martedì 27 maggio 2014

Lega Nord oramai di estrema destra.

Europee 2014, la Lega tenta Forza Italia

Referendum su immigrazione e Fornero, uscita dal Ppe. Salvini detta le sue condizioni. E Toti apre.

POST VOTO
Le condizioni sono due: appoggiare i referendum sull'immigrazione e contro la riforma Fornero e uscire dal Ppe. A quel punto la Lega di Matteo Salvini potrebbe riallacciare il dialogo con Silvio Berlusconi.
Alleanza che già esiste in Lombardia e Veneto, dopo la Caporetto piemontese a opera del Pd e Sergio Chiamparino.
LA ROTTAMAZIONE DI SALVINI. Ilsegretario del Carroccio, forte di una buona dose di consensi alle ultime Europee, non ha dubbi: la lezione imparata da questo voto è che «se il centrodestra fa il centrodestra, com'è successo in Europa, vince; se fa la stampella della sinistra, perde. E perde anche se non ha il coraggio di avviare un ricambio interno». Tuttavia il segretario della Lega, per ora, resta a guardare: «Berlusconi ha fatto tanto e potrà ancora fare tanto. Le questioni interne a Forza Italia non riguardano me e non posso che augurare loro di poter guardare al futuro con la nostra stessa serenità. Ps: comunque ci sono ottantenni che sono molto più svegli di ventenni che dormono».
E Forza Italia ha risposto forte e chiaro, soprattutto dopo la sberla elettorale. E con una guerra in corso tra fazioni per spartirsi l'eredità del Cav.
IL SÌ DI TOTI. «Ho incontrato Matteo Salvini e ci siamo accordati per firmare, insieme col presidente Berlusconi, alcuni dei referendum della Lega che condividiamo e per cui si possono ancora raccogliere firme ancora per alcuni giorni», ha dichiarato Giovanni Toti intervistato daStudio Aperto, dimenticando forse che la riforma Fornero passò anche con i voti di Forza Italia. «Credo che andremo già questa settimana a firmare. Ricominciamo dal Nord dove c'è il mondo dell'impresa, degli artigiani, dei commercianti che hanno patito questa crisi e che il governo Renzi non ha dato francamente alcuna risposta. Di lì ricominciamo a riconquistare i nostri elettori».

Toti apre: «Torniamo tra la gente»



Tra la gente, appunto. E non solo quella padana. Visto che la Lega nord ha a sorpresa varcato la linea gotica riuscendo a fare eleggere Mario Borghezio nella circoscrizione Centro con l'appoggio di CasaPound.
E l'effetto Carroccio (ma soprattutto l'effetto Renzi) potrebbe non essersi esaurito. Più di un azzurro torna a invocare le primarie per scegliere il successore dell'ex Cav. L'impresa è tutt'altro che semplice. Già una volta le consultazioni interne saltarono per volontà del grande Capo, che ha fatto sentire ancora la sua voce gelando di fatto la proposta del lealista Raffaele Fitto.
E chissà se Flavio Tosi, da sempre pronto a correre per la leadership della coalizione, non potrà avere la sua grande occasione.
«ALLEANZA ALTERNATIVA A RENZI». Di certo qualcosa sta cambiando: «Berlusconi da oggi è convinto che si comincia a lavorare per un centrodestra alternativo al governo Renzi, che a noi continua a non piacere. Bisogna lavorare per un'alleanza alternativa al governo di sinistra», ha detto ancora Toti, questa volta in un'intervista a Pomeriggio cinque. Il consigliere politico di Forza Italia ha confermato l'intenzione dell'ex cavaliere di firmare alcuni dei referendum proposti dal Carroccio. E ha teso una mano ad Angelino Alfano: «Noi siamo alternativi a questo governo, la Lega altrettanto. Occorre vedere in quest'alleanza cosa deciderà di fare Ncd, che sostiene Renzi».
Martedì, 27 Maggio 2014

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