martedì 12 agosto 2014

A Francesca che va per le strade dell'Europa. Insieme alla meglio gioventù italiana.

Questo paese che non ama i giovani


Ieri ho sentito le parole straordinarie che Papa Francesco ha rivolto ai giovani scout riuniti nella ruote nazionale. Parole di un vecchio per i giovani. Parole di un Papa che ama i giovani. Di solito siamo abituati a vedere vecchi avidi che vogliono fare i giovani. Vogliono sembrare eterni giovani. Vecchi con decine di incarichi e diversi conti in banca, magari anche all’estero. Vecchi che pagano mazzette per entrare in qualche consiglio d’amministrazione, incapaci di vedere oltre la punta del proprio naso. Vecchi convinti di essere intelligenti e competenti, capaci di argomentare, di gestire il potere e di governare una città.
Chi glielo dice a questi vecchi che devono farsi da parte? Chi veramente s’impegna a metterli da parte? Chi riuscirà a metterli a riposo affinché non facciano più danni di quanti ne hanno già messi in atto?
Pensate all’amministrazione comunale di Voghera: il più giovane nella giunta avrà 85 anni.  L’illustre sindaco Barbieri, che vuole farsi passare per giovane, ha cambiato tante volte la sua giunta fino a farla diventare la più vecchia d’Italia.
E le donne? Manco con il cannocchiale si vedono. Solo se sono ubbidienti o se portano pacchetti di voti o se riescono ad ottenere tanti finanziamenti per realizzare le cose più stupide d’Italia.
Si, perché i vecchi continuano a ripetere che l’età anagrafica non conta. Se una persona è competente non bisogna guardare l’età. E intanto rimangono al loro posto.
Noi continuiamo ad affermare che a volte si trovano anche giovani o donne stupide, ma la probabilità di trovare la stupidità tra i giovani e le donne è perfettamente uguale a quella di trovarla tra i vecchi.
E allora basta con la peggiocrazia affermata in questi anni da partiti e sindacati. Basta con i proclami dei politici sulla necessità di premiare il merito. Basta con i fondi incentivanti che premiano i più deficienti mentre i più capaci lavorano senza percepire neanche un euro.
Basta con un paese che manda i suoi giovani all’estero e si tiene i vecchi con decine di incarichi e inclini al compromesso. Basta con un paese che si tiene in parlamento dei giovani incompetenti ed incapaci eletti grazie non alle proprie capacità ma all’aiutino di Grillo e Casaleggio.
Basta parlare! E’ questo il tempo di cambiare. Veramente. Profondamente. Fino in fondo. Costi quel che costi.
E mentre concludiamo mi accorgiamo che si voleva parlare di Voghera ma le parole utilizzate vanno bene anche per Minori. Per Milano e per Roma.



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