giovedì 19 giugno 2014

Perché se Renzi li mettesse alla porta questi poveri diavoli farebbe male?

Luigi Di Maio: "Incontro con Matteo Renzi? Non ci ha neppure risposto". Il premier scrive una lettera: "Vediamoci mercoledì"

Pubblicato: Aggiornato: 
Print Articl
Dopo un'intera giornata in cui gli esponenti del Movimento cinque stelle, primo fra tutti Beppe Grillo, chiedevano a Matteo Renzi di rispondere all'invito di un incontro per le riforme, il presidente del Consiglio ha risposto con una lettera. "C'è molto da fare e non c'è tempo da perdere - ha scritto -. Vi propongo di vederci mercoledì in un orario da concordare insieme. Vi chiedo soltanto di conoscere meglio l'interlocutore della vostra richiesta di dialogo".
Leggete la lettera integrale scritta da Renzi al M5s:
Onorevoli capigruppo del M5S, rispondo alla vostra del ringraziandovi per l'apertura di un dialogo franco, aperto e trasparente nell'interesse dell'Italia. La vostra lettera del 16 giugno scorso conferma che ci sono molto cose che continuano a vederci su fronti contrapposti, ma proprio per questo giudico importante che le forze politiche più rappresentative del Paese provino a scrivere insieme le regole del gioco. Lo scrive Matteo Renzi in una lettera inviata ai 5 stelle. Nessuno ha la verità in tasca, tutti possono dare una mano - io almeno la penso così. E lavoro con determinazione per arrivare insieme a questo obiettivo comune.
La settimana prossima l'Italia gioca una partita molto importante: sarò personalmente in Parlamento martedì per affrontare i temi del Consiglio Europeo e del semestre di Presidenza italiana. Abbiamo sul tavolo innanzitutto la questione immigrazione e conto sull'aiuto di tutte le forze politiche di buona volontà per respingere la montante propaganda xenofoba, non solo italiana, ma esigendo impegni concreti dalle Istituzioni comunitarie.
La Commissione affari costituzionali entrerà nel vivo sulle tematiche della riforma costituzionale. Il Parlamento riceverà il primo decreto attuativo della semplificazione fiscale. Alcune aziende annunceranno investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. Dunque, c'è molto da fare e non c'è tempo da perdere.
Vi propongo di vederci mercoledì in un orario da concordare insieme. Vi chiedo soltanto di conoscere meglio l'interlocutore della vostra richiesta di dialogo. Mi avete scritto come Presidente del Consiglio e dunque possiamo vederci a Palazzo Chigi con una delegazione dell'esecutivo.
Ma avete anche evidenziato - nel vostro ragionamento - l'importanza del successo elettorale (sottolineatura di cui vi sono personalmente grato) che come è ovvio è un successo elettorale non del Governo, ma del Partito democratico. Se preferite confrontarvi con noi come Pd, allora organizziamo una delegazione del partito e dei gruppi parlamentari. Aspetto vostre nuove. Nel frattempo buon lavoro e viva l'Italia. Matteo Renzi
Grillo. "Noi pensiamo di potere dare un contributo fondamentale alle riforme costituzionali e alla legge elettorale. Il voto di preferenza, il taglio ai costi della politica e il dimezzamento del numero dei parlamentari sono solo alcuni dei punti che mettiamo sul tavolo ignorati finora. Renzi, ci stai o no?": è quanto si legge sul blog di Beppe Grillo. "Diciamo fin da ora ai cittadini italiani che non c'è alcuna preclusione da parte del MoVimento 5 Stelle ad affrontare anche un tavolo di trattative sulle riforme costituzionali. Vogliamo lavorarci in modo rapido e responsabile, non c'è da parte nostra nessuna intenzione di ritardare il processo".
Di Maio. "Ci vogliono incontrare o no? Ce lo dicano. Non ci hanno neanche risposto, è spudorato questo temporeggiamento". Così Luigi di Maio, il vicepresidente della camera di M5s, a "24 mattino" su radio 24 parla delle riforme e dell'invito a trattare sulla legge elettorale fatto a Renzi. Incontro che secondo le intenzioni dovrebbe tenersi la prossima settimana e al quale, come anticipato ieri dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio Delrio, non dovrebbe partecipare il Premier ma solo i capigruppo e i responsabili della riforma.
"Abbiamo inoltrato una richiesta a Renzi per incontrarci e discutere di legge elettorale- continua Di Maio- non ci hanno ancora risposto, ci facciano sapere che vogliono fare. Questo temporeggiamento ci sembra anche un tantino scortese. Vorremmo fare la legge elettorale del 2014, non quella del 2054. Non pretendiamo che si parli della nostra legge elettorale e basta, quello è un punto di partenza. Se si va a un tavolo si va per trattare".
Alle accuse di non avere consultato la rete prima di lanciare l'idea dell'incontro, Di Maio ha replicato: "La rete verrà consultata in quanto dopo l'incontro, se ci sarà, il risultato della trattativa sarà ratificata dai nostri iscritti, sarà confermata oppure no". Di Maio ha confermato che c'è un cambiamento da parte del movimento: "noi abbiamo creduto di poter buttare giù il governo Renzi con le Europee, ora prendiamo atto che c'è una prospettiva politica nuova, di legislatura.
"Noi ambiamo comunque a sostituire questa classe politica, ma se per 4 anni devi fare l'opposizione crediamo anche di poter contribuire con la legge elettorale. Certo è cominciata una nuova fase del M5s dal punto di vista delle azioni politiche, è indiscutibile, lo abbiamo ammesso con molta umiltà. Restiamo opposizione, vogliamo andare al governo ma intanto portiamo avanti risultati".
Di Maio ha anche risposto a chi dice che faccia parte di un 'cerchio magico' di Grillo. "Sì, tra poco diranno che sono anche il figlio illegittimo di Casaleggio, vista la fantasia e la degenerazione su di me. Tutti chiamano milano e si organizzano con lo staff. Con Beppe e Casaleggio ci sentiamo spesso, c'è un coordinamento continuo".

INOLTRE SU HUFFPOST

"Con Farage la rete ha fatto una scelta di libertà". Critiche a Di Maio su fb
1 di 11 
 

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...