giovedì 18 settembre 2014

Gli italiani hanno capito tutto.

Riforme, per il 67% degli italiani non si faranno
Il sondaggio di Mannheimer: il 54% attribuisce le colpe al Parlamento. Premier frenato dalla burocrazia


Di Elena De Blasi
Le riforme promesse da Renzi: quasi il 70% è perplesso sul fatto che possano essere realizzate. È quanto emerge dal sondaggio Ispo. Per l’esattezza lo pensa il 67% degli italiani, in particolare i residenti nel Nord-Est. Ancora, questa opinione di scetticismo è assai diffusa tra coloro che forse più di altri vivono la difficoltà della crisi: i disoccupati e i giovani in cerca di prima occupazione. Tra costoro, addirittura 3 su 4 sono scettici sulla capacità di realizzazione delle riforme da parte di Renzi.
SCETTICISMO
Insomma si è scettici sull’effettivo adempimento delle promesse. “Ma la responsabilità per questa lentezza nella realizzazione delle riforme non viene attribuita interamente al presidente del Consiglio – spiegano dall’Ispo del professor Renato Mannheimer – Secondo il 51% degli elettori, il freno nasce dalla burocrazia”.
Nel mirino ci finiscono i parlamentari.
COLPA DEL PARLAMENTO
Secondo una percentuale ancora maggiore, il 54%, la responsabilità è del Parlamento. Lo pensano, in particolare, i più anziani e le persone con titolo di studio più elevato. Nonostante tutto ciò, Renzi rimane molto popolare, anche se molti intervistati, specie nel centro e nel centrodestra, attribuiscono il loro consenso alla “mancanza di alternative”. Ma se, come molti temono, Renzi non riuscirà a realizzare davvero le riforme in tempi relativamente brevi, come promesso, il consenso per l’ex sindaco di Firenze è destinato a diminuire. Così come successo per altri presidenti del Consiglio che lo hanno preceduto.

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