sabato 16 agosto 2014

Che fine farà un'idea come questa? Finirà certamente nelle mani di qualche paese estero che sa valorizzare le idee innovative.

La super-batteria italiana al Grafene. Dura il 25% in più rispetto a quelle normali

Il prototipo italiano, dice Pellegrini, "in prospettiva apre la strada allo sviluppo di batterie che si potrebbero ricaricare nell’arco di minuti, non ore".
ROMA - Una batteria al grafene con un’efficienza superiore del 25% rispetto a una tradizionale batteria al litio. È questo il rivoluzionario progetto tutto italiano, frutto del lavoro  di Vittorio Pellegrini e Bruno Scrosati a cui hanno collaborato il Cnr e la Sapienza di Roma.
Un progetto industriale che ha già raccolto l’interesse di produttori dell’automotive e di gruppi elettrici, come la Bluecar del gruppo Bollorè e l’Enel. Progetto che tra poco verrà pubblicato su “Nano Letters”, una delle bibbie mondiali delle nanotecnologie e dell’elettrochimica.

Il grafene ha caratteristiche uniche: è flessibile, impermeabile e, soprattutto per quanto riguarda i ricercatori italiani dell’Istituto di tecnologia, è un conduttore elettrico. Il prototipo italiano, dice Pellegrini, “in prospettiva apre la strada allo sviluppo di batterie che si potrebbero ricaricare nell’arco di minuti, non ore”.

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