. Vediamo se ho fatto una buona previsione.


Bufera a 5 Stelle, anche Tacconi lascia il Movimento di Beppe Grillo: “Contro di noi la macchina del fango”

Alessio Tacconi M5S
Movimento 5 Stelle nella bufera: dopo le epurazioni dei 4 senatori dissidenti, anche il deputato Alessio Tacconi ha annunciato che lascerà il partito di Beppe Grillo
Il deputato Alessio Tacconi ha annunciato che lascerà il gruppo del Movimento 5 Stelle con una lettera al capogruppo alla Camera. Tacconi lamenta l’azionamento di una “macchina del fango” e smentisce le accuse di Di Maio sulla mancata restituzione di alcune somme di denaro. Tommaso Campanella attacca: “Non faccio il portavoce di un padrone”.
Dopo la ratifica dell’espulsione dei quattro senatori dissidenti da parte della rete e le convulsioni andate in scena ieri al Senato tra i grillini, il deputato del Movimento 5 Stelle Alessio Tacconi ha annunciato che lascerà il gruppo parlamentare del suo partito in una lettera indirizzata al capogruppo alla Camera Federica D’Inca nella quale chiede anche di smentire le accuse sulle presunta irregolarità nella restituzione dello stipendio.
Accuse arrivate ieri via Facebook dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che si chiedeva se all’origine della scelta di Tacconi ci fosse il fatto che “oggi il nostro capogruppo D’Incà gli aveva chiesto contro dei 7000 euro di ‘varie’ non rendicontanti e mai restituiti al fondo per le Pmi”. Un sospetto che Tacconi smentisce con forza.
“Ti pregherei di procedere a una smentita – scrive infatti l’ormai ex grillino a D’Incà – visto che si tratta di un vergognoso insieme di inesattezze e falsità. Io e te non abbiamo mai avuto modo di parlarci né tantomeno io ho ricevuto da te una richiesta di restituzione di qualsivoglia somma di denaro indebitamente trattenuta”.
Come sai ho sempre rendicontato e restituito quanto dovuto – continua Tacconi – tanto che mai alcuna procedura di infrazione è partita a mio carico per questa né per altre ragioni. in assenza di tale precisa presa di posizione da parte tua dovrò concludere (e questa volta con assoluta certezza) che anche il Movimento 5 Stelle fa uso della cosiddetta ‘macchina del fango’ contro chi esprime opinioni o attua scelte sgradite allo stesso Movimento”.
Durissima anche la reazione di Tommaso Campanella. “Io sono disponibilissimo a essere portavoce degli elettori – ha spiegato ieri il senatore dissidente – ma non sono disponibile a essere il portavoce di un padrone, anche se bonario e paternalistico. Io ho contestato l’atteggiamento sostanzialmente padronale da parte del duo Grillo-Casaleggio”.
Campanella fa infatti notare che “manca un rapporto tra loro e i gruppi parlamentari. Non c’è un rapporto stretto e fitto tra la massa dei parlamentari e Grillo o Casaleggio: loro due hanno rapporti con alcuni dei parlamentari, Crimi e Bottici per esempio, e poi con i gruppi di comunicazione che sostanzialmente fungono da cinghia di trasmissione tra loro e il resto del partito”.
Sostanzialmente il motivo per cui ci hanno espulso è il fatto di aver criticato Grillo – conclude Campanella – ci stiamo ancora chiedendo perché siamo stati ufficialmente cacciati dal M5S. Ciò che con tutta evidenza li ha spinti a farci uscire è stata la sottoscrizione di quel comunicato in cui dicevamo che Grillo aveva sprecato l’occasione del colloquio con Renzi, perché non lo aveva indotto a dire che cosa voleva fare”.

Prendetevi 20 minuti e leggete con attenzione questo articolo.

Ma come viene ripartita la spesa pubblica in Italia?

Pubblicato il 13 marzo 2014 da Gianni Balduzzi 
Dopo avere visto i dati sull’evasione, è naturale interessarsi a quella che secondo molti apologeti dell’evasione stessa ne è tra le cause: la spesa pubblica. In realtà è indispensabile sapere distinguere tra le sue componenti anche per osservare il perchè e quanto la gestione dello Stato è, o non è, efficiente e di ausilio alla crescita economica
Come primo elemento vediamo le spese in proporzione al PIL, e come si sono evolute dal 1990 ad oggi:
Vediamo chiaramente che la spesa totale è scesa decisamente fino al 2000, ma si tratta quasi solo di una discesa dovuta al crollo della spesa per interessi, che è inclusa nella spesa corrente (da cui è invece esclusa la spesa in conto capitale), la quale rimane poi abbastanza stabile fino alla crisi economica quando il calo del denominatore provoca un aumento del rapporto sul PIL.
Invece la spesa al netto degli interessi, che sarebbe la spesa corrente primaria più la spesa in conto capitale ha un aumento, dopo il picco sotto il 40% del 2000 (anno di straordinaria congiuntura positiva del PIL) di ben 5 punti fino al 2006, a dimostrazione che gran parte del risparmio per il calo dei tassi dovuto all’entrata dell’euro è stato mangiato da spesa corrente, visto che quella in conto capitale non è variata molto tra il 4% e il 5%.
Vi è poi un calo per la congiuntura positiva del 2007 e si arriva comunque alla crisi del 2008 con il 43,2% di spesa primaria (+ spesa capitale), dato che schizzerà con la crisi economica, e poi solo dal 2010 vengono messi in campo contenimenti della spesa che lo fanno scendere, ma non ai livelli pre-crisi.
La spesa pubblica non è negativa in sè. Va osservato molto bene come viene distribuita.
Un primo indizio lo abbiamo dai dati di Confcommercio che hanno valutato gli aumenti (in cui è ovviamente inclusa l’inflazione) in vari capitoli di spesa, come illustrato di seguito:


1992
2001
2007
2012
Var % 2012-1992
AMM. CENTRALI
224.966
240.569
309.515
343.506
52,7
AMM. LOCALI
90.486
144.786
190.034
204.942
126,5
ENTI DI PREVIDENZA
139.978
205.412
270.567
317.764
127,0
INTERESSI
98.534
78.386
77.452
86.717
-12,0
TRASFERIMENTI A ENTI PUBBLICI (-)
141.313
120.773
161.725
199.674
41,3
TOTALE SPESA CORRENTE
412.651
548.380
685.843
753.255
82,5
Questo ci dice quanto il federalismo fiscale sia fallito, in quanto non ha contenuto mamoltiplicato le spese e quanto sia cresciuta la spesa previdenziale rispetto alle altre spese dello Stato nel periodo.
E’ un anticipo per altri dati, che esaminano più in dettaglio le componenti della spesa corrente, senza le spese in conto capitale quindi:
Come vediamo le prestazioni sociali, quindi pensioni e invalidità sono aumentate, almeno del 3% fino al 2009 quando hanno cominciato a fare effetto le prime riforme sule pensioni, siamo con il 19% del PIL ben al di sopra della media europea, alla Germania che è al 14% circa, laSpagna al 10%, l’Inghilterra al 12%.
Sono diminuite le spese per interessi al 5,5% rispetto al 9,7% del 1997 ma questo 5,5% è pur sempre tra le spese più alte in Europa, superato solo dalla Grecia, mentre la Germania paga solo l’1,8% di servizio del debito. Un vero e proprio spread di miliardi di euro.
Il risultato è che dobbiamo spendere meno su alte voci, ma non in modo proporzionale, per esempio la spesa primaria non pensionistica è del 29% sul PIL, solo 1% in meno di quella tedesca. Il risultato è una spesa complessivamente tra le più alte.
Qui di seguito vediamo come, facendo 100 la spesa primaria, quindi senza interessi, si divide in componenti:

Le prestazioni sociali, che in Italia consistono principalmente in pensioni, è prevalente ed è salitadal 37% al 45% del totale.
La spesa in sanità è salita del 2% dal 14% al 16%, e quella in istruzione calata dal 12% al 9%, essendo la prima vittima, assieme ad altre voci come la protezione ambientale, del calo di altre voci, pensioni e sanità che ora sono al 61% contro il 51% del 1990.
Qui vediamo un altro modo di esemplificare le componenti:
Il problema di tale distribuzione della spesa pubblica è l’inefficienza, in quanto sottrae risorseche sarebbero utili o alla produttività, in termini di diminuzione delle tasse o di spese per laricerca o alla assistenza ai veri ultimi, alle situazioni di degrado e di povertà assoluta, per versarne nelle taschi di chi percepisce non basse pensioni retributive oppure per pagare lamancanza di fiducia degli investitori stranieri nella solidità del nostro sistema Paese e quindi gli alti interessi che chiedono sui titoli. Questo anche senza pensare al markup da versare perappalti gonfiati e pilotati nelle forniiture, nelle spese intermedie, specie nella sanità.

Riceviamo e pubblichiamo.

Stupidario a Cinque Stelle: dodici mesi di svarioni

Da quando i grillini sono entrati in Parlamento è stato un fiorire di dichiarazioni fuoriluogo, gaffe monumentali e teorie quanto meno bizzarre. Abbiamo raccolto le più famose

Un anno fa entrava in Parlamento una legione sbrindellata e variopinta di grillini. “La calata degli unni” profetizzavano alcuni quotidiani ricordando la celebre discesa dei “barbari” di Umberto Bossi negli anni Novanta.
Ma era pressocché impossibile prevedere il carotaggio umano dei pentastellati (dentro e fuori il Parlamento). Apriremo le istituzioni come una scatoletta di tonno!, sbraitavano loro brandendo apriscatole. Per ora, dodici mesi dopo il loro ingresso nei palazzi del potere, resta un'antologia di naivitè, a esser buoni. Un gigantesco stupidario, mettendoci un po' di malizia. Un'antologia di tutti i tic e le bizzarie che attecchiscono in Rete e, sempre più, tra gli italiani. Dal complottismo alla dietrologia ai limiti della fantascienza. Dall'ecologismo primitivista all'opposizione a qualsiasi tipo di intervento sul territorio. Per non parlare di balletti in Aula, escursioni sui tetti istituzionali, baci, turpiloqui pirtoecnici e teorie pericolanti. Un carnevale permanente. Ecco una piccola selezione di effervescenti dichiarazioni grilline durante il primo anno di "gita" in Parlamento. Precisazione necessaria: sono tutte reali, anche quelle che sembrano partorite dalla creatività di un umorista. In fondo il loro leader è un comico, no?
Deliri gastrointestinali 1
"Se io prendo un virus, il mio corpo lo rifiuta e mi viene un attacco di diarrea o di vomito". 
L'ideologo Paolo Becchi (con eleganza) sui dissidenti
Strafalcioni tragici 1
“Il Restitution Day è l'evento politico più rivoluzionario dagli omicidi di Falcone e Borsellino”
Carlo Sibilia, deputato, magnifica – a modo suo – l'attivismo grillino
Pauperismo stellato
“Con solo 5mila euro al mese lordi io e la mia famiglia non ci campiamo”
Alessio Tacconi, deputato
Smarrimenti
"E' stata una giornata intensa... mi sono perso, è la prima volta che venivo qui... non trovavo il palazzo".
Vito Crimi, senatore, giustifica il suo ritardo in Giunta
Pallottole (e la terapia?)
"Preiti? Avesse sparato a un’auto blu, o a un altro simbolo del potere, avrei capito il senso, il significato. Sparare a un carabiniere è deprecabile, sparare a un politico è una cosa diversa...".
Andrea Cecconi, deputato, sulla sparatoria fuori da Palazzo Chigi
Ignoranza costituzionale
"Che un presidente della Repubblica debba avere una certa età anagrafica non c'è scritto da nessuna parte... Ah, c'è scritto in Costituzione?!".
Roberta Lombardi, deputata ed ex portavoce del Movimento alla Camera
Ignoranza internazionale
"Medvedev? Credo faccia parte della Commissione Europea, ma il ruolo preciso non saprei dirlo". 
Federico Pizzarotti, sindaco di Parma
Ignoranza storica
"Per favore, non giustifichiamo tutto, altrimenti mi verrebbe da pensare che qualcuno un giorno potrebbe anche dire che le stragi naziste, i morti in Siberia, i regimi violenti come quello di Pino Chet (sic, ndr)"
Sara Paglini, senatrice, fa sfoggio delle sue conoscenze storiche
Strafalcioni tragici 2
"Nessuno - segnala - ricorda il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage”
Emanuela Corda, deputata, sulla strage di Nassirya, 19 morti italiani
Sirene (spiegate)
"Pensiamo di essere gli unici nell’universo, ma non siamo nemmeno unici sulla Terra, forse abbiamo paura di questo?"
Tatiana Basilio, deputata, su Facebook sostiene l'esistenza delle sirene
Tecnoparanoia
“Non so se lo sapete, ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all'interno del corpo umano, per registrare, per mettere i soldi, e quindi è un controllo di tutta la popolazione”.
Paolo Bernini, deputato esperto di complottismo

Deliri gastrointestinali 2
"Mi sono dilettato a preparare un racconto sulle mie fistole anali, è stata durissima"
Paolo Becchi a proposito delle sue fatiche letteraria
Ironia (gastrointestinale)
“Presidente, mentre facevo la mia correzione è passato qui accanto un deputato di sciolta civica”
Emanuele Scagliusi, deputato, al Presidente della Camera
Stipendi a Cinque Stalle
“Io lavoro 14 ore al giorno, tutta la settimana, e rinuncio allo stipendio aggiuntivo - dice - Sto facendo dei colloqui per dei collaboratori che mi aiutino nel rapporti con la stampa. Così 600 euro a uno, 600 euro a un altro....”
Riccardo Fraccaro, deputato, cerca collaboratori (sottopagati) su Facebook
Lapsus monumentali
“Dobbiamo ricordare Salvatore Borsellino”
Nicola Morra, senatore, durante la comemmorazione della strage di via D'Amelio

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...