giovedì 29 maggio 2014

I grillini sono la fotocopia dei leghisti. Si riempiono la bocca di moralità ma la intendono applicata solo agli altri.

Roberta Lombardi, la «segretaria-baby sitter» e il nido della discordia

di   - 28/05/2014 - Mentre la deputata riceve critiche per l'iniziativa di un asilo a Montecitorio, in rete alcuni attivisti chiedono chiarezza sul contratto adottato dalla portavoce romana

Roberta Lombardi, la «segretaria-baby sitter» e il nido della discordia<1/3>


Roberta Lombardi, la  «segretaria-baby sitter» e il nido della discordia
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La deputata 5 stelle Roberta Lombardi viene travolta dalle polemiche on line. La sua colpa? Avrebbe assunto una persona per la segreteria che si occupa però anche della sua bambina nata da pochi mesi.  Le accuse sono in rete, su una pagina social, frequentata dai 5 stelle di Roma. Si mette all’indice curriculum della segretaria, busta paga e scelta della portavoce romana. «Ricordate il post in cui avevo taggato XXX (che ovviamente ha lasciato il gruppo) in merito alla faccenda della baby sitter/segretaria della Lombardi? Ebbene, quel post è stato rimosso dalla persona che l’aveva scritto», spiega Marco Zonetti, attivista, che allega alcuni screenshot di una conversazione Fb in cui emerge la vicenda.«Se è stata assunta come baby sitter spacciandola per segretaria non ti preoccupa più?», chiede lui a una militante vicina alla deputata. «Chiederemo copia della busta paga e del contratto allora», incalza. Nel mentre la deputata appoggia l’iniziativa della collega Vezzali per istituire un nido a Montecitorio: uno spazio per tutti i lavoratori della Camera con il personale a carico del deputato. Ma non tutti apprezzano l’idea che, dopo il post in rete, pare avere un tempismo perfetto. Così nel profilo ufficiale della Lombardi piovono commenti critici.
LaPresse
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IL NIDO DELLA DISCORDIA – I malumori vengono ripresi oggi in un articolo del Messaggero a firma di Claudio Marincola. «D’accordo con te Roberta, (anche se un post del genere lo trovo surreale, linkato da te, parlamentare oltremodo benestante): un bel nido all’interno del Parlamento…..però, prima, pensiamo ai nidi e gli asili fuori del Parlamento», commenta un utente. E ancora: «Brava e le altre mamme? Ce lo posti pure?». La deputata si difende. Il quotidiano romano riporta le sue parole:
«Ognuna di noi mamme si è organizzata come può: io ad esempio ho assunto un’assistente personale attivista che mi cura l’agenda, le mail, risponde alle telefonate, mi prepara i fascicoli del dossier e quando scappo in aula per votare o quando sono in riunione mi cura la bimba»
Il problema della frase riportata nel Messaggero sta nell’ultima postilla. Lombardi, dopo aver risposto ai commenti cercando di spiegare l’iniziativa, riposta un nuovo status:
Legge per asili nido aziendali già esiste per aziende pubbliche e private,devono solo applicarla! La legge istitutiva è Il Piano Nazionale degli Asili Nido del 2001, che si è concretizzato, in prima istanza, nella legge finanziaria anno 2002 (art. 70 legge 448/01 aggiornato con Finanziaria 2005) con cui è stato istituito un fondo per la realizzazione di asili nidi e servizi educativi alla prima infanzia da ripartire fra le regioni per la costruzione di asili-nido e di micro-nidi nei luoghi di lavoro. Ogni anno la maggioranza di turno deve rimettere i soldi in questo fondo. Il paradosso è che la Camera, che dovrebbe anche essere la “casa della buona politica”, ne sia privo. E ribadiamo che come M5S abbiamo chiesto che la ludoteca venga aperta a tutti i genitori lavoratori della Camera. Non è un privilegio per pochi, ma un diritto di tutti che chiediamo venga applicato anche in questo Palazzo.

MAIL E CHIAMATA ANONIMA – Intanto però nella pagina degli attivisti romani la discussione va avanti e punta sulla chiarezza delle mansioni della neoassunta. Si critica l’onorevole ma la Lombardi non risponde ai commenti (nonostante sia taggata nel post). La richiesta di chiarimento è stata lanciata il 26 maggio dall’attivista Marco Zonetti. Il caso solleva diverse perplessità. «Certo che da cittadino onesto che si sta affacciando al movimento da poco leggere queste cose lascia in po’ spiazzato», commenta un attivista. E ancora: «Assurdo se è vero. Non sono le mansioni previste per un Assistente Parlamentare. Se è vero (il virgolettato lo farebbe presumere) è da recall». Si discute anche sul curriculum scelto. La segretaria, stando a quanto dichiara lei stessa in rete, possiede il titolo di scuola media inferiore. E i curricula, raccontano persone ben informate dentro il Movimento, sono stati visionati e gestiti dalla Lombardi.

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Zonetti chiarisce il motivo degli screenshot: «Guardate che XXXX è veramente una persona simpatica e ha fatto tanto per il movimento romano. Vorrei solo capire come mai nella rendicontazione risulta come segretaria, e tutti praticamente dicano che è una semplice baby sitter. Perché calunniarla così, e soprattutto calunniare Roberta? Meglio fare chiarezza subito». La risposta però non arriva. L’attivista stesso racconta come il telefono resti muto. O meglio non del tutto: «Pare che sia arrivata una mail a una ventina di persone fra cui candidati europei di “disiscriversi da questo gruppo di troll”, e questo perché abbiamo chiesto trasparenza sula Lombardi e la xxxx. Nulla hanno ancora risposto», incalza nella discussione Zonetti. E ancora: «Stamattina anche la telefonata anonima con minacce non ci facciamo mancare niente».

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