Isis, primi raid francesi in Iraq. Onu: morti 8500 civili
La Turchia apre i confini ai profughi siriani in fuga dallo Stato Islamico. Capo 007 Usa: pericolo "sottovalutato"
Nella lotta all'Isis "bisogna coinvolgere tutti gli attori della regione, compreso l'Iran. L'Iran puo' svolgere un ruolo positivo": lo ha detto il ministro degli esteri Federica Mogherini intervenendo al Consiglio di sicurezza del'Onu.
"Da gennaio in Iraq ci sono state 25 mila civili colpiti, di cui almeno 8.500 morti": lo ha detto il rappresentante speciale Onu in Iraq, Nikolay Mladenov, in Consiglio di Sicurezza Onu. "Oltre 1,8 milioni di persone sono sfollate nel Paese da gennaio. Solo nelle ultime quattro notti altre 10 mila persone sono state costrette ad abbandonare le loro case".
PRIMI RAID FRANCESI IN IRAQ - I caccia dell'esercito francesehanno compiuto i primi raid aerei sul nordest dell'Iraq. Lo annuncia l'Eliseo. "Stamattina alle 9.40 i nostri aerei Rafale hanno condotto un primo bombardamento contro un deposito logistico dei terroristi dell'organizzazione Daech nel nordest dell'Iraq - scrive la presidenza francese in una nota - L'obiettivo è stato raggiunto e interamente distrutto". Nei prossimi giorni, aggiunge l'Eliseo, "seguiranno altre operazioni". L'aviazione francese - ha dichiarato il presidente Hollande - effettuerà "altre operazioni" contro lo Stato islamico in Iraq "nei prossimi giorni". "Questo terrorismo non è limitato al Medio Oriente, ci minaccia".
CAPO 007: ABBIAMO SOTTOVALUTATO ISIS - "Abbiamo sottovalutato l'Isis e la sua volonta' di combattere. Lo stesso errore che facemmo col Vietnam": ad ammetterlo e' James Clapper, il capo supremo degli 007 Usa, direttore del National Intelligence che vigila sul lavoro di tutte le agenzie di intelligence americane. In una sorprendente autocritica sul Washington Post, Clapper spiega di non essersi lui stesso reso conto del collasso delle forze di sicurezza irachene.
TURCHIA APRE AI PROFUGHI CURDI SIRIANI IN FUGA DA ISIS - La Turchia ha aperto il proprio confine a centinaia di profughi curdi siriani in fuga davanti all'avanzata dei miliziani jihadisti dell'Isis nel nord della Siria, hanno riferito i media turchi. Le autorita' di Ankara in un primo tempo avevano chiuso la frontiera davanti al nuovo afflusso di rifugiati siriani. Il premier Ahmet Davutoglu aveva ordinato di assisterli sul lato siriano del confine. "Abbiamo aperto la frontiera. Daremo ovviamente assistenza a questa gente: secondo le ultime informazioni sono 4mila" ha detto il premier Ahmet Dautoglu ai cronisti durante una visita ufficiale in Azerbaigian. Il capo del governo di Ankara ha aggiunto che "l'obiettivo principale" della Turchia e' tuttavia "di aiutarli entro i limiti delle frontiere siriane".
All'inizio della mattinata centinaia di civili curdi siriani erano stati fermati al confine turco. Le forze di sicurezza avevano anche usato gas lacrimogeni secondo la tv Cnn Turk. Poi Ankara ha deciso di lasciarli passare. La Turchia afferma di ospitare gia' oltre un milioni di profughi siriani, la cui presenza ha suscitato nelle ultime settimane tensioni con la popolazione locale in diverse citta'. La maggior parte dei civili in fuga dai villaggi curdi siriani attaccati dai miliziani Isis sono donne, bambini e anziani. Gli uomini sono rimasti per combattere contro i jihadisti. "Grazie alla Turchia, Dio vi benedica" ha detto in lacrime dopo avere passato la frontiera una giovane profuga, accompagnata da due bambini, davanti alle telecamere.
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