sabato 16 agosto 2014

Come sempre raffinato il nostro statista Salvini. Questo é il segretario del sen. Centinaio. Il senatore presenta interpellanze perché si preoccupa di come sono educati i giovani con certi dirigenti scolastici ( quelli che non sono leghisti e/o sono codardi). Non voglio neanche pensare che cosa accadrebbe ai nostri giovani se a dirigerli ci fossero Centinaio e Salvini.

Matteo Salvini: "La fine di Mare Nostrum annunciata da Alfano? Una delle sue tante ca...te"

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MATTEO SALVINI
“Il ministro Alfano annuncia la fine di Mare Nostrum? Una delle sue tante cazzate. Di lui non ci fidiamo, aveva detto che le partenze sarebbero diminuite ma i numeri lo smentiscono. Per questo il 18 ottobre faremo una grande manifestazione a Milano per la difesa dei confini e lo stop all’immigrazione. Aspettiamo centinaia di migliaia di persone. Saremo in piazza mentre Alfano festeggerà il secondo compleanno di Mare Nostrum”. Matteo Salvini parla con Huffpost seduto ad uno dei grandi tavoloni di legno del palazzetto dello sport di Ponte di Legno, la località alpina della Valcamonica dove Bossi per anni ha dato linea ai leghisti per l’autunno. “Mai mola tegn dur”, si legge su un grande manifesto con l’Alberto da Giussano sopra il palco, ricordo dei tempi che furono.
Davvero non salva nulla di una operazione umanitaria come Mare Nostrum che ha salvato molte vite umane?
“Ci sono stati ugualmente mille morti, 100mila sbarchi, e più della metà non sono profughi ma clandestini. Con il miliardo speso avremmo potuto fare molto in Africa, in termini di aiuti. Lo ripeto: con 4 milioni di disoccupati l’Italia non può spendere più un euro per gli immigrati”.
Su Ebola non state esagerando con l’allarmismo?
“Ci dicevano le stesse cose quando parlavamo dei rischi per scabbia e tubercolosi, malattie che oggi sono negli ospedali lombardi, e non solo. Il governo britannico ha convocato una riunione di emergenza su questo tema, e loro sono ben più lontani di noi dall’Africa. Preoccuparsi e prendere le adeguate contromisure mi sembra una scelta di buon senso. I controlli che si effettuano nei centri di accogliena sono ridicoli, sono stato ad Augusta e Pozzallo, si limitano a chiedere “come stai?” a chi arriva e poi avanti un altro…”
Tutta l’Europa è in stagnazione, compresa la Germania. Può essere questa un’occasione per il governo italiano per allentare la stretta dell’austerity?
“Altro che allentare, l’unica soluzione è uscire subito dall’incubo dell’euro. I dati dicono appunto che non è solo colpa dell’Italia, sono questa moneta e questa Europa che non funzionano. Vedo che anche Grillo dalla Costa Smeralda ha avuto questa folgorazione sull’uscita dall’euro. Ben arrivato: l’Europa va distrutta e ricostruita da capo”.
E come?
“Non più a 28, non c’è comunanza di valori, tradizioni, fisco, giustizia. Adesso vorrebbero far entrare persino l’Albania. Bisogna ripartire dal nucleo originario, un’Europa più piccola e compatta”.
Se domani l’euro finisse ci sarebbero problemi enormi per la nostra economia…
“Per me sarebbe una fortuna. Ci sarebbero delle difficoltà iniziali, ma con una moneta che vale di meno le nostre imprese e i nostri lavoratori avrebbero dei vantaggi. Ai conti correnti e alle pensioni non accadrebbe nulla di drammatico. Ne sono convinto”.
Sembrate sempre più sintonia con Grillo e il M5s…
“Quando si passa dalle parole ai fatti non è così. I grillini in Parlamento votano a sinistra, sulle firme per abolire la riforma Fornero non ci hanno dato una mano, e hanno votato per abolire il reato di clandestinità”.
Dunque esclude una possibile convergenza, fuori e dentro il Parlamento?
“Per ora è così. Del doman non v’è certezza…”.
Quali sono le prospettive per il centrodestra?
“Chi l’ha visto? Non esiste. E se non riparte da progetti e valori di centrodestra non ci sarà. Alfano continua a votare con Renzi cose di sinistra, e lo stesso Berlusconi lo sostiene sulle riforme e poi chissà. Noi stiamo continuando a lanciare proposte su molti temi, come l’aliquota unica al 20% per tutti, che era una proposta di Forza Italia, quando erano liberali…”.
Se si votasse nel 2015, dunque andreste da soli?
“Con Alfano e Casini certamente no. Ma la vedo dura anche con questa Forza Italia. Solo con la Meloni ci sono reali punti di contatto”.
Prevede un soccorso azzurro di Berlusconi al governo?
“Mi auguro di no, per quei milioni di elettori di centrodestra che ancora esistono e sono sempre più disorientati. Io parlo a queste persone più che ai leader, a chi non vuole morire renziano e non trova più riferimenti politici. Dal centrosud ci arrivano moltissime richieste di iscrizione alla Lega, da parte di sindaci, consiglieri regionali, parlamentari. La mia scommessa è far nascere nel centrosud un nuovo soggetto politico amico della Lega. Lo lanceremo in autunno”.
Ci spieghi i dettagli.
“ A queste persone, che sono di Catania, del Salento, della Campania, di Roma, noi diciamo che sarebbe assurdo creare nelle loro città delle sezioni della Lega Nord. Presenteremo un nuovo soggetto, che avrà nel simbolo l’Alberto da Giussano e daremo loro una mano concreta”.
C’è già una classe dirigente?
“Certamente, e viene dai vecchi partiti del centrodestra”.
La sua Lega è diventata amica del Sud?
“Lo dico chiaramente: se sul referendum contro la legge Fornero non fossero arrivate 100mila firme dal centrosud noi ce l’avremmo fatta. In passato abbiamo sbagliato toni e linguaggio verso il Meridione. L’autonomia fa bene a tutti, a Nord e a Sud, quel vecchio modo di porci è superato. Della Lega di Bossi, a cui mi sono iscritto a 17 anni, non rinnego nulla, non c’è niente da rottamare. Ma andiamo avanti. Noi siamo compatti, non quelli che dicono “Enrico stai sereno”. Ma di Renzi invidio la cattiveria e la spregiudicatezza che io non ho”.
Non trova nulla di positivo nel suo omonimo e coetaneo che sta a palazzo Chigi?
“Sinceramente non vedo nulla di buono per gli italiani. Ma lui è molto bravo e furbo, un democristiano che si vende bene e fa pessime riforme, come quella del Senato. Con una stampa al servizio che neppure Putin…”.
A proposito. Voi continuate con una politica filo russa per certi aspetti sorprendente…
“Le sanzioni servono solo a penalizzare i nostri allevatori e le imprese che hanno faticato per entrare nel mercato russo. Con Putin bisogna dialogare,non continuare a stuzzicarlo. Se una parte dell’Ucraina si sente russa e vota in un referendum bisogna prenderne atto. Con la Russia sento una condivisione di valori, penso ad esempio alla famiglia e anche alla lotta al terrorismo islamico”.
Non le pare un regime con più di una venatura autoritaria?
“La Ue mi pare decisamente più antidemocratica. E anche gli Usa.
Basta guardare alla libertà di stampa per capire che non è vero.
“La gestione della crisi economica da parte di Bruxelles fa più danni dell’autoritarismo di Putin. E lui è stato votato dai russi in molte occasioni. L’America di Obama è un supermercato, la nuova frontiera è a Oriente”.
La tombola finisce, e così anche la polenta con salsicce nei piatti di plastica. Dopo l’orchestrina, sul palco tocca a Salvini. È la prima volta da segretario federale, prima di lui solo il Senatur. “Si, sono emozionato, da lui ho imparato tutto…”.

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