venerdì 19 settembre 2014

Grande Papa. Ho sempre ribadito che avrebbe cambiato non solo la chiesa ma anche il mondo.



Il Papa contro il clericalismo: «Si guarda 

alle regole ma la gente soffre»

Alla vigilia del Sinodo sulla famiglia in programma il 5 ottobre, il Papa mette in guardia cardinali e vescovi: «Guardate alla realtà e non rimanete fermi su regole astratte»

di Gian Guido Vecchi


Così Francesco parte dal brano del Vangelo nel quale Gesù "vedendo le folle, ne sentì compassione perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore". E ripete un'immagine divenuta celebre: "Ho detto alcune volte che la Chiesa mi sembra un ospedale da campo: tanta gente ferita che chiede da noi vicinanza, che chiede da noi quello che chiedevano a Gesù: vicinanza, prossimità. E con questo atteggiamento degli scribi, dei dottori della legge e dei farisei, non daremo mai una testimonianza di vicinanza". Si tratta di uscire e alzare lo sguardo: "Quanta povertà e solitudine purtroppo vediamo nel mondo di oggi! Quante persone vivono in grande sofferenza e chiedono alla Chiesa di essere segno della vicinanza, della bontà, della solidarietà e della misericordia
del Signore...".
Del resto, a Santa Marta, Francesco aveva già risposto giorni faall'obiezione più ricorrente: "Qualcuno di voi può dirmi: ‘Ma, Padre, i cristiani non hanno legge?’; Sì! Gesù ha detto: ‘Io non vengo a chiudere la legge, ma a portarla alla sua pienezza’. E la pienezza della legge, per esempio, sono le Beatitudini, la legge dell’amore, l’amore totale, come Lui - Gesù - ci ha amato. E quando Gesù rimprovera questa gente, questi dottori della legge, li rimprovera di non aver custodito il popolo con la legge, ma fatto schiavo di tante piccole leggi, di tante piccole cose che si dovevano fare".

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