Crisi, Valls a Ue e a Berlino: "La Francia decide da sola"
Da Parigi, il primo ministro parla all'Assemblea nazionale (e torna a chiedere la fiducia) con toni simili a quelli di Renzi sulle riforme: l'Italia farà quello che deve fare, ma stabilirà autonomamente come
Per lui tuttavia, anche la Germania deve "assumersi le proprie responsabilità" di fronte alla crisi della crescita nella zona euro. A Parigi, Valls è anche tornato a sottolineare la necessità di sfruttare "tutte le flessibilità contenute" nei patti europei per rilanciare lo sviluppo.
Parole che - sulla scia dell'asse Francia-Italia che insiste sulla flessibilità - appaiono in linea con quelle pronunciate oggi dal premier Matteo Renzi, cheprima alla Camera e poi al Senato ha parlato di riforme e di programmi: l'Italia farà quello che deve fare, ma decidendo autonomamente come, è il senso delle sue affermazioni.
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Un discorso come d'abitudine all'attacco, in cui il capo del governo traccia il percorso di riordino da affrontare nei prossimi mesi, avvertendo che questa è "l'ultima chance" per l'Italia. La risposta più dura ai richiami Ue dei giorni scorsi arriva quando dice: "Mi scappa da ridere quando sento dire che il nostro modello debba essere la Spagna".
Solo pochi giorni fa, infatti, Mario Draghi (Bce) aveva indicato in Madrid il modello da seguire, e il commissario finlandese Jyrki Katainen, il 'falco' del rigore fedelissimo di Angela Merkel, aveva avvertito: le riforme non basta averle messe in agenda, ma bisogna attuarle davvero.
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