Berlusconi toglie la fiducia al governo Letta con una nota dai toni durissimi: definisce l'ultimatum di Letta irrecivibile e inaccettabile, la decisione dell'aumento dell'Iva è una grave violazione dei patti, ho invitato i ministri Pdl a presentare subito le dimissioni. Dopo l'annuncio di Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, come capodelegazione Pdl al governo, annuncia e conferma: "i ministri Pdl rassegnano le proprie dimissioni". Subito il sottosegretario Giancfrancò Miccichè annunica: "Rimetto il mio mandato nelle mani di Silvio berlusconi".
In una nota dice:
"Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani.
La decisione assunta ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, di congelare l'attività di governo, determinando in questo modo l'aumento dell'Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso Premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto.
"Per queste ragioni, l'ultimatum lanciato dal Premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile. Pertanto - conclude - ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani".
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Ansa
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