La vera storia dei 5 stelle che «vogliono sperimentare Stamina in Lazio»
di Stefania Carboni - 17/06/2014 - In realtà la loro richiesta era diversa
«Ricerca urgente di una struttura sanitaria disponibile a dare esecuzione alle ordinanze che impongono la somministrazione della terapia Stamina». È questo il titolo dell’interrogazione presentata dai consiglieri regionali delMovimento 5 stelle Lazio. Il documento, del 4 giugno 2014, chiede al presidente della regione Nicola Zingaretti nello specifico se esitano o meno delle strutture utili a dare luogo alla richiesta del tribunale per la continuazione delle cure di alcuni specifici casi:
quali siano le strutture ospedaliere presenti nel territorio regionale al fine di verificare la disponibilità a dare esecuzione, in collaborazione e/o sostituzione degli Spedali Civili di Brescia, alle ordinanze che impongono la somministrazione della terapia secondo la metodologia stamina
VERIFICA DI STRUTTURE - Nel lungo documento dei 5 Stelle si chiedono delucidazioni sulla disponibilità eventuale di strutture ospedaliere in Regione che possano “collaborare” o “sostituirsi” agli Spedali Civili di Brescia esclusivamente per i casi in oggetto delle decisioni giudiziarie in tema, e non in generale per una sperimentazione selvaggia di Stamina
CHIARIMENTI VIA TWEET - Ordinanze, quelle del tribunale, che hanno provocato non poco caos: così, mentre il ministro della Salute Beatrice Lorenzin esprime «preoccupazione e sconcerto per quanto accaduto» per l’ordinanza del tribunale di Pesaro, alla Pisana si chiede se ci siano ospedali in grado di sostituirsi o collaborare con la struttura dove adesso Mario Andolina attua le infusioni. Non vuol dire necessariamente appoggiare il metodo Stamina (che ricordiamo non ha riscontri tra la parte della comunità scientifica), anche se sul tema una certa vicinanza fra alcuni esponenti grillini e la criticatissima “cura” esiste. C’è infine chi giustamente chiede chiarimenti in rete. Qui il giornalista Ilario D’Amato invia un tweet a Barillari che risponde così:
L’OK DI PESARO E LE INDAGINI IN CORSO – Qui è disponibile l’intera discussione su Twitter in merito. L’avvio delle infusioni agli Spedali è dovuto dall’ok del giudice di Pesaro che nominò nelle scorse settimane Marino Andolina «Ausiliario Esperto» per la cura con il metodo Stamina all’ospedale Civile di Brescia. Andolina però risulterebbe indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa dalla procura di Torino.
Leggi il documento:
Il tema è delicato e i 5 stelle non si sono mai esposti in modo univoco. «Ho già ribadito più volte – ha spiegato Barillari sui social – che non si chiede di iniettare nulla. Si interroga la regione che deve valutare e decidere». Insomma, quel che è passato come “il Movimento vuole far sperimentare il metodo stamina negli ospedali laziali” era in realtà una cosa ben diversa. Che qualcuno fra i grillini approvi Stamina è fuor di dubbio. Ma la realtà, in genere, dovrebbe essere raccontata per quella che è.
(Credits: LaPresse)
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