Sanità, la minaccia di Zaia: “Veneto pronto a sciopero fiscale”
I tagli (semi) annunciati al fondo sanitario hanno provocato, come era prevedibile, la reazione rabbiosa delle regioni. “Se il governo pensa di tagliare anche un solo euro di spesa sanitaria al Veneto noi facciamo lo sciopero fiscale. Ma a Renzi voglio dire una cosa: se ha le palle approfitti della situazione, obblighi tutti ad applicare i costi standard. La siringa, lo stent, il pasto in ospedale devono costare ovunque la stessa cifra”. È quanto afferma al Quotidiano nazionale il governatore veneto, Luca Zaia. “Il governo – spiega - è ostaggio degli spreconi, della mala gestione. Renzi non applicherà mai i costi standard perchè provocherebbe la ribellione del Sud. Non dei cittadini, ma della classe dirigente”.
“Parlo per dati di fatto – continua Zaia – Guarda caso abbiamo 4 regioni meridionali che hanno un buco sanitario di 5 miliardi. Sono quelle che spendono di più e curano peggio, tanto che i loro pazienti scappano. Se si guardano le tabelle dei costi si vede che una garza nel meridione viene pagata anche il 620% in più. In Veneto il paziente resta mediamente 7 giorni in ospedale, ci sono regioni che arrivano a 30 giorni. Da noi ci sono un paio di primari di andrologia per 5 milioni di abitanti, altrove i primari sono 30″. “Questo – sottolinea – è l’emblema dell’inefficienza. Vuol dire che non sono stati fatti investimenti nella diagnostica e nelle tecnologie. Sappiamo che per uscire dalla crisi il Paese deve diventare virtuoso. Bisogna dire a tutti che la pizza Margherita costa 5 euro. Non possiamo accettare che ci sia qualcuno che ci porta una ricevuta da 60 euro. Al Sud questo qualcuno è la stragrande maggioranza”.
MARONI STA CON ZAIA “ANCHE LOMBARDIA PRONTA A SCIOPERO FISCALE” - Anche il governatore della Lombardia sposa la linea di Zaia: “Bene Zaia – scrive su twitter l’ex segretario della Lega Nord – Anche la Lombardia è pronta”.
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