sabato 7 dicembre 2013

Due greggi con due pastori capo branchi. Povera Italia.

Pd contro Fi-M5s: "Aggressione squadrista contro Napolitano"

Pur di rimanere in piedi, il Cavaliere è pronto a sostenere l'attacco di Beppe Grillo contro il capo dello Stato. Cuperlo: "Allibito: la politica dovrebbe fare autocritica"
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ROMA - L'assedio al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, lanciato da Beppe Grillo, che ha più volte chiesto a gran voce l'impeachment per l'inquilino del Quirinale, e sostenuto da Forza Italia, che pare volersi alleare con M5s, preoccupa non poco il Pd. Dopo che ieri il leader di Fi, Silvio Berlusconi,ha inviato una lettera ai suoi parlamentari, denuciando le trame tra "logiche politiche della sinistra e strumenti giudiziari", che metterebbero a rischio la libertà, rintracciando tra i responsabili i più alti organi di garanzia, e le parole di Renato Brunetta, deputato di Forza
Italia, che ha dichiarato che "quando il Movimento 5 Stelle presenterà l'atto d'accusa in Parlamento contro Giorgio Napolitano avremo il dovere di esaminarla", oggi  Danilo Leva, responsabile Giustizia del Partito democratico, difende con forza il presidente della Repubblica: "L'attacco a tenaglia lanciato dai partiti populisti FI e M5S contro le alte cariche dello Stato deve essere respinto con forza. Napolitano e le istituzioni devono essere poste al riparo da questa aggressione squadrista".

A caccia di vendetta
. Per Leva, Berlusconi "responsabile della pessima legge elettorale che sta paralizzano il Paese e del disastro dell'economia provocato nei tanti anni in cui è stato al governo dove ha fatto solo guai, cerca vendetta nei confronti delle istituzioni, ree solo di aver fatto applicare la legge". Il Cavaliere, secondo il Pd, cerca solo il caos istituzionale con la speranza di rientrare in gioco.

Lo 'scudiero' di Berlusconi. Parole dure, da Leva, anche per il leader M5s: "Grillo, le cui gesta oramai ricalcano i passi del fascismo, è sempre più utile scudiero di Berlusconi. Il pericoloso editto anti giornalisti ricorda tanto quello del cavaliere e viene fatto nel tentativo di rilanciare M5S. Esiste una pericolosa saldatura tra due forze che contengono una carica distruttiva enorme, due movimenti simili che anziché dare risposte ai problemi del Paese, cercano solo di fomentare rabbia e paura". Per questo, secondo il responsabile Giustizia, la politica, per venir fuori da questa impasse, ha come unica possibilità quella di "dare vita subito a una legge elettorale che salvi il bipolarismo, tenendo conto del pronunciamento della Consulta, avviando congiuntamente le riforme costituzionali necessarie".

Le responsabilità della politica. Allibito per le accuse rivolte alla Consulta e per gli attacchi frontali a Napolitano anche Gianni Cuperlo, candidato, insieme a Matteo Renzi e a Pippo Civati, alla segreteria del Pd: "Ma scherziamo? Chi lo fa è irresponsabile. Di fronte alle colpe della politica il capo dello Stato ha aiutato il Paese a rimanere in piedi. È In ballo la tenuta democratica del Paese. È La politica, tutta, anche noi, che dovrebbe fare autocritica e invece con arroganza - ha denunciato Cuperlo- gioca ancora con i tatticismi...la politica ha preso uno schiaffo e dovrebbe con umiltà e responsabilità con urgenza, sulla base delle indicazioni che sono venute da Giorgio Napolitano, trovare una strada, a partire dalle forze che ora sostengono il governo, ma guardando a tutto il Parlamento, per individuare una nuova legge elettorale che eviti il ritorno al proporzionale. Su questo sono d'accordo con Prodi".

Mattinale: "Napolitano acquiescente impeachment Leone-Cossiga"
. Non si è fatta attendere la replica di Fi al Pd: "Impeachment. Il Partito democratico lancia anatemi. Chi è stato partito di governo guai se accenna a impeachment". Ma "il Pci-Pds-Ds-Pd ha maneggiato con grande cura in passato l'impeachment contro Leone e contro Cossiga. Napolitano acquiescente", si legge, fra l'altro, su "il Mattinale", la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia alla Camera.

Il sottosegretario alla Difesa: "No attacchi inconsulti".
 In difesa del capo dello Stato ha parlato il sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti, a margine del suo intervento oggi a Livorno per il giuramento degli allievi dell'Accademia navale. Al Presidente della Repubblica, ha detto, ''dovremmo tutti dare gratitudine e non attacchi inconsulti come spesso vedo...anche oggi vediamo sui giornali forze politiche che parlano impropriamente e incredibilmente di impeachment, per un capo dello Stato che è rimasto a farlo sulla base del fatto che le forze politiche glielo hanno chiesto come un favore, perché lui avrebbe voluto concludere il suo mandato, che sta tenendo la barra a dritta di questo Paese, cercando di
portarlo fuori da una situazione di crisi".
 

Fidati Pif. I grillino sono ignorante come capre.


Orellana si è dissociato. E Nanni e Marfi cosa dicono? Rodotà Rodotà Rodotà

Blog Beppe Grillo contro i giornalisti, l'invito ai militanti: "Segnalate gli articoli"

L'Huffington Post  |  Pubblicato:   |  Aggiornato: 06/12/2013 19:14 CET
Beppe Grillo torna a prendersela con i giornalisti, invitando i militanti del M5S a indicare gli articoli di stampa in cui il movimento viene criticato. Una sorta di "caccia all'uomo" quotidiana, con tanto di immagine a mo' di foto segnaletica. La prima "segnalata" dallo stesso comico sul suo blog è la giornalista dell'Unità, Maria Novella Oppo.
Dario Fo "schiaffeggia" Grillo. Parole durissime che hanno fatto indignare, tra gli altri, anche il premio Nobel Dario Fo. "Di certo non è il mio linguaggio e credo non l'abbia scritto neanche Grillo", ha dichiarato Fo. "Dev'essere qualcuno che lavora nella comunicazione. Non mi piace. Non accetto un linguaggio di questo genere. Non bisogna scendere alla brutalità dei giornalisti. Io non sono d'accordo sul fare la polemica su questi livelli", ha rimarcato in un'intervista a Europa Fo, finora uno dei sostenitori più indefessi del Movimento 5 stelle.
"Ho letto delle risposte di Grillo più sottili e ironiche", ha osservato Fo. "E poi - ha aggiunto - considerate le vendite che ha l'Unità vuol dire dare peso e valore a qualcuno che non ne merita".
Il post di Grillo
Maria Novella Oppo si vanta di lavorare all’Unità dalla fine del '73. Da allora non ha mai avuto un altro lavoro ed è mantenuta dai contribuenti da 40 anni grazie ai finanziamenti pubblici all'editoria che il MoVimento 5 Stelle vuole abolire subito. La Oppo appena può diffama pubblicamente il M5S. Per esempio sulla protesta di ieri alla Camera: "Ogni giorno una pagliacciata dei grillini [...] fanno casino [...] dimostrano di non saper fare e di non aver fatto niente per il popolo italiano [...] inscenano gazzarre [...] sono succubi di Berlusconi". Qualche giorno fa: "Casaleggio va elucubrando ai danni dell’Italia". E ancora: "Grillo vuole tutto, soprattutto il casino totale [...] un brulichio di piccoli fan [sono] divenuti per miracolo parlamentari e tenuti al guinzaglio perché non si prendano troppe libertà".
Il M5S abolirà il finanziamento pubblico all'editoria e la Oppo dovrà cercarsi un lavoro. Non è mai troppo tardi, o forse sì.
PS: segnalate gli articoli dei "giornalisti" stile Oppo per la nuova rubrica del blog: "Giornalista del giorno".
Letta: "Solidarietà alla giornalista dell'Unità". Alla giornalista Maria Novella è arrivata la solidarietà del primo ministro Enrico Letta. "Solidarietà per Maria Novella Oppo, schedata e lapidata verbalmente da Grillo. La democrazia è rispetto della libertà dei giornalisti di criticarti", ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio in risposta all'attacco del leader M5S alla giornalista dell'Unità.
Orellana (senatore M5S) si dissocia da Grillo. A dissociarsi dalle parole dell'ex comico c'è anche il senatore 5 Stelle Luis Alberto Orellana. "Mi dissocio dall'attacco di Beppe Grillo ai giornalisti perché bisogna tollerare la critica anche se preconcetta. È pericoloso personalizzare su una giornalista con nome e cognome. Si scherza con la vita delle persone, è pericoloso". "Va bene invece - ha aggiunto Orellana, già voce critica nel Movimento - accusare l'Unità di avere un pregiudizio contro di noi, anche in maniera forte".
Deputati M5S danno ragione a Grillo: "È una diffamatrice di professione."A chi ci accusa di fascismo per aver pubblicato la foto di una diffamatrice di professione, rispondiamo con la più semplice delle constatazioni: da oltre un anno Gianroberto Casaleggio, Beppe Grillo e tutto il movimento vengono accusati, tra le altre cose, di essere massoni, razzisti, di agire contro i terremotati, di avere proprietà coperte all'estero, di tiranneggiare i gruppi parlamentari, di aver costruito una setta e di aver assunto parenti alle dipendenze di deputati e senatori", afferma in una nota il gruppo comunicazione M5S alla Camera dei deputati.
"Ogni giorno - prosegue il comunicato - le foto di Grillo e Casaleggio vengono associate a queste accuse. Tutto, ovviamente, senza portare una sola prova, anzi in spregio a ogni elementare regola del giornalismo".
Laura Boldrini: "Preoccupanti e pericolose le liste di proscrizione della stampa". La presidente della Camera Laura Boldrini ha voluto esprimere pubblicamente "solidarietà a Maria Novella Oppo, la giornalista de L'Unità, che oggi si ritrova ad essere bersaglio degli attacchi di Beppe Grillo e degli aderenti al suo movimento".
"Trovo preoccupante e pericoloso - ha sottolineato Boldrini in una dichiarazione - stilare liste di proscrizione dei giornalisti sgraditi e sottoporli alla gogna digitale, versione 2.0 dei pestaggi di un tempo. È grave che Grillo non voglia riconoscere ad altri il diritto di critica che il suo movimento pratica con ogni modalità nelle aule parlamentari".
V3day, Beppe Grillo in piazza a Genova
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Fermarli come? Con i fucili? Con i cannoni? Con i cori Rodotà Rodotà Rodotà?Poveri diavoli grillini talebani.

Beppe Grillo sul blog: "Via i 150 abusivi dal Parlamento, vanno fermati all'ingresso"

L'Huffington Post  |  Pubblicato:   |  Aggiornato: 07/12/2013 17:04 CET
"In parlamento siedono 150 abusivi eletti grazie al premio di maggioranza del porcellum. Gi abusivi sono di Pd, Sel, Centro Democratico e Svp. La loro elezione non è mai stata convalidata e, in seguito alla pronuncia della consulta che dichiara incostituzionale il premio di maggioranza, non può più esserlo". Beppe Grillo, dal suo blog, attacca 150 eletti: "Questi signori non devono più entrare in parlamento: non hanno alcuna legittimità popolare nè istituzionale. Devono essere fermati all'ingresso di Montecitorio. Senza di loro il governo di Capitan Findus Letta e di Napolitano non esiste più. Bisogna andare al voto al più presto".
L'elenco completo
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    dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...