Sondaggio Confesercenti-Swg, effetto 80 euro: 3,1 mld di consumi in più nel 2014
Pubblicato il 31 maggio 2014 11:15 | Ultimo aggiornamento: 31 maggio 2014 11:15
di redazione Blitz
ROMA – Effetto 80 euro: il bonus in busta paga per i lavoratori dipendenti a basso reddito potrebbe generare nel solo 2014 un aumento dei consumi pari a 3,1 miliardi. La stima è dell’Ufficio EconomicoConfesercenti sulla base di un sondaggio Swg sulla platea dei beneficiari del provvedimento. Ma si riferisce a poco meno della metà dell’ammontare complessivo del bonus, che è di circa 7 miliardi. Di questi, 1,2 miliardi saranno invece destinati al risparmio, e quasi 1 miliardo sarà speso dalle famiglie per ripianare i debiti.
Questi i numeri del sondaggio:
Il 78% delle persone interessate ha già ricevuto in questi giorni il bonus in busta paga: due su tre (il 66%) ha percepito la cifra esatta di 80 euro.
Oltre la metà (il 54%) di coloro che hanno avuto il bonus ha intenzione di spenderlo, sia per il pagamento di debiti pregressi (il 14%) che per l’acquisto di beni e servizi (40%). Una propensione al consumo importante, che però denota la condizione difficile in cui versano le famiglie italiane. Solo il 18%, infatti, ha deciso di mettere da parte la somma: in parte, probabilmente, per l’incertezza sul futuro, ma anche per iniziare a ripristinare il risparmio eroso in questi anni di crisi. Il 28% degli intervistati, invece, ancora non ha scelto come impiegare il bonus.
Tra i circa 4 milioni di italiani che lo useranno, secondo la stima, per l’acquisto di beni e servizi, il 45% ha deciso di spenderlo interamente, mentre tre su dieci ne impiegheranno comunque più della metà e il 22% la metà circa. In totale, calcola l’Ufficio Economico Confesercenti, entro la fine del 2014 sul mercato dovrebbero arrivare più di 3,1 miliardi di euro di consumi, generando un incremento dello 0,3% della spesa delle famiglie residenti italiane.
Complessivamente, oltre due terzi (68%) dei beneficiari hanno un giudizio positivo del provvedimento: il 13% accoglie con un “finalmente” l’arrivo del bonus e il 55% lo ritiene un’iniziativa utile. Per il 32%, però, non è sufficiente a risolvere i problemi.
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