sabato 20 settembre 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Jobs Act, Renzi agli iscritti del Pd: “Vecchia guardia vuole scontro ideologico”

ROMA – Matteo Renzi respinge al mittente le accuse di essere di destra e si scaglia contro la vecchia guardia che non vuole che le cose cambino: “Ci hanno detto che siamo di destra. Ci hanno paragonato alla Thatcher”, scrive il premier.
“Noi siamo qui per cambiare l’Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna. O almeno ci prova”.
E aggiunge: “Chi oggi difende il sistema vigente difende un modello di diseguaglianze dove i diritti dipendono dalla provenienza o dall’età. Noi vogliamo difendere i diritti di chi non ha diritti. Quelli di cui nessuno si è occupato fino ad oggi”.
Poi annuncia che, nell’appuntamento del 29 settembre, giorno della Direzione, presenterà il Jobs Act: “Dobbiamo attirare nuovi investimenti – afferma – perché senza nuovi investimenti non ci saranno posti di lavoro e aumenteranno i disoccupati. Ma dobbiamo anche cambiare un sistema ingiusto che divide i cittadini in persone di serie A e di serie B e umilia i precari”.
Non solo il lavoro al centro della lettera inviata agli iscritti del Pd. ”Il fisco deve essere meno caro, certo. Ma anche più semplice”, scrive Renzi. ”Per questo – spiega – nell’ambito del programma dei mille giorni, partendo già dal prossimo anno, introdurremo innanzitutto la dichiarazione dei redditi precompilata”.
Poi il premier e segretario del Pd ripercorre i risultati della politica fiscale del Governo: ”Abbiamo iniziato a ridurre la pressione fiscale restituendo 80 euro a undici milioni di italiani e diminuendo l’odiosa Irap del 10% per le aziende perché ancora oggi in Italia il costo del lavoro è troppo alto. Per colpa mia, peraltro, non siamo riusciti a comunicare bene il taglio del 10% dell’Irap che è già avvenuto, ma di cui non parla nessuno”.

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