Addio all'Erasmus: mancano i fondi
Per tanti studenti europei l'esperienza di studio, e di vita, all'estero offerta dal programma Erasmus ha segnato un momento importante di crescita. Oggi invece la proposta di Bilancio 2015 prevede due miliardi e cento milioni di tagli per una serie di fondi europei
Redazione 12 Agosto 2014
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Le voci si rincorrono da mesi: l'Erasmus potrebbe essere cancellato. Per tanti studenti europei l'esperienza di studio, e di vita, all'estero offerta dal programma Erasmus ha segnato un momento importante di crescita. Oggi invece la proposta di Bilancio 2015 - stilata dal COREPER (il Consiglio dei Rappresentanti Permanenti degli Stati presso l’Unione Europea) e presentata al Parlamento Europeo - prevede due miliardi e cento milioni di tagli per una serie di fondi europei. Oltre un miliardo andrà proprio a colpire la voce “Ricerca e Innovazione”. Detto in parole povere, il progetto Erasmus rischia grosso.
Un articolo di Simone Alliva sull'Espresso spiega nel dettaglio come stanno le cose. L'allarme è stato lanciato in primis dall’europarlamentare Daniele Viotti, membro della Commissione Bilancio: "Per il programma Erasmus di quest’anno c’è il forte rischio che non si riesca a pagare le fatture già emesse dalle università né finanziare i progetti Erasmus futuri". Tutto vero, tutto confermato dal capogruppo del Pse al Parlamento europeo, Gianni Pittella: "È particolarmente negativo che i programmi di ricerca e l'Erasmus siano maggiormente colpiti. I ricercatori e gli studenti risentiranno degli effetti della proposta di bilancio molto concretamente nel corso del 2015. La messa in opera dei programmi dovrà essere sospesa o rallentata".
Molto critico Carlo Bitetto, Presidente Erasmus Student Network Italia: “Non si può pensare alla cancellazione del programma perché consideriamo l’Erasmus anche un piano per combattere la disoccupazione in Europa. Qualora dovessero arrivare brutte notizie saremo pronti a mobilitarci perché una cancellazione del programma andrebbe contro quello che è il futuro dei giovani".
Un rischio simile a quello del 2012, anno in cui con una rettifica al bilancio dell’ultimo minuto si riuscì a salvare il programma Erasmus e a saldare le fatture emesse dai destinatari dei finanziamenti europei.
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