I cattolici hanno scelto Matteo Renzi. E punito Beppe Grillo
di Donato De Sena - 30/05/2014 - Alle Europee il Partito Democratico è volato al 43% tra i credenti praticanti ribaltando una vecchia tendenza che vedeva il centrosinistra meno forte tra chi si reca regolarmente in chiesa. Movimento 5 Stelle al 14%
Matteo Renzi convince anche i cattolici praticanti. Il Pd ottiene alle Elezioni Europee tra chi frequenta assiduamente la chiesa un consenso ancor più ampio rispetto a quel già sorprendente 40,8% di voti ottenuto dall’intero elettorato. È questo il dato di maggior rilievo che emerge dall’analisi del voto realizzato dall’istituto di ricerca Swg e pubblicata oggi online nelle pagine web riservate alla propria community. Tra i cattolici particanti, nel dettaglio, il partito del premier ottiene oggi il 43% delle preferenze staccando di ben 19 punti percentuali Forza Italia e addirittura 29 punti il Movimento 5 Stelle, piantati rispettivamente al 22 e al 14%. Il Pd dunque conquisterebbe circa 2 punti in più di consenso tra i fedeli, mentre il partito di Silvio Berlusconi ne guadagnerebbe 5. I pentastellati, infine, nel confronto tra risultato elettorale e voti cattolici passa dal 21,2 al 14%.
L’INVERSIONE DI TENDENZA – Si tratta di numeri in controtendenza con quanto rilevato negli anni scorsi e in occasione delle passate elezioni. Il centrosinistra aveva infatti sempre pagato pegno tra i cattolici praticantinelle rilevazioni statistiche, ad eccezione di un sondaggio realizzato da Ipsos tra il 2 aprile e il 5 maggio scorsi e pubblicato sul Corriere della Sera, che aveva stimato al 34% il consenso del Pd sia sull’intero elettorato che tra i cattolici che partecipano settimanalmente alle funzioni religiose. Un gap era emerso ad esempio nella rilevazione effettuata dall’istituto Demopolis per Famiglia Cristiana tra il 23 e il 27 gennaio 2013, ad un mese dalle ultime Elezioni Politiche. Demopolis in particolare stimava il consenso della coalizione a sostegno di Pier Luigi Bersani al 34,5% e il consenso tra i cattolici praticanti al 31%. Ma è sicuramente molto più indicativo valutare i dati odierni di Swg (che segnalano un consenso molto alto tra i cattolici) con le percentuali che lo stesso istituto aveva stimato in un precedente sondaggio sull’elettorato cattolico, pubblicato nel mese di novembre del 2012. In quei giorni Swg (nelle rilevazioni reealizzate per la trasmissione di Raitre Agorà) stimava il consenso del Pd a l26/27%. Ma nel sondaggio pubblicato sull’Unità il 16 novembre, commissionato dall’Associazione Cristiano Sociali, Swg indicava il Pd tra i cattolici praticanti residenti in Italia al 23,5%. Per quanto concerne le Politiche 2013, Swg ancora ha indicato il Pd tra i cattolici al 24%, un punto e mezzo sotto il 25,4% ottenuto tra tutti i votanti.
CENTRO DIVORATO – Come mai, dunque, tutti questi voti cattolici al centrosinistra di Renzi? Sicuramente nella scelta dei fedeli ha influito la storia politica e le posizioni del premier, diverse sui temi etici rispetto ai suoi compagni di partito che provengono da una storia di sinistra, dal Pci e dai Ds. Ma probabilmente ha avuto un ruolo determinante anche il dissolvimento dell’area di centro che alle Politiche del 2013 ha sostenuto la candidatura a premier di Mario Monti. Come hanno spiegato bene tutte le analisi dei flussi elettoralidegli ultimi giorni, il Pd alle Europee è riuscito a catturare la maggior parte dei voti di Scelta Civica, che 15 mesi fa ottenne su scala nazionale l’8,3% dei consensi. E proprio a Scelta Civica, il sondaggio di Demopolis, realizzato alla vigilia delle Politiche, attribuiva un consenso molto più ampio tra i cattolici praticanti rispetto a quanto lo stesso partito avrebbe potuto ottenere sull’intero elettorato: il 25 contro il 15%. Tendenza confermata poi in seguito anche da Swg, che ha stimato (lo dice il grafico odierno) il consenso di Scelta Civica alle Politiche 2013 tra i cattolici praticanti al 15%, a +7 dal dato complessivo.
(Fonte foto copertina: archivio LaPresse. Credit: Roberto Monaldo. Grafici daCommunity.swg.it)
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