giovedì 14 agosto 2014

A' Padellaro puoi spiegare a Travaglio come mai anche la Germania diminuisce il suo PIL?

Germania, il Pil a -0,2%. La Francia all'Ue: "Allentare la stretta sui conti"

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Sul fronte economico anche la Germania ha i suoi problemi, lo stesso vale per la Francia. L'economia tedesca a sorpresa ha registrato una contrazione nel secondo trimestre, per la prima volta in oltre un anno, sollevando dubbi sulla ripresa europea, soprattutto dopo che gli ultimi dati macro hanno mostrato un ritorno in recessione dell'Italia e la stagnazione dell'economia francese. Nel secondo trimestre, secondo le stime preliminari dell'ufficio di statistica, il Pil tedesco su base destagionalizzata è sceso dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Il dato è peggiore delle attese che indicavano una possibile flessione del -0,1%. La crescita del primo trimestre rispetto all'ultimo del 2013 è stata rivista dal +0,8 al +0,7%. Con questo l'economia tedesca arretra per la prima volta dal 2012.
Intanto la Francia ha tagliato le proprie previsioni di crescita per il 2014 e il 2015 e ha annunciato che quest'anno non riuscirà a centrare l'obiettivo del deficit, dopo che i dati dell'Insee hanno mostrato una stagnazione dell'economia nel secondo trimestre. Preparando il terreno per difficili negoziati a livello europeo, il ministro delle Finanze francese Michel Sapin, in un'intervento sul quotidiano Le Monde, ha dichiarato che l'Ue dovrebbe adattare le proprie regole a una situazione economica più debole del previsto.
Pur senza fare riferimento all'obiettivo chiave del 2015 - cioè un deficit in linea con gli obiettivi di un deficit massimo del 3% - Sapin ha spiegato che la Francia ridurrà il proprio deficit a un "ritmo appropriato". "La verità è che, come diretta conseguenza di una crescita ristagnante e di un'inflazione insufficiente, la Francia non centrerà il proprio target sul deficit nonostante il controllo sulla spesa", ha scritto Sapin.
La Francia non è l'unica a mostrare un'economia più debole del previsto, ha spiegato Sapin: "Le politiche europee devono essere rifocalizzate adattando il ritmo della riduzione del deficit all'attuale situazione economica". Mentre gli economisti già da tempo sottolineavano che le stime del governo erano troppo ottimistiche, l'esecutivo aveva finora sempre confermato le previsioni.
La stima preliminare comunicata dall'Insee ha mostrato come nel secondo trimestre il Pil sia rimasto invariato, a fronte di una previsione di una crescita dello 0,1%. È il secondo trimestre consecutivo che l'economia è piatta. Ieri i dati avevano mostrato un'inflazione in Francia ai minimi da novembre 2009. Sapin ha spiegato che il Pil quest'anno salirà dello 0,5%, rispetto alla previsione di +1% precedente e che difficilmente crescerà molto più dell'1% nel 2015, mentre in precedenza la stima parlava di un +1,7%.
Parigi inoltre non rispetterà l'obiettivo sul deficit 2014, ovvero supererà il 4% del Pil a fronte di un target del 3,8%, ma la spesa pubblica verrà tagliata di 50 miliardi nel periodo 2015-2017. Sapin ha quindi rilanciato la proposta che l'Ue adotti una politica monetaria adeguata a "una situazione eccezionale di crescita debole e bassa inflazione nell'intera zona euro", una posizione simile a quella italiana e in contrasto con la rigidità della Germania. Il ministro francese, infine, sottolinea che la Bce deve utilizzare ogni mezzo per combattere il rischio deflazione e spingere l'euro su livelli più competitivi.

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