giovedì 14 agosto 2014

E adesso i gufi del Fatto Quotidiano incompetenti ed in malafede cosa dicono? Cosa dice Grillo che aveva dichiarato fallimentare la politica degli 80 euro fatta da Renzi? Gufi. Non pensano all'Italia ma solo a qualche voto in più.

L’Eurozona frena: Germania, giù il Pil

14/08/2014 - di 

L'economia europea ristagna: dati negativi, Germania in frenata, Francia ancora a crescita zero; uniti ai dati negativi dell'Italia e alla non sufficiente crescita di Spagna e Olanda si prefigura una vera e propria allarme deflazione in tutto il continente

L'Eurozona frena: Germania, giù il PilEuropa, l’economia dell’Eurozona ristagna: dati negativi, Germania in frenata, Francia ancora a crescita zero; uniti ai dati negativi dell’Italia e alla non sufficiente crescita di Spagna e Olanda si prefigura una vera e propria allarme deflazione in tutto il continente, con la Banca Centrale Europea che si è già detta pronta ad “azioni efficaci” per contenere il calo dei prezzi.
ECONOMIA IN CADUTA - Scrive il Wall Street Journal che “il Pil dell’Europa a 18 è rimasto piatto nel secondo quarto rispetto al primo, il che si trasforma in una crescita dello 0,2% su base annua, in ribasso rispetto al ritmo dello 0,8% del primo quarto”. Questo significa che l’Eurozona rimane a meno 2,4% rispetto al suo picco precrisi, rimanendo vulnerabile a “shock esterni da parte dell’Ucraina, della Russia e di qualsiasi altro fronte dal quale possa partire una recessione”. Particolarmente problematico il dato tedesco: “La prima economia europea ha visto il Pil scendere dello 0,2 per cento su base trimestrale tra aprile e giugno rispetto al +0,7% dei primi tre mesi del’anno. Il consensus Bloomberg era per una contrazione di solo lo 0,1% t/t. Su base annua il Pil tedesco segna un +0,8% dal +2,5% precedente”, scrivono le agenzie.
FRANCIA ALLA BCE: “ALLENTARE IL RIGORE” - Rispetto ai dati analoghi dell’economia italiana e l’ennesimo periodo a crescita zero della Francia, l’Eurozona non dorme sonni tranquilli: “In un editoriale pubblicato su Le Monde, il ministro delle Finanze francese Michel Sapin ha scritto che l’economia crescerà circa dello 0,5% quest’anno, e non più dell’1% l’anno prossimo. Il ministro ha riconosciuto che il governo non centrerà gli obiettivi di deficit”, scrive ancora il Wall Street Journal: “Alla luce di questo andamento verrà compromesso anche l’obiettivo di riportare il disavanzo sotto il tetto del 3% nel 2015. Sapin ha quindi rivolto un appello all’Ue affinché allenti il rigore sui conti, adattando il ritmo del taglio del deficit alla congiuntura economica”. Secondo gli analisti, a pesare sull’Europa sono le incertezze geopolitiche in Ucraina e Russia; la Banca Centrale Europea è già scesa in campo dicendosi “pronta ad usare strumenti non convenzionali” per contenere la deflazione.

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