Il Papa a Kkottongnae
Papa Francesco: "Essere poveri significa trovare un tesoro"
Il Pontefice nella terza giornata del viaggio in Corea del Sud ha celebrato una messa di beatificazione di 124 martiri a Seoul. A Kkottongnae è stato in un centro di recupero per disabili e ha incontrato i religiosi e le religiose coreane
Il voto di povertà
"Nel momento in cui ci sentiamo più fragili possiamo incontrare Cristo", dice Francesco tornando a battersi contro il materialismo: "Nella vita consacrata la povertà è un muro e una madre": un muro perché protegge e una madre perché accompagna l'uomo nella vita.
Ai tantissimi religiosi presenti ribadisce: "Essere poveri significa trovare un tesoro" e spiega: "L'ipocrisia di quegli uomini e donne consacrati che professano il voto di povertà e tuttavia vivono da ricchi, ferisce le anime dei fedeli e danneggia la Chiesa".
L'incoraggiamento: "Siate zelanti nell'amore della Chiesa in Corea". Parla poi della castità, riferendosi in particolar modo alle suore sedute in sala: "La castità esprime la vostra dedizione a Dio".
Beatificazioni a Seoul
Prima di arrivare a Kkottongnae, il Papa ha tenuto un'omelia davanti a una folla di centinaia di migliaia di persone. Francesco ha elogiato il coraggio e la carità dei martiri e il loro rifiuto delle rigide strutture sociali che dovrebbero essere fonte di ispirazione per le persone di oggi. Nella cerimonia sono stati beatificati 124 martiri uccisi due secoli fa.
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