lunedì 16 giugno 2014

Andiamo avanti a tutta.

"Pubblica amministrazione a dieta": il governo "abbandona" le periferie

Parte la riforma della Pubblica amministrazione. Il governo pensa ad una sforbiciata alla presenza dello Stato in periferia. Fuori prefetture, ragionerie e archivi: dentro la "casa del governo"
Redazione16 Giugno 2014
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ROMA - Dopo aver dato i numeri - "Quindicimila nuovi posti di lavoro" - la riforma vera e propria della Pubblica amministrazione può - e deve - cominciare. L'obiettivo, per dirla con le parole di Alfano, è di "mettere a dieta il pachiderma". La strada scelta dal governo è dare una netta sforbiciata alla presenza dello Stato in periferia. 
Il perché è presto detto. Ora che le province non ci sono più, secondo il governo, mantenere prefetture, ragionerie e archivi in ogni capoluogo costa troppo: meglio accorpare tutto in un unico immobile, una sorta di "casa del governo".
L'intento, dunque, è la riduzione degli uffici e del personale delle amministrazioni dello Stato con rispettivo rafforzamento degli uffici che erogano prestazione ai cittadini e alle imprese. In pratica: si punta a ridurre i costi senza intaccare l'efficienza. 
La riforma della Pubblica amministrazione prevede, tra l'altro, una serie di deleghe al governo, che entro sei mesi dall'entrata in vigore del disegno di legge, dovrà adottare decreti legislativi per il riordino degli uffici centrali e di quelli periferici dei ministeri e degli enti pubblici non economici.

Inoltre, così recita il testo approvato dal Cdm lo scorso tredici giugno, è prevista "la definizione del numero massimo di uffici dirigenziali, in rapporto al numero di dipendenti e alla popolazione residente nei relativi territori”. E ancora: "Possibilità di gestione unitaria dei servizi strumentali, attraverso la costituzione di uffici comuni e previa l’eventuale collocazione delle sedi in edifici comuni o contigui".

Le Pubbliche amministrazioni dovranno, per i prossimi cinque anni, predisporre una riduzione delle proprie spese pari almeno all'1% di quelle sostenute nel 2013. Si parte - ancora una volta - dalle periferie. 

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