lunedì 26 maggio 2014

Grillo e Casaleggio andatevene.

 
Europee 2014 - ItaliaTUTTI I DATI
Fonte: Ministero dell'Interno
Aggiornamento: 13:34 del 26/05/14, sezioni 62032 su 62032
Partito Democratico
40,81%
Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it
21,15%
Forza Italia
16,81%
Lega Nord-Die Freiheitlichen-Basta €Uro
6,15%
Nuovo Centro Destra - Udc
4,38%
L'altra Europa Con Tsipras
4,03%
Fratelli D'italia - Alleanza Nazionale
3,66%
Verdi Europei-Green Italia
0,91%
Scelta Europea
0,72%
Italia Dei Valori
0,66%
Svp
0,50%
Io Cambio - Maie
0,18%
Mappa Europee 2014VAI ALLA MAPPA
Riepilogo per regione
Riepilogo per provincia
Sharing badge
ELEZIONI 2014

Renzi: “Italia più forte della paura”
Grillo: “Abbiamo perso, ma siamo lì
È un Paese che non vuole cambiare”
Berlusconi: noi decisivi per le riforme

Il Pd sopra il 40% doppia il Movimento 5 Stelle. Crollo di Forza Italia al 16,8.
Il premier: avanti tutta. Il leader M5S: abbiamo perso, ma non scoraggiatevi
ROMA
«Nel derby fra rabbia e speranza ha vinto la speranza. Questo è il momento dell’Italia, che deve guidare il semestre e il percorso di cambiamento dell’Europa partendo dall’assunto che dobbiamo prima di tutto cambiare noi stessi». A dodici ore dalla chiusura delle urne, Matteo Renzi si presenta in conferenza stampa a commentare il suo personalissimo trionfo. 

I RISULTATI  
Il Pd stravince, supera il 40% e doppia Grillo. Una forbice grande, grandissima, non immaginabile prima delle urne, specie dopo le aspettative di vittoria create dal leader del M5S. Forza Italia non raggiunge la soglia del 20%. La Lega si rialza (6,15%), mentre il Nuovo centro destra di Angelino Alfano e la lista Tsipras superano di un soffio lo sbarramento del 4%. 

GRILLO DOPPIATO  
Il premier per festeggiare vuole aspettare il risultato delle elezioni amministrative. Per ora il leader del Pd “si accontenta” di raccogliere il messaggio uscito dalle urne delle europee: «Non ci sono più alibi. Gli italiani ci hanno detto che le riforme non possono più essere rinviate» e che il percorso di approvazione va accelerato. Il 40,8% è un risultato clamoroso, che solo per un soffio non doppia il risultato del Movimento 5 stelle.  

“VOTO DI SPERANZA”  
«Confermo, non era un referendum sul governo, non lo considero un voto su di me», spiega Renzi davanti ai cronisti italiani e a quelli (tantissimi) delle testate straniere . «È un voto di speranza straordinaria di un Paese che ha tutte le condizioni per cambiare e per invitare l’Europa a cambiare. L’Italia è più forte delle paure che l’attraversano, è decisamente migliore di come ce lo raccontiamo». Dai seggi elettorali, aggiunge, è uscito «un voto di speranza straordinaria di un Paese che ha tutte le condizioni per cambiare e per invitare l’Europa a cambiare. C’è un’Italia profonda che non si rassegna e che non ha paura», spiega.  

LE SFIDE DEL GOVERNO  
Poi Renzi guarda al futuro e suggerisce: dopo questa campagna elettorale infuocata «l’Italia deve abbassare i toni e alzare le ambizioni. Il messaggio di stanotte ci dice che il cambiamento che abbiamo promesso deve arrivare in tempi ancora più veloci di quelli che abbiamo immaginato». Alle riforme, in primis quella elettorale, devono collaborare tutti. Sia Forza Italia («che le avrebbe dovute valorizzare di più nella sua campagna elettorale») che il Movimento 5 stelle. «Le regole si scrivono insieme - dice il premier -. Non si cacciano esponenti importanti» dal tavolo e «se gli uomini di buona volontà di 5 stelle portassero il loro contributo sarebbero ascoltati». Poi respinge l’idea di un voto anticipato, invita i grillini a smetterla di usare il Parlamento «per i loro show» e sprona i mercati a «investire in Italia». «Non abbiamo un minuto da perdere, abbiamo un Paese da cambiare e un’Europa da mettere in moto. La sfida è adesso, il bello deve ancora cominciare. Saremo all’altezza dei sogni più belli», conclude, in attesa del risultato delle amministrative.  

GRILLO: “NON SCORAGGIATEVI, FAREMO OPPOSIZIONE”  
Intanto in casa 5 Stelle è il giorno più amaro: da una parte lo choc per l’inaspettato crollo alle Europee, dall’altra i malumori di deputati e senatori. Parlano di risultato «duro», «incredibile», «inspiegabile».I parlamentari non commentano, non vogliono farlo. La consegna del silenzio che si sono imposti nella notte regge anche il giorno dopo. Un piano B, rispetto alla vittoria, non è stato preparato. Anche la permanenza di Grillo alla guida del Movimento viene messa in dubbio: il leader 5S aveva lasciato intendere che, in caso di sconfitta, avrebbe lasciato. C’è chi lo auspica e chi lo teme. La linea arriva dal blog. Grillo prima ringrazia i cinque milioni e 800mila elettori del Movimento dedicandogli la poesia «If - Lettera a un figlio » di Rudyard Kipling; poi cita il Fabrizio De André, genovese come lui, postando il testo della «Canzone di maggio» («Verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte»). Infine, appare in video. L’ex comico ammette la sconfitta, incoraggia i suoi ma, soprattutto, attribuisce agli elettori la colpa del crollo. «Non è una sconfitta, siamo andati oltre la sconfitta. Vinciamo poi, sì rivinciamopoi», assicura facendo proprio un hashtag coniato dagli avversari in rete subito dopo il risultato. «Abbiamo il tempo dalla nostra. Forse è ancora presto - aggiunge - questa Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ a nipoti e figli, ma preferiscono stare così». Quanto al risultato, «sono numeri che non si aspettava nessuno, però noi siamo lì». Poi ironizza prendendosi un Maalox e invitando anche Casaleggio a fare altrettanto.  

ECCO IL VIDEO CON CUI GRILLO HA COMMENTATO I RISULTATI  


FORZA ITALIA AL MINIMO STORICO  
C’ poi Forza Italia, inchiodata al suo minimo storico. Silvio Berlusconi pranza con i figli ed i vertici delle aziende. Si concede una battuta parlando dell’exploit di Matteo Renzi: avete visto come sono stato bravo, negli ultimi 4 giorni gli ho fatto una grande campagna elettorale... Parole che non celano, da un lato, la sorpresa per «la vetta» raggiunta dal presidente del Consiglio e dall’altro la rabbia per la performance di Forza Italia. Un umore nero però che non gli ha impedito di alzare la cornetta e chiamare il presidente del Consiglio per fargli i complimenti e per ribadire - spiegano da Forza Italia - che sulle riforme gli azzurri sono pronti ad andare avanti. L’ammissione della sconfitta arriva poi nero su bianco in una lunga nota in cui il Cavaliere riconosce la debacle elettorale ed indica nella sua condizione di «uomo non libero» uno dei motivi che hanno portato il crollo elettorale. L’ex capo del governo però fa capire di non aver nessuna intenzione di mettersi in un angolo: «ripartirò anche questa volta» è il messaggio che invia soprattutto a quanti all’interno del suo partito hanno subito iniziato a parlare di successione. L’obiettivo ora è risalire la china rimettendo insieme la coalizione di centrodestra: «la mia stella polare resta l’unità dei moderati», ribadisce il Cavaliere pronto ad avviare una fase di riavvicinamento (non facile) con gli ex compagni di partito, Ncd in testa. Poi avverte Renzi: «Noi necessari per le riforme». Di carne al fuoco ce n’è parecchia e l’ex premier ne parlerà mercoledì a palazzo Grazioli con i componenti del comitato di presidenza. Gli occhi sono ora puntati su Raffaele Fitto, già ribattezzato “mister preferenze”, che nel passato non ha mancato di alzare la voce di fronte alle scelte di Berlusconi e del cosiddetto cerchio magico.  

NCD, SOSPIRO DI SOLLIEVO E AVVISO A RENZI  
Angelino Alfano e i vertici di Ncd provano a dissimulare la delusione e a cantare vittoria: «Abbiamo superato lo sbarramento alla faccia di chi non voleva. Forza Italia crolla, noi abbiamo sostenuto il governo e salvato l’Italia dal baratro in cui loro la volevano. E ora gli italiani ci premiano con un patrimonio enorme: 1.200.000 voti che useremo per riorganizzare un centrodestra unito e vincente sulla sinistra». «Un successo, alle condizioni date», garantisce. Questo è il racconto che il leader del Nuovocentrodestra - insieme a Lupi, Lorenzin, Cicchitto, Quagliariello, Schifani, Saltamartini, De Girolamo, Bonaiuti - fa nell’affollatissima conferenza stampa di analisi del voto, fingendo che l’unica ambizione fosse quella di superare la soglia di sbarramento del 4% per arrivare a Bruxelles. Ma a grattare appena la superficie risulta evidente che non è così, che il sogno riposto nel cassetto dopo la nottata insonne era quello di profittare del declino di Berlusconi e drenare i voti moderati. Che invece «Forza Italia, con un capolavoro, è riuscita spingere verso il maggior partito della sinistra». Avvolto in una nebulosa resta al momento il processo che dovrà riportare ad un centrodestra unito e vincente. «Quando potremo parlare concretamente di rifondazione del campo moderato con Forza Italia? Quando avranno capito che il mondo è cambiato. Ma dalle dichiarazioni di queste ore non mi pare così. Perciò ci facciano un fischio quando è il momento...», dice oggi Alfano. E di fronte all’ipertrofico risultato del Pd, il leader Ncd prova ad alzare un argine: «A Renzi dico chiaro che il suo non è un monocolore Pd».  

TSIPRAS, LIETO FINE AL FOTOFINISH: IN UE CON TRE SEGGI  
Anche l’Altra Europa con Tsipras ha raggiunto la soglia di sbarramento del 4% - di un pelo: 4,03% - e ha eletto tre deputati all’Europarlamento. Sono stati col fiato sospeso tutta la notte, ma alla fine hanno potuto stappare le bottiglie e brindare. Pericolo scampato, si entra in Europa ma per un soffio. E subito in Italia si parla di «resurrezione» della sinistra: dal leader di Rifondazione, Paolo Ferrero, alla senatrice di Sel, Loredana De Petris, a Barbara Spinelli, passando anche per chi rientra in altri schieramenti politici, come Gianni Cuperlo del Pd che parla di «riapertura del cantiere» della sinistra e di dialogo con la lista Tsipras. Chi festeggia più degli altri sono i candidati eletti per l’Altra Europa con Tsipras. Manca ancora l’ufficialità, ma i nomi già ci sono. La Lista Tsipras ha conquistato tre seggi: uno al nord-ovest, uno al centro e uno al sud. In queste tre circoscrizioni i candidati più votati sono stati Moni Ovadia e Barbara Spinelli, ma entrambi avevano annunciato, già all’inizio della campagna elettorale, che non avrebbero accettato la nomina ad eurodeputati. Con la loro rinuncia si passerà ai secondi candidati più votati in queste circoscrizioni, ovvero Curzio Maltese, Marco Furfaro ed Eleonora Forenza.  

LE REAZIONI SUI GIORNALI STRANIERI  
Di «vittoria schiacciante» sul movimento 5 Stelle di Beppe Grillo parla il “Financial Times” in un editoriale che descrive peraltro l’Europa nel suo complesso come una «nuova Torre di Babele» dopo il voto. Sulla stessa linea il “Wall Street Journal” che nell’edizione online sottolinea la «solida vittoria» del Partito Democratico in Italia. «Matteo Renzi vince la sua scommessa», è il titolo di “Le Figaro”, unico quotidiano del mattino in Francia che riporta le notizie dall’Italia oltre alla valanga di informazioni sul clamoroso esito delle europee in Francia favorevole al Front National di Marine Le Pen. «Il risultato delle urne (in Italia) - si legge nell’articolo - rappresenta una grande vittoria per il leader democratico, ormai libero di proseguire le sue riforme politiche ed elettorali». Quella ottenuta da Matteo Renzi è «una vittoria pro-Europa», fa eco il sito della Bbc, riferendosi al premier italiano come a uno dei leader europei «più giovani e meno esperti» che « non era stato eletto né aveva avuto un mandato». «Uno dei pochi risultati positivi - nota Bbc - fra i partiti» europeisti. 


Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...