Ricordate che Salvini è di estrema destra.
Ricordate che Salvini ha speso parole affettuose nei confronti del dittatore della Corea del Nord
Ricordate che Salvini ha avuto parole di elogio nei confronti di Putin, leader politico che vuole asservire l'informazione russa e imbavagliare i giudici russi
Ricordate che la Lega Nord ha tra le sue file numerosi indagati e condannati per vari reati
Ricordate che la Lega Nord è stata al centro di diverse indagini della magistratura dalle quali è emerso che Cota comprava le mutande verdi con i soldi del finanziamento pubblico e Belsito comprava diamanti o investiva soldi in Bot africani o pagava al Trota le spese per la laurea in Albania
Ricordate che Salvini ha sempre appoggiato Bossi quando hanno parlato di fare la secessione in Italia
Ricordate che Salvini ogni due minuti offende qualcuno....Rom, terroni, immigrati ecc. ecc. a tal punto che se potesse essere processato avrebbe almeno 300 condanne per diffamazione e razzismo
Ricordate che Salvini insieme ai suoi compagni ha messo nelle ASM e in tutti i consigli di amministrazione di partecipate e nelle Asl tutti gli amici degli amici ovviamente tutti con la tessera in
tasca della Lega Nord
Quando entri nelle urne ricorda che Salvini, Centinaio, Mognaschi non hanno mai avuto un lavoro ma hanno sempre campato con la politica, come ha fatto Bossi per tutta la vita.
Prima di entrare nel seggio ricorda tutto e non votare questi politici che hanno dimostrato per venti anni di governo dell'Italia di essere capaci solo di mandare il paese in fallimento
Ricorda che Renzi sta lavorando per mettere a posto tutto quello che loro, insieme a Berlusconi, hanno distrutto.
Ricordati che l'Italia viene prima. Prima di questi politici incapaci di fare politica.
Viva l'Italia libera da chi vorrebbe i poteri dello stato, a partire dalla magistratura, asserviti al potere politico della Lega Nord. Partito di estrema destra che appoggia l'ultimo comunista del KGB vivente: Tale Putin.
Francesco Rubiconto
Liberi cittadini contro il regime partitocratico, i privilegi della casta sindacale della triplice, la dittatura grillina e leghista, la casta dei giornalisti
sabato 16 maggio 2015
Un altro che assomiglia a Salvini. Offende senza ragione tutto e tutti. Perché secondo lui io sarei corrotto? Perché in Italia la corruzione la fanno i presidi? Incredibile.
Scuola, Di Battista: «Con Super preside corruzione negli istituti»
15/05/2015 - di Redazione
«Questa storia del fare per forza e fare schifezze è sempre la stessa. E’ stato così per Italicum e lo sblocca Italia. C’è bisogno di riforme? No, c’è bisogno di ascoltare gli insegnanti». Così Alessandro Di Battista (M5S) a margine della manifestazione contro il ddl sulla scuola. «Serve distribuire responsabilità di gestione della scuola pubblica e non accentrare il potere nelle mani di persone perché aumenterebbe la corruzione. L’unico luogo che ad oggi era avulso da questo male che caratterizza l’Italia era la scuola, così arriverà anche nella scuola», ha aggiunto.
guarda il video:
(Gaia Romani/alaNEWS)
Non c'è sicurezza??? Uno che quando parla offende tutto e tutti e che grazie all'immunità parlamentare non paga distoglie dal loro lavoro 8500 poliziotti e fa la vittima dicendo che non è protetto. Vada a vedere in Germania come sono trattati quelli come lui.
L’Umbria contro il Carroccio. Dura contestazione a Salvini che attacca il Governo: “Sono stufo, non c’è sicurezza”. Il Viminale risponde: “Per lui più di 8 mila uomini”
dalla Redazione
Politica
Contestazioni anche nel cuore d’Italia per Matteo Salvini. Anche in Umbria il leader del Carroccio è stato accolto con slogan offensivi, insulti e sputi. “Intollerabile, dove sono Renzi e Alfano? Dove sta la democrazia? Chi agita questo clima con 4 figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari tirando petardi tra le mamme con carrozzine? Mi viene il dubbio che a qualcuno impedire alla Lega i comizi faccia comodo”, ha attaccato Salvini. Non ci stanno dal Viminale. E, infatti, la replica è arrivata per direttissima: “Dal 28 febbraio del 2015 a oggi, in relazione alle iniziative politiche dell’onorevole Matteo Salvini, che si sono svolte in 62 province, sono state impiegate 8.465 unità delle forze dell’Ordine”.
8500 poliziotti impiegati per difendere uno che passa il tempo a offendere tutti e che fino a ieri parlava di secessione. Una vera vergogna. Nei paesi civili uno così non viene autorizzato a parlare perché il suo linguaggio è denigratorio. Oggi ha chiamato deficienti quelli che manifestavano contro di lui. E' consentito in questo paese o a me chiamare deficiente qualcuno? Ha anche detto .... si vadano a trovare un lavoro...... Lui che non ha mai lavorato nella sua vita e che un lavoro non lo ha mai avuto. Uno che come Bossi non è riuscito a prendere una laurea e rimanendo così una delle persone più ignoranti del paese.
Matteo Salvini a Massa, scontri tra polizia e manifestanti. Il leader leghista contro Angelino Alfano (VIDEO, FOTO)
Redazione, L'Huffington Post
Pubblicato: Aggiornato:
Prima il lancio di uova e arance, poi lo scontro con la polizia che ha causato due ferititra i manifestanti anti-Salvini. Anche questa comizio a Massa del segretario della Lega Nord si è svolto in mezzo alle tensioni. I manifestanti di sinistra che si sono presentati nella piazza dove ha parlato Salvini, prima sono stati tenuti a debita distanza da un cordone delle forze dell'ordine su cui hanno lanciato uova e arance, poi hanno cercato di sfondare dando vita alla carica della polizia. A manifestare contro il leader del Carroccio erano circa 300 persone. Nella fase iniziale alla protesta avevano preso parte varie realtà: militanti di sinistra, centri sociali di Massa e Carrara, Carc, anarchici di Carrara e associazioni politico culturali antifasciste. Tra i presenti tanti studenti e anche qualche consigliere comunale. I due manifestanti feriti sono stati sottoposti a fermo.
Ormai non passa giorno che Salvini non incontri durante il suo tour elettorale un gruppo di protesta. Tanto che in mattinata si era sfogato a Radio Padania prendendosela con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Se il ministro dell'Interno facesse il suo lavoro - ha detto il segretario leghista -, non ci sarebbe bisogno di mandare 8000 poliziotti per difendere Salvini. Invece a qualcuno il braccio armato dei centri sociali fa comodo, ma non saremo certo noi a fermarci, figuriamoci". Salvini ha aggiunto: "Se uno per andare a fare i comizi ha bisogno dell'esercito è perché ci sono violenti, vigliacchi, disadattati che hanno bisogno della violenza per difendere le loro idee che valgono poco".
In un paese come la Germania a un politico xenofobo e razzista di estrema destra non verrebbe permesso di andare in giro per l'Italia facendo spendere milioni di euro per difenderlo.
Da Massa a Viareggio, il fronte anti-Salvini: scontri, lancio di sassi e bottiglie, due feriti
Tensioni nel tour elettorale del leader leghista in toscana. Nel pomeriggio la sua auto accerchiata e presa a pugni. Alfano: "Difenderò il suo diritto di parlare"
di LAURA MONTANARI
Da Massa a Viareggio, scontri e tensioni alla nuova uscita di Matteo Salvini in campagna elettorale. Pomeriggio difficile. Dopo la contestazione in Umbria e le polemiche con il ministro Alfano proprio sull'organizzazione della sicurezza, oggi a Massa, in Toscana, altra pesante contestazione al leader leghista. In trecento di sono presentati nelle strada, Carc, anarchici, giovani dell'area antagonista, con cartelli, con materassini e canotti usati come scudi e caschi. I contestatori anti-Lega volevano impedire il comizio di Salvini, le forze dell'ordine si sono sistemate in modo che leghisti e manifestanti non venissero a contatto. Alle 15,20 la tensione però è salita all'improvviso: qualcuno dal corteo ha lanciato oggetti contro la polizia. Poi i contestatori hanno sfondato il cordone formato dalle forze dell'ordine con l'obiettivo di arrivare al palco dove il leader della Lega stava per cominciare a parlare. Così la polizia ha reagito sfoderando i manganelli e con una carica. Urla in strada fra via Roma e piazza Garibaldi, in pieno centro storico di Massa. "Fascisti", "Picchiatori" gridavano all'indirizzo delle forze dell'ordine.
I feriti. Un manifestante è rimasto ferito al capo, un altro è stato medicato al pronto soccorso, sono padre e figlio. Per il figlio è scattato il provvedimento di fermo per resistenza a pubblico ufficiale, voleva intervenire per difendere il padre. Qualche contuso anche tra le forze dell'ordine. Una decina i contusi. Il comizio di Salvini è andato avanti per una decina di minuti. Il leader del Carroccio è in tour per le elezioni regionali toscane e dopo la tappa di Massa è andato a Viareggio dove si sono ripetute le tensioni con momenti di paura.
Viareggio l'auto di Salvini accerchiata. L'auto su cui si sposta Salvini a Viareggio è stata accerchiata da contestatori e colpita con pugni dopo che il politico leghista aveva interrotto la visita al mercato centrale perchè alcuni lo contestavano in mezzo alla gente. L'auto, andando in direzione della Passeggiata dove era previsto un comizio pubblico, è stata inseguita a piedi e con altri mezzi dagli stessi contestatori. Ad un certo punto l'autista ha anche fermato la vettura e il leader leghista ha affrontato gli inseguitori, poi è risalito e ha ripreso la marcia. Al mercato Salvini era andato al gazebo della Lega, ma poi ha rinunciato a incontrare i suoi sostenitori per l'avvicinarsi dei contestatori: "Non mi fanno paura tre deficienti - ha detto - ma ho visto un bambino spaventato che piangeva per colpa di questi dementi. Non posso parlare in mezzo ai bambini e mettere a rischio l'incolumità della gente, ci vediamo dopo". Poi su Facebook ha scritto: "Il tetto della nostra macchina danneggiato da un "bravo ragazzo" dei centri sociali". Sul Lungomare di VIareggio il comizio è durato appena 10 minuti a causa delle contestazioni e lanci di uova. Il leader della Lega ha interrotto il suo intervento dicendo che "questa non è politica, questa è delinquenza, questa non è democrazia. Dopo una giornata così, anche a Viareggio non ci sono dubbi su come votare il 31 maggio. E' giusto che ognuno esprima le sue opinioni ma così non mi è stato consentito di parlare". E sui social posta la foto di un sasso: "Lanciato dagli "anti-leghisti" sul palco di Viareggio poco fa, ha colpito di striscio una ragazza. Poteva fare molto male. È democrazia questa?".
Alfano e Renzi. Soltanto ieri Salvini dall'Umbria aveva pesantemente criticato la gestione dell'ordine pubblico: "Dove sono Renzi e Alfano? Dove sta la democrazia? Stamani pure uno sputo in faccia ho preso! Chi agita questo clima con 4 figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari tirando petardi tra le mamme con carrozzine? Mi viene il dubbio che a qualcuno impedire alla Lega i comizi faccia comodo". Non si è fatta attendere la replica del ministro degli Interni Angelino Alfano che questa mattina ha spiegato: "Difenderò il suo diritto di parlare". Poi Alfano ai microfoni di Sky ha anche detto: "Abbiamo messo sempre in campo tutte le forze possibili" ricordando che come siano stati impiegati quasi 8.500 uomini in tre mesi nelle uscite pubbliche di Matteo Salvini "per difendere ogni suo intervento pubblico", "tant'è che, grazie al cielo per chi ci crede, non gli è mai successo nulla".
Oggi anche il premier Matteo Renzi interviene sulla vicenda ritwittando Emanuele Fiano, il deputato Pd che ha scritto: sulle contestazioni al leader della Lega, "la nostra opposizione alle idee della Lega è totale, ma anche quella alla violenza".
Chiudere i centri sociali. Salvini prima di salire sul palco di Massa aveva proseguito nella polemica sulla sicurezza: "Tutelare la libertà di parola è il minimo" ha detto ma bisogna "chiudere i centri sociali da cui partono i lanciatori di fumogeni, bombe carta, arance, i violenti insomma". E poi su facebook ha commentato: "Nonostante i fumogeni e le minacce dei centri a-sociali, tanta gente di MASSA è scesa in piazza con la Lega. P.s. Per i ritrovi dei violenti, ruspa!"
Ieri Alfano ha ricordato ancora una volta l'episodio della statuetta del Duomo lanciata anni fa in faccia a Silvio Berlusconi: "Allora il ministro dell'Interno era Maroni, era colpa sua? No". Quanto alla richiesta di Salvini, ovvero chiudere i centri sociali per evitare le contestazioni, Alfano si limita a sottolineare: "si è sempre verificato che quando nelle piazze c'è qualche leader ci sono anche i contestatori".
Le reazioni. A Massa, Riccardo Ricciardi consigliere del M5s ha spiegato: "Ho visto violenza inutile, c'era un cordone di polizia ma io non ho visto alcun tentativo di sfondamento; stavamo manifestando pacificamente, alcuni avevano i canotti di gomma, altro che bastoni e spranghe. Non mi sento di dare giustificazioni alla pessima gestione dell'ordine pubblico di questo pomeriggio; non era necessario esasperare gli animi". Tra i presenti alla manifestazione anche Elena Mosti, consigliera di Sel: "Ho partecipato a una manifestazione pacifica, da cittadina e da consigliera, perché non condivido il razzismo, il populismo e il terrore che genera Salvini; mi sono trovata in mezzo alla carica, io armata solo di scarpe da ginnastica e borsetta e ho chiesto a tutti di fermarsi".
Massa Carrara, Salvini contestato: scontri con la polizia
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I feriti. Un manifestante è rimasto ferito al capo, un altro è stato medicato al pronto soccorso, sono padre e figlio. Per il figlio è scattato il provvedimento di fermo per resistenza a pubblico ufficiale, voleva intervenire per difendere il padre. Qualche contuso anche tra le forze dell'ordine. Una decina i contusi. Il comizio di Salvini è andato avanti per una decina di minuti. Il leader del Carroccio è in tour per le elezioni regionali toscane e dopo la tappa di Massa è andato a Viareggio dove si sono ripetute le tensioni con momenti di paura.
Viareggio l'auto di Salvini accerchiata. L'auto su cui si sposta Salvini a Viareggio è stata accerchiata da contestatori e colpita con pugni dopo che il politico leghista aveva interrotto la visita al mercato centrale perchè alcuni lo contestavano in mezzo alla gente. L'auto, andando in direzione della Passeggiata dove era previsto un comizio pubblico, è stata inseguita a piedi e con altri mezzi dagli stessi contestatori. Ad un certo punto l'autista ha anche fermato la vettura e il leader leghista ha affrontato gli inseguitori, poi è risalito e ha ripreso la marcia. Al mercato Salvini era andato al gazebo della Lega, ma poi ha rinunciato a incontrare i suoi sostenitori per l'avvicinarsi dei contestatori: "Non mi fanno paura tre deficienti - ha detto - ma ho visto un bambino spaventato che piangeva per colpa di questi dementi. Non posso parlare in mezzo ai bambini e mettere a rischio l'incolumità della gente, ci vediamo dopo". Poi su Facebook ha scritto: "Il tetto della nostra macchina danneggiato da un "bravo ragazzo" dei centri sociali". Sul Lungomare di VIareggio il comizio è durato appena 10 minuti a causa delle contestazioni e lanci di uova. Il leader della Lega ha interrotto il suo intervento dicendo che "questa non è politica, questa è delinquenza, questa non è democrazia. Dopo una giornata così, anche a Viareggio non ci sono dubbi su come votare il 31 maggio. E' giusto che ognuno esprima le sue opinioni ma così non mi è stato consentito di parlare". E sui social posta la foto di un sasso: "Lanciato dagli "anti-leghisti" sul palco di Viareggio poco fa, ha colpito di striscio una ragazza. Poteva fare molto male. È democrazia questa?".
Alfano e Renzi. Soltanto ieri Salvini dall'Umbria aveva pesantemente criticato la gestione dell'ordine pubblico: "Dove sono Renzi e Alfano? Dove sta la democrazia? Stamani pure uno sputo in faccia ho preso! Chi agita questo clima con 4 figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari tirando petardi tra le mamme con carrozzine? Mi viene il dubbio che a qualcuno impedire alla Lega i comizi faccia comodo". Non si è fatta attendere la replica del ministro degli Interni Angelino Alfano che questa mattina ha spiegato: "Difenderò il suo diritto di parlare". Poi Alfano ai microfoni di Sky ha anche detto: "Abbiamo messo sempre in campo tutte le forze possibili" ricordando che come siano stati impiegati quasi 8.500 uomini in tre mesi nelle uscite pubbliche di Matteo Salvini "per difendere ogni suo intervento pubblico", "tant'è che, grazie al cielo per chi ci crede, non gli è mai successo nulla".
Oggi anche il premier Matteo Renzi interviene sulla vicenda ritwittando Emanuele Fiano, il deputato Pd che ha scritto: sulle contestazioni al leader della Lega, "la nostra opposizione alle idee della Lega è totale, ma anche quella alla violenza".
Chiudere i centri sociali. Salvini prima di salire sul palco di Massa aveva proseguito nella polemica sulla sicurezza: "Tutelare la libertà di parola è il minimo" ha detto ma bisogna "chiudere i centri sociali da cui partono i lanciatori di fumogeni, bombe carta, arance, i violenti insomma". E poi su facebook ha commentato: "Nonostante i fumogeni e le minacce dei centri a-sociali, tanta gente di MASSA è scesa in piazza con la Lega. P.s. Per i ritrovi dei violenti, ruspa!"
Ieri Alfano ha ricordato ancora una volta l'episodio della statuetta del Duomo lanciata anni fa in faccia a Silvio Berlusconi: "Allora il ministro dell'Interno era Maroni, era colpa sua? No". Quanto alla richiesta di Salvini, ovvero chiudere i centri sociali per evitare le contestazioni, Alfano si limita a sottolineare: "si è sempre verificato che quando nelle piazze c'è qualche leader ci sono anche i contestatori".
Le reazioni. A Massa, Riccardo Ricciardi consigliere del M5s ha spiegato: "Ho visto violenza inutile, c'era un cordone di polizia ma io non ho visto alcun tentativo di sfondamento; stavamo manifestando pacificamente, alcuni avevano i canotti di gomma, altro che bastoni e spranghe. Non mi sento di dare giustificazioni alla pessima gestione dell'ordine pubblico di questo pomeriggio; non era necessario esasperare gli animi". Tra i presenti alla manifestazione anche Elena Mosti, consigliera di Sel: "Ho partecipato a una manifestazione pacifica, da cittadina e da consigliera, perché non condivido il razzismo, il populismo e il terrore che genera Salvini; mi sono trovata in mezzo alla carica, io armata solo di scarpe da ginnastica e borsetta e ho chiesto a tutti di fermarsi".
Andiamo avanti a tutta tanto i sindacati sono contenti di avere come interlocutori Salvini e la Lega Nord.
Scuola, Cobas indicono due giorni di blocco scrutini e attività. Garante: "è illegale". Renzi: "Ascoltiamo i prof"
Redazione, L'Huffington Post
Pubblicato: Aggiornato:
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Blocco degli scrutini e di tutte le attività della scuola per due giorni consecutivi successivi alla fine delle lezioni: lo hanno indetto i Cobas auspicando che l'azione di lotta riceva l'adesione anche degli altri sindacati del settore. I Cobas hanno anche programmato per il 7 giugno una manifestazione nazionale contro la 'Buona Scuola' del governo. Le due giornate di blocco delle attività variano da regione a regione a seconda del termine delle lezioni. Questa la risposta annunciata dal Cobas "alle minacce di precettazione" dell'Autorità di garanzia degli scioperi. Piero Bernocchi, portavoce nazionale, auspica che "lo stesso facciano tutti gli altri sindacati", invitati comunque a scendere in piazza - assieme al "popolo della scuola pubblica" - domenica 7 giugno.
Matteo Renzi affronta il dibattito sulla scuola su Twitter e prova a spegnere il fuoco della protesta. Ricorda che il Governo ha tenuto una lunga consultazione pubblica e chiarisce che "ascoltare significa ascoltare, non assecondare per forza". Esclude poi timori legati al consenso, perché dice che "le elezioni politiche saranno nel 2018. Quelle europee nel 2019. La scuola c'è sempre".
L'iniziativa dei Cobas per ora non raccoglie un seguito fra le altre forze sindacali. La Cisl per ora esclude il blocco degli scrutini. "Abbiamo un confronto in atto. Aspettiamo l'esito e poi si vedrà" dice Il segretario generale della Cisl, Francesco Scrima. "Ci siamo incontrati con il Governo. Abbiamo un confronto in corso e un appuntamento con il ministro Giannini. Ci aspettiamo - ha dichiarato il sindacalista - un atto di responsabilità da parte del Governo rispetto alle rivendicazioni del mondo della scuola. Dopo questo confronto unitariamente, con gli altri sindacati, decideremo cosa fare, se e come proseguire la mobilitazione. Tutto dipende dalle risposte che arriveranno dall'Esecutivo".
Il blocco degli scrutini è "illegittimo e dannoso", ha puntualizzato già nei giorni scorsi il presidente dell'Autorità Roberto Alesse, aggiungendo: "Spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un'opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)".
Questa é l'informazione che danno i leghisti Salvini Centinaio e Mognaschi: siamo invasi. Purtroppo per loro c'échi studia e ci dice che stanno dicendo cose non vere. D'altronde per persone che vivono di politica é normale parlare alla pancia della gente. Ma noi ci opponiamo con tutte le nostre forze contro questa nuova destra costruita sul modello della Russia di Putin e della Corea del Nord. Paesi molto apprezzati da Salvini.
Perchè l’invasione dei migranti è una favola elettorale
Il 2014 è stato un anno record per quanto riguarda gli sbarchi di immigrati in Italia. Ha ragione Matteo Salvini a parlare di invasione di migranti dalla costa Sud del Mediterraneo o l’Italia non è diversa da altri paesi UE?
Ma una persona che offende tutti. Una persona che insulta senza freni tutti. Una persona che offende le istituzioni repubblicane. Una persona che offende il presidente del Consiglio ogni giorno. Una persona che incita gli italiani a scagliarsi contro chi scappa dalla guerra. Una persona che offende i morti in mare tutti i giorni. Questa persona merita di avere a sua difesa8450 poliziotti mentre i magistrati di Palermo viaggiano senza scorta mentree combattono contro la mafia?ma mabdiamolo fuori dall'Italia uno così.
Da Massa a Viareggio, il fronte anti-Salvini: scontri, lancio di bottiglie, due feriti
Tensioni nel tour elettorale del leader leghista in toscana. Nel pomeriggio la sua auto accerchiata e presa a pugni. Alfano: "Difenderò il suo diritto di parlare"
di LAURA MOntanari
Da Massa a Viareggio, scontri e tensioni alla nuova uscita di Matteo Salvini in campagna elettorale. Pomeriggio difficile. Dopo la contestazione in Umbria e le polemiche con il ministro Alfano proprio sull'organizzazione della sicurezza, oggi a Massa, in Toscana, altra pesante contestazione al leader leghista. In trecento di sono presentati nelle strada, Carc, anarchici, giovani dell'area antagonista, con cartelli, con materassini e canotti usati come scudi e caschi. I contestatori anti-Lega volevano impedire il comizio di Salvini, le forze dell'ordine si sono sistemate in modo che leghisti e manifestanti non venissero a contatto. Alle 15,20 la tensione però è salita all'improvviso: qualcuno dal corteo ha lanciato oggetti contro la polizia. Poi i contestatori hanno sfondato il cordone formato dalle forze dell'ordine con l'obiettivo di arrivare al palco dove il leader della Lega stava per cominciare a parlare. Così la polizia ha reagito sfoderando i manganelli e con una carica. Urla in strada fra via Roma e piazza Garibaldi, in pieno centro storico di Massa. "Fascisti", "Picchiatori" gridavano all'indirizzo delle forze dell'ordine.
I feriti. Un manifestante è rimasto ferito al capo, un altro è stato medicato al pronto soccorso, sono padre e figlio. Per il figlio è scattato il provvedimento di fermo per resistenza a pubblico ufficiale, voleva intervenire per difendere il padre. Qualche contuso anche tra le forze dell'ordine. Una decina i contusi. Il comizio di Salvini è andato avanti per una decina di minuti. Il leader del Carroccio è in tour per le elezioni regionali toscane e dopo la tappa di Massa è andato a Viareggio dove si sono ripetute le tensioni con momenti di paura.
Viareggio l'auto di Salvini accerchiata. L'auto su cui si sposta Salvini a Viareggio è stata accerchiata da contestatori e colpita con pugni dopo che il politico leghista aveva interrotto la visita al mercato centrale perchè alcuni lo contestavano in mezzo alla gente. L'auto, andando in direzione della Passeggiata dove era previsto un comizio pubblico, è stata inseguita a piedi e con altri mezzi dagli stessi contestatori. Ad un certo punto l'autista ha anche fermato la vettura e il leader leghista ha affrontato gli inseguitori, poi è risalito e ha ripreso la marcia. Al mercato Salvini era andato al gazebo della Lega, ma poi ha rinunciato a incontrare i suoi sostenitori per l'avvicinarsi dei contestatori: "Non mi fanno paura tre deficienti - ha detto - ma ho visto un bambino spaventato che piangeva per colpa di questi dementi. Non posso parlare in mezzo ai bambini e mettere a rischio l'incolumità della gente, ci vediamo dopo".
Alfano e Renzi. Soltanto ieri Salvini dall'Umbria aveva pesantemente criticato la gestione dell'ordine pubblico: "Dove sono Renzi e Alfano? Dove sta la democrazia? Stamani pure uno sputo in faccia ho preso! Chi agita questo clima con 4 figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari tirando petardi tra le mamme con carrozzine? Mi viene il dubbio che a qualcuno impedire alla Lega i comizi faccia comodo". Non si è fatta attendere la replica del ministro degli Interni Angelino Alfano che questa mattina ha spiegato: "Difenderò il suo diritto di parlare". Poi Alfano ai microfoni di Sky ha anche detto: "Abbiamo messo sempre in campo tutte le forze possibili" ricordando che come siano stati impiegati quasi 8.500 uomini in tre mesi nelle uscite pubbliche di Matteo Salvini "per difendere ogni suo intervento pubblico", "tant'è che, grazie al cielo per chi ci crede, non gli è mai successo nulla".
Oggi anche il premier Matteo Renzi interviene sulla vicenda ritwittando Emanuele Fiano, il deputato Pd che ha scritto: sulle contestazioni al leader della Lega, "la nostra opposizione alle idee della Lega è totale, ma anche quella alla violenza".
Chiudere i centri sociali. Salvini prima di salire sul palco di Massa aveva proseguito nella polemica sulla sicurezza: "Tutelare la libertà di parola è il minimo" ha detto ma bisogna "chiudere i centri sociali da cui partono i lanciatori di fumogeni, bombe carta, arance, i violenti insomma". E poi su facebook ha commentato: "Nonostante i fumogeni e le minacce dei centri a-sociali, tanta gente di MASSA è scesa in piazza con la Lega. P.s. Per i ritrovi dei violenti, ruspa!"
Ieri Alfano ha ricordato ancora una volta l'episodio della statuetta del Duomo lanciata anni fa in faccia a Silvio Berlusconi: "Allora il ministro dell'Interno era Maroni, era colpa sua? No". Quanto alla richiesta di Salvini, ovvero chiudere i centri sociali per evitare le contestazioni, Alfano si limita a sottolineare: "si è sempre verificato che quando nelle piazze c'è qualche leader ci sono anche i contestatori".
Le reazioni. A Massa, Riccardo Ricciardi consigliere del M5s ha spiegato: "Ho visto violenza inutile, c'era un cordone di polizia ma io non ho visto alcun tentativo di sfondamento; stavamo manifestando pacificamente, alcuni avevano i canotti di gomma, altro che bastoni e spranghe. Non mi sento di dare giustificazioni alla pessima gestione dell'ordine pubblico di questo pomeriggio; non era necessario esasperare gli animi". Tra i presenti alla manifestazione anche Elena Mosti, consigliera di Sel: "Ho partecipato a una manifestazione pacifica, da cittadina e da consigliera, perché non condivido il razzismo, il populismo e il terrore che genera Salvini; mi sono trovata in mezzo alla carica, io armata solo di scarpe da ginnastica e borsetta e ho chiesto a tutti di fermarsi".
Massa Carrara, Salvini contestato: scontri con la polizia
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I feriti. Un manifestante è rimasto ferito al capo, un altro è stato medicato al pronto soccorso, sono padre e figlio. Per il figlio è scattato il provvedimento di fermo per resistenza a pubblico ufficiale, voleva intervenire per difendere il padre. Qualche contuso anche tra le forze dell'ordine. Una decina i contusi. Il comizio di Salvini è andato avanti per una decina di minuti. Il leader del Carroccio è in tour per le elezioni regionali toscane e dopo la tappa di Massa è andato a Viareggio dove si sono ripetute le tensioni con momenti di paura.
Viareggio l'auto di Salvini accerchiata. L'auto su cui si sposta Salvini a Viareggio è stata accerchiata da contestatori e colpita con pugni dopo che il politico leghista aveva interrotto la visita al mercato centrale perchè alcuni lo contestavano in mezzo alla gente. L'auto, andando in direzione della Passeggiata dove era previsto un comizio pubblico, è stata inseguita a piedi e con altri mezzi dagli stessi contestatori. Ad un certo punto l'autista ha anche fermato la vettura e il leader leghista ha affrontato gli inseguitori, poi è risalito e ha ripreso la marcia. Al mercato Salvini era andato al gazebo della Lega, ma poi ha rinunciato a incontrare i suoi sostenitori per l'avvicinarsi dei contestatori: "Non mi fanno paura tre deficienti - ha detto - ma ho visto un bambino spaventato che piangeva per colpa di questi dementi. Non posso parlare in mezzo ai bambini e mettere a rischio l'incolumità della gente, ci vediamo dopo".
Alfano e Renzi. Soltanto ieri Salvini dall'Umbria aveva pesantemente criticato la gestione dell'ordine pubblico: "Dove sono Renzi e Alfano? Dove sta la democrazia? Stamani pure uno sputo in faccia ho preso! Chi agita questo clima con 4 figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari tirando petardi tra le mamme con carrozzine? Mi viene il dubbio che a qualcuno impedire alla Lega i comizi faccia comodo". Non si è fatta attendere la replica del ministro degli Interni Angelino Alfano che questa mattina ha spiegato: "Difenderò il suo diritto di parlare". Poi Alfano ai microfoni di Sky ha anche detto: "Abbiamo messo sempre in campo tutte le forze possibili" ricordando che come siano stati impiegati quasi 8.500 uomini in tre mesi nelle uscite pubbliche di Matteo Salvini "per difendere ogni suo intervento pubblico", "tant'è che, grazie al cielo per chi ci crede, non gli è mai successo nulla".
Oggi anche il premier Matteo Renzi interviene sulla vicenda ritwittando Emanuele Fiano, il deputato Pd che ha scritto: sulle contestazioni al leader della Lega, "la nostra opposizione alle idee della Lega è totale, ma anche quella alla violenza".
Chiudere i centri sociali. Salvini prima di salire sul palco di Massa aveva proseguito nella polemica sulla sicurezza: "Tutelare la libertà di parola è il minimo" ha detto ma bisogna "chiudere i centri sociali da cui partono i lanciatori di fumogeni, bombe carta, arance, i violenti insomma". E poi su facebook ha commentato: "Nonostante i fumogeni e le minacce dei centri a-sociali, tanta gente di MASSA è scesa in piazza con la Lega. P.s. Per i ritrovi dei violenti, ruspa!"
Ieri Alfano ha ricordato ancora una volta l'episodio della statuetta del Duomo lanciata anni fa in faccia a Silvio Berlusconi: "Allora il ministro dell'Interno era Maroni, era colpa sua? No". Quanto alla richiesta di Salvini, ovvero chiudere i centri sociali per evitare le contestazioni, Alfano si limita a sottolineare: "si è sempre verificato che quando nelle piazze c'è qualche leader ci sono anche i contestatori".
Le reazioni. A Massa, Riccardo Ricciardi consigliere del M5s ha spiegato: "Ho visto violenza inutile, c'era un cordone di polizia ma io non ho visto alcun tentativo di sfondamento; stavamo manifestando pacificamente, alcuni avevano i canotti di gomma, altro che bastoni e spranghe. Non mi sento di dare giustificazioni alla pessima gestione dell'ordine pubblico di questo pomeriggio; non era necessario esasperare gli animi". Tra i presenti alla manifestazione anche Elena Mosti, consigliera di Sel: "Ho partecipato a una manifestazione pacifica, da cittadina e da consigliera, perché non condivido il razzismo, il populismo e il terrore che genera Salvini; mi sono trovata in mezzo alla carica, io armata solo di scarpe da ginnastica e borsetta e ho chiesto a tutti di fermarsi".
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Che fine hanno fatto i filobus di Virginia Raggi? Erano nuovi, ecologici e avrebbero fatto bene alla salute dei romani. Così la sind...
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- PIL aumenta. Per i gufi è una triste notizia.
- Andiamo avanti.
- Solo nel PD non viene mai cacciato nessuno. Unico ...
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- Borghezio si è pentito. Speriamo.
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SOLDATO BLU
Berlusconi ha già parlato con la Svizzera. Ha già parlato con Obama. Ha già parlato con Putin. Aveva parlato anche con Gheddafi. Ma quanto parla. Proprio come Grillo. Ma cosa ha fatto questo paese per meritarci personaggi così?
NOVAJA GAZETA
mercoledì 8 febbraio 2017
La cosa più straordinario del mio amato paese è che i radical chic, quelli di sinistra di sinistra di sinistra che più sinistra non si può (Minoranza PD, Sinistra Italiana, Sindacalisti nullafacenti, Studenti medi che criticano Renzi ma non dicono niente sulla pensione del segretario della UIL, scrittori di giornali scolastici filo minoranza PD che scrivono contro Renzi ma non dicono mai quanto guadagna l'attuale segretaria della CISL al mese, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, ecc. ecc.) riescono ad essere contro Trump e contemporaneamente contro Renzi che ha messo in atto una politica sociale ed economica completamente opposta rispetto a Trump. In Italia questi grandi intellettuali provinciali fanno esercizio di retorica abituati ad un popolo bue. Se si spostassero leggermente più a nord dell'Europa in direzione ovest i loro articoli farebbero ridere anche i portalettere ( che ormai in alcuni paesi del nord Europa non esistono più). Viva l'Italia degli intellettuali radical chic che ogni tre parole citano un autore di un libro che non hanno mai letto.
Che fare
Basta con questa storia dei docenti deportati. Ho fatto le mie prime supplenze a Urago d'Oglio e Pontoglio nel Bresciano. Esperienza indimenticabile. I bresciani sono innovatori e accoglienti. Una domanda fatta alla Preside. A Pavia nelle scuole private prendevano solo i raccomandati. A Brescia vivevo in una casa di riposo perché non era possibile affittare niente. Costava poco e con sei ore di supplenza occorreva ogni mese "mettere soldi" nel bilancio. Quale albergo potevi affittare con uno stipendio di sei ore alla settimana. Lo stipendio veniva pagato quando arrivava dal Ministero dell'Istruzione qualche lira. Secondo anno di insegnamento a Peschiera sul Garda. Guadagnavo quello che spendevo. Ovviamente mi trovavo lì perché a Pavia i posti in concorso era 20 ed a a Verona 130. Non ho mai avuto raccomandazioni da nessuno quindi statisticamente era meglio allontanarmi da casa sperando di vincere il concorso. Vinco il concorso senza raccomandazioni e vado un anno fuori tornando a casa il sabato pomeriggio (non avevo chiesto neanche il giorno libero). Con mia moglie incinta ovviamente. Da sola. Rientrato in provincia di Pavia con un trasferimento e senza raccomandazione, ogni mattino, andavo da un capo all'altro della Provincia di Pavia. Da Stradella a Cassolnovo. Con la mia 127 che partiva solo a spinta. E infatti lasciavo l'auto sempre nella parte alta di Stradella. Con una figlia piccola e mia moglie che viaggiava come me siamo andati avanti senza lamentarci con nessuno e senza mobilitare il sindacato fatto di nullafacenti che difendono quelli che già hanno tutti i diritti del mondo. Questa è solo una brevissima sintesi delle vicissitudini che hanno vissuto centinaia di migliaia di " terroni autentici" come me.
Ed io devo sentirmi le lagne di chi riceve un posto fisso senza aver sostenuto alcun concorso e dopo aver fatto anni di precariato? Io devo sentire le lamentele di persone che hanno fatto supplenza nelle scuole privata (raccomandate, raccomandate, raccomandate) fino ad accumulare punteggio per la scuola pubblica e adesso piangono perché Renzi ha dato un posto fisso e devono lasciare la famiglia per, magari, due anni? Io la famiglia l'ho lasciata trenta anni fa per trovare lavoro al nord senza chiedere niente a nessuno. A questi docenti ed ai sindacalisti che per fare tessere e mantenere i permessi sindacali dico:"Andate a quel paese". Io non ho bisogno né di tessere sindacali né di farmi eleggere in Parlamento. Ma andate veramente a quel paese con tutto il cuore. Tutto questo mentre ci sono giovani che vanno all'estero e persone in cassa integrazione e famiglie senza lavoro. Una vergogna che solo i sindacati nullafacenti possono accettare. Sindacati che hanno distrutto l'Italia più di tutti i governi di destra che si sono succeduti negli ultimi dieci anni. Insiemi a Ministri che hanno fatto carriera nei partiti grazie al sindacato e che dichiarano di avere la laurea anche se non l'hanno mai presa. Viva l'Italia della mediocrità.
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VIENI AVANTI CRETINO.........Salvini accusa Renzi di stalinismo poiché da quest'anno lo Stato prenderà i soldi anche dai conti correnti ,in caso di ritardo nel pagamento delle multe .
Ma si dimentica una cosa ,il prelievo dai conti correnti di cui parla Salvini,è stato introdotto nel 2005 dalla Lega e Berlusconi . Cose che Salvini e Silvio dimenticano. |
FORTAPASC
I discorso più bello del mondo. Dedicato a quel magistrato chiamato a fare il capo gabinetto di Raggi/Previti.