Stabilimenti balneari: cibi nocivi nel 20% delle strutture. 800 controlli sui distributori di carburante, Gdf: 28% di irregolarità (FOTO)
A pochi giorni da Ferragosto, brutto colpo per gli stabilimenti balneari e i distributori di carburantte. Infatti da una parte i Nas e dall'altra la Guardia di finanza hanno fatto controlli a tappeto in tutta Italia. Scoprendo situazioni non idilliache, soprattutto per i consumatori.
Cibi nocivi nelle strutture balneari. Strutture per un valore di circa due milioni di euro, contenenti alimenti potenzialmente nocivi per la salute o mal conservati, sono state poste sotto sequestro dai carabinieri dei Nas in diversi stabilimenti balneari della penisola, durante una serie di controlli a tappeto nell'ambito di una operazione chiamata 'Bagnasciuga'.
Nelle ultime due settimane, i Nas hanno ispezionato oltre 500 stabilimenti balneari, rilevando irregolarità nel 20% delle strutture controllate, accertando 150 violazioni, segnalando 100 persone all'autorità giudiziaria ed elevando sanzioni amministrative per complessivi 100 mila euro. Sequestrate 24 strutture (depositi di alimenti e cucine) per un valore di oltre 2 milioni di euro.
In prima linea i controlli al Sud, con 207 ispezioni, anche in relazione al numero degli stabilimenti balneari; a seguire il Centro con 155 ispezioni ed, infine, il nord, con 140 controlli. Trenta ettolitri di liquidi e seimila confezioni di prodotti alimentari (tra pesci, molluschi, gelati, dolci, carne, formaggi, prodotti da forno, frutta e verdura, bibite e bevande) sono risultati di ignota provenienza, o in cattive condizioni di conservazione. I controlli - hanno riferito i Nas - proseguiranno per tutta l'estate.
A Livorno gli investigatori hanno trovato nel ristorante di uno stabilimento balneare prodotti alimentari congelati privi di etichettatura e documentazione di rintracciabilità nonchè carenze igienico-sanitarie della cucina priva dei sistemi di protezione da insetti. L'azienda sanitaria locale ha disposto il blocco ufficiale di alimenti vari (ravioli al ripieno di carne, lasagne, cozze, branzino, baccalà, brodo di pollo e di verdure, vongole sgusciate, pasta all'uovo, torta gelato, pane).
A Treviso sono stati sequestrati due laboratori abusivi per la preparazione di pizze con i relativi macchinari e un locale adibito arbitrariamente a deposito alimenti all'interno del quale erano stoccati illecitamente 600 litri di bevande alcoliche. A Cosenza è stato chiuso su disposizione della Azienda sanitaria provinciale un laboratorio cucina e il deposito alimenti annessi con gravi carenze igienico sanitarie, aperto e sottoposto alle intemperie e alla contaminazione.
A Potenza i sigilli sono scattati per una friggitoria-rosticceria -paninoteca con le relative attrezzature per la preparazione di alimenti e un deposito con migliaia di bottiglie di bevande alcoliche e non. A Catania è stato denunciato per tentata frode il titolare di un bar perchè offriva e somministrava alimenti congelati dichiarati ai consumatori come freschi; A Salerno è stato sequestrato un locale usato abusivamente come deposito alimenti. I carabinieri del NAS di Lecce e Taranto hanno accertato gravi carenze igienico sanitarie e l'omessa registrazione all'autorità sanitaria di due ristoranti, un bar e un deposito alimenti per i quali l'autorità stessa ha disposto la chiusura.
Irregolarità nei distributori di carburante. Blitz della Guardia di finanza nei distributori di carburante: su 800 impianti visitati in tutta Italia nell'ambito di un piano estivo a tutela dei consumatori, 230 sono risultati irregolari, pari al 28% dei controlli eseguiti. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno denunciato 33 persone, sequestrato 93 colonnine, 449 pistole erogatrici ed oltre 780 mila litri di prodotti petroliferi. Tra le irregolarità riscontrate anche un centinaio di violazioni alla disciplina sui prezzi.
Gli impianti controllati sono stati selezionati dalla Gdf sulla base di una mirata analisi di rischio che ha tenuto conto sia delle informazioni raccolte dai finanzieri sia delle segnalazioni arrivate dai cittadini. L'attività, tutt'ora in corso, rientra in un piano messo a punto dal Comando generale in vista dell'estate per tutelare sia i consumatori sia gli imprenditori onesti.
Nel corso dei controlli è stato verificato in particolare se il carburante effettivamente erogato fosse lo stesso di quello contabilizzato e pagato dagli automobilisti, se fossero state mischiate alla benzina o al gasolio sostanze dannose per le auto, se fosse stata rispettata la disciplina dei prezzi esposti, finalizzata ad offrire ai cittadini una corretta informazione e scegliere dove fare rifornimento.
Le frodi scoperte dalla Gdf, molte della quali in Campania, hanno riguardato tra l'altro schede elettroniche modificate inserite nelle colonnine dove sono indicati i litri di benzina erogati, l'alterazione delle stesse colonnine e delle pistole erogatrici, la contraffazione dei 'piombi', vale a dire i sigilli messi agli impianti per evitare che vengano manomessi. Nella zona di Latina, invece, i finanzieri hanno scoperto una serie di impianti dove veniva attuata una pubblicità ingannevole sui prezzi di vendita del carburante.
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