Papa: «Poveri pagano prezzo corruzione»
Il pontefice: «È ovunque».
VATICANO
La corruzione danneggia i poveri. I danni provocati dai corrotti, «corrotti economici, corrotti politici o corrotti ecclesiastici», li pagano i poveri. A dirlo, nel corso della messa a Santa Marta, è stato papa Francesco: «Tutti siamo tentati dalla corruzione, un peccato sempre in agguato».
I CORRUTTORI SONO OVUNQUE. La corruzione, secondo il pontefice, è «un peccato a portata di mano» per chi possiede una qualche forma di «autorità». Un peccato di cui spesso sono ricche le cronache: «è stato portato in tribunale quel politico che si è arricchito magicamente, è stato portato in tribunale quel capo di azienda che magicamente si è arricchito, cioè sfruttando i suoi operai. Si parla troppo di un prelato che si è arricchito troppo e ha lasciato il suo dovere pastorale per curare il suo potere». I corruttori sono «dappertutto», Chiesa compresa, lascia intendere Francesco.
DOMINIO DELLA FINANZA «INTOLLERABILE». Il papa ha lanciato un'accusa anche nei confronti della finanza internazionale: «Non possiamo tollerare più a lungo che i mercati finanziari governino le sorti dei popoli piuttosto che servirne i bisogni, o che pochi
prosperino ricorrendo alla speculazione finanziaria mentre molti ne subiscono pesantemente le conseguenze». La platea degli ascoltatori era composta dai partecipanti al convegno promosso dal pontificio consiglio della Giustizia e della Pace in collaborazione con il Catholic relief services e il Mendoza college of business, sul tema 'Investing for the poor', che si svolge lunedì e martedì in Vaticano. Scopo del convegno è riconoscere e riscoprire «il legame originale tra profitto e solidarietà, l'esistenza di una circolarità feconda tra guadagno e dono».
SCANDALOSA LA SPECULAZIONE SUI PREZZI ALIMENTARI. «L'innovazione tecnologica», ha osservato papa Francesco, trova senso nella misura in cui si dimostra in grado di migliorare la capacità di servire il bene comune». In particolare, il pontefice ha definito «uno scandalo» la speculazione sui prezzi alimentari, «che ha gravi conseguenze per l'accesso al cibo dei più poveri. È urgente che i governi di tutto il mondo si impegnino a sviluppare un quadro internazionale in grado di promuovere il mercato dell'investimento ad alto impatto sociale, in modo da contrastare l'economia dell'esclusione e dello scarto».
I CORRUTTORI SONO OVUNQUE. La corruzione, secondo il pontefice, è «un peccato a portata di mano» per chi possiede una qualche forma di «autorità». Un peccato di cui spesso sono ricche le cronache: «è stato portato in tribunale quel politico che si è arricchito magicamente, è stato portato in tribunale quel capo di azienda che magicamente si è arricchito, cioè sfruttando i suoi operai. Si parla troppo di un prelato che si è arricchito troppo e ha lasciato il suo dovere pastorale per curare il suo potere». I corruttori sono «dappertutto», Chiesa compresa, lascia intendere Francesco.
DOMINIO DELLA FINANZA «INTOLLERABILE». Il papa ha lanciato un'accusa anche nei confronti della finanza internazionale: «Non possiamo tollerare più a lungo che i mercati finanziari governino le sorti dei popoli piuttosto che servirne i bisogni, o che pochi
prosperino ricorrendo alla speculazione finanziaria mentre molti ne subiscono pesantemente le conseguenze». La platea degli ascoltatori era composta dai partecipanti al convegno promosso dal pontificio consiglio della Giustizia e della Pace in collaborazione con il Catholic relief services e il Mendoza college of business, sul tema 'Investing for the poor', che si svolge lunedì e martedì in Vaticano. Scopo del convegno è riconoscere e riscoprire «il legame originale tra profitto e solidarietà, l'esistenza di una circolarità feconda tra guadagno e dono».
SCANDALOSA LA SPECULAZIONE SUI PREZZI ALIMENTARI. «L'innovazione tecnologica», ha osservato papa Francesco, trova senso nella misura in cui si dimostra in grado di migliorare la capacità di servire il bene comune». In particolare, il pontefice ha definito «uno scandalo» la speculazione sui prezzi alimentari, «che ha gravi conseguenze per l'accesso al cibo dei più poveri. È urgente che i governi di tutto il mondo si impegnino a sviluppare un quadro internazionale in grado di promuovere il mercato dell'investimento ad alto impatto sociale, in modo da contrastare l'economia dell'esclusione e dello scarto».
Lunedì, 16 Giugno 2014
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