venerdì 30 maggio 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Europee 2014, Grillo-Farage: la verità sul programma

Il consumo di suolo? Colpa degli immigrati. Il mandato di arresto Ue? Va abolito. Accogliere romeni e bulgari? Aprire la porta al crimine. Le idee del leader Ukip. Che Beppe non riporta sul blog.

FACT CHECKING
Dice Beppe Grillo che Nigel Farage «non è razzista, è spiritoso». I giornali italiani, insomma, hanno ancora una volta travisato. E per fare chiarezza con il suo elettorato il leader del Movimento 5 stelle ha pubblicato sul suo blog un post dal titolo modesto: «Nigel Farage, la verità». Cioè un lungo comunicato scritto dall'Ufficio stampa del medesimo Farage per difendere le posizioni del partito e la scelta di Grillo di valutarlo come alleato. Peccato che non tutto è come viene scritto.

Farage, ex alleato della Lega nord

Farage propone l'alleanza all'interno del gruppo Europa per la democrazia e della libertà (Edf), cioè il gruppo in cui in questi anni sedeva la Lega Nord (Francesco Speroni ne è vicepresidente) e altre formazioni nazionaliste, dal Partito del popolo danese al Fronte nazionale per la Salvezza della Bulgaria. E in cui da statuto ogni partito può mantenere le proprie posizioni a patto di avversare la costruzione dell'Unione europea.
Ecco come lo stesso Farage spiega la scelta dell'alleanza:
Nell'ottica del gruppo Efd, scrive l'ufficio stampa dello Ukip, «si tratta di un matrimonio di convenienza per il reciproco vantaggio». Quello insomma che i grillini rifiutano a Roma, accetterebbero a Bruxelles. A unirli sarebbe l'opposizione all'euro e all'Unione europea. Con buona pace della proposta inserita nel programma 5 stelle di emettere eurobond.
Ma anche della battaglia per la legalità a livello europeo. Il programma  locale di Farage, infatti, chiede più potere per le comunità nazionali e locali, forme di democrazia diretta, potenziamento delle forze di polizia. Ma anche l'abolizione del mandato di arresto europeo:
«Stracciare il mandato di arresto europeo che manda cittadini britannici in prigioni straniere senza prove, ma solo rispondendo alle domande, e sostituirlo con una giusta estradizione».

I manifesti contro bulgari e romeni

Lo statuto del gruppo Edf, spiega il post sul blog di Grillo, vieta la discriminazione. 

Insomma lo Ukip non è razzista. Però ecco cosa appare nel manifesto della sua campagna locale in Gran Bretagna:

«Dal primo gennaio la Gran Bretagna ha aperto le sue porte a Bulgaria e Romania». «Immigrazione fuori controllo». «Una porta aperta al crimine». E ancora: «28 mila romeni sono agli arresti per crimini a Londra. I romeni sono il secondo gruppo straniero nella lista degli arresti per seri crimini. Questi includono 142 stupri, 10 omicidi, 66 crimini sessuali, 303 rapine, 1370 furti , 2902 atti di violenza».

Aree verdi a rischio: «Colpa di troppe case per gli stranieri»

Il post pubblicato dal leader del Movimento 5 Stelle ammette le differenze sulle politiche energetiche elencate nel Manifesto europeo dello Ukip: da una parte rinnovabili, dall'altra shale gas, nucleare e idrocarburi. Tuttavia, il partito britannico combatte il consumo di suolo, a modo suo: 
«Vaste aree della campagna dovranno essere sacrificare per costruire nuove case per gli immigrati... gli immigrati rappresentano quasi metà del boom edilizio e dovremo costruire 100 mila nuove case ogni anni per dare loro alloggio», scrive lo Ukip nel suo manifesto locale, citando il sottosegretario di Stato alla Pianificazione, Nick Boles, e titolando: «Aree vedi sotto attacco».

La battaglia contro il libero scambio Ue-Usa

Farage non è un finanziere, ricorda il blog di Grillo, è stato un broker del London Metal Exchange, cioè il più grande mercato al mondo di contrattazione dei metalli industriali. E soprattutto è contrario al trattato di libero scambio tra Ue e Usa  (Ttip) cioè l'intesa  che dovrebbe liberalizzare i commerci tra le due sponde dell'Atlantico:
Peccato che la sua opposizione al trattato. sia dovuta semplicemente alla sua opposizione all'Ue.
Nel maggio 2013, quando l'Unione europea era impegnata in una piccola guerra dei dazi con la Cina, Farage rispondeva così: 
 
La sua idea è che la Gran Bretagna prenda esempio dalla Svizzera in materia commerciale. 

No alle moschee, stesse tasse per ricchi e poveri e birra meno cara

Il programma presentato dallo Ukip alle elezioni politiche del 2010 (riassunto dallaBbc) comprendeva anche un referendum sulla costruzione di moschee, un aumento del 40% delle spese in Difesa (altro che tagli agli F35) e investimenti nel nucleare fino a provvedere al 50% del fabbisogno nazionale. Oltre a una flat tax per tutti i redditi oltre le 11.500 sterline, che avrebbe comportato la stessa tassazione per redditi bassi e per i ricchissimi. A gennaio 2014, spiegava il Guardian, Farage ha disconosciuto alcune delle proposte più radicali.
La sostanza però non è cambiata e in compenso il leader dello Ukip ha dovuto rinunciare anche alla proposta legislativa per avere birra più economica. 
Venerdì, 30 Maggio 2014

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