Rizzetto risponde a Roberta Lombardi: «Le sue parole sono inopportune»
di Stefania Carboni - 29/05/2014 - Il deputato M5S, tirato in ballo dalla collega sul quotidiano Avvenire, precisa a Giornalettismo: «Su quel virgolettato ha risposto l'elettorato domenica»
L’intervista della deputata Roberta Lombardi sul quotidiano L’Avvenire aumenta il livello di scontro all’interno del Movimento 5 Stelle. La grillina ortodossa non ha escluso in futuro eventuali espulsioni dal Movimento citando i nomi dei più “scomodi”. «O Currò, Rizzetto e gli altri dissidenti si adeguano alle posizioni della maggioranza – ha tuonato – oppure, se non sono d’accordo, per dignità dovrebbero andarsene». Ma Walter Rizzetto, citato dalla pasdaran, conta fino a dieci e pensa alla analisi elettorale da fare. «Su quelle parole –precisa il deputato a Giornalettismo – ha risposto l’elettorato domenica».
Roberta Lombardi / Credits: La Presse
La Lombardi ha detto o “Vi adeguate oppure via”…
Mi pare che sia un attacco quantomeno inadatto e inopportuno. Evidentemente servirebbe leggere meglio le dichiarazioni e capire meglio gli articoli di giornale. Io ieri mi sono esposto proprio per fare “quadrato” dentro il Movimento. Non è stato un attacco, anzi, i miei pensieri riportati su Il Fatto Quotidiano e Repubblica, a quanto mi dicono anche dalla comunicazione, sono stati ottimi interventi e di buon senso.
Quindi?
Mi sembra che le parti si siano invertite. In questo momento io servo a «fare quadrato» mentre c’è qualcun altro che non ha capito quello che è successo nell’ultimo anno e continua ad attaccare. Io sono assolutamente tranquillo: con la mia coscienza e con gli attivisti sul territorio.
Secondo lei cosa si è sbagliato in questa campagna?
Non siamo riusciti a raggiungere una parte di elettorato. Probabilmente si sono usati toni troppo aggressivi. Però io vorrei dare un messaggio positivo: non serve fare polemica ma fare «quadrato». Le elezioni non sono andate splendidamente. Servirebbe qualche rettifica.
La Lombardi ha detto a L’Avvenire: «Sui palchi o in tv ci vanno Di Battista, Morra, Di Maio o la sottoscritta semplicemente perché siamo più bravi».
Su questo virgolettato ha risposto l’elettorato domenica. Io ricordo che lo scorso anno siamo arrivati oltre il 25 per cento senza arrivare in televisione.
Come è andato il Movimento nel Friuli?
Per le amministrative siamo contenti. Partivamo quasi da zero e siamo riusciti a mettere nei consigli comunali delle ottime persone, che lavorano sul territorio in modo asettico rispetto alle dinamiche tra Milano Torino e Genova. Abbiamo ottenuto di più rispetto a qualche altra persona. Sia io che Aris siamo andati ogni fine settimana sul territorio, seguendo incontri e banchetti per stare vicini alle persone che poi sono entrate in consiglio. Il vero attivismo si fa sul territorio: partendo dal paesino da 2 mila abitanti.
Nessun commento:
Posta un commento