lunedì 16 giugno 2014

Ma uno come Grillo e come i suoi grillini talebani possono fare sul serio. Ho dei seri dubbi.

Grillo si scopre con Renzi: facciamo sul serio 
M5s apre al dialogo sul web per il Democratellum
E sulle riforme il premier incontra Napolitano


dalla Redazione
E’ l’evento politico più importante del mese, forse di tutto il 2014. Il M5s apre al dialogo con Renzi, con un post a firma Beppe Grillo e Casaleggio, chiedendo al premier di partecipare alla discussione sulla nuova legge elettorale.
Il segretario del Pd non si tira indietro di fronte alla novità pentastellata, dice sì ad un incontro con i cinquestelle che sarà fissato nei prossimi giorni ma avvisa: “stavolta, magari, lo streaming lo vogliano noi”. E’ un modo per mettere in chiaro che “non ci saranno patti segreti né giochini strani”. Il Pd sulle riforme – spiega – è pronto “a discutere con tutti”.
Il presidente del Consiglio, infatti, mette sullo stesso piano il M5S e la Lega Nord con la quale è già in corso un confronto. Ma, soprattutto, intende rassicurare alleati di governo e Forza Italia: “Io credo – dice – che l’accordo che abbiamo siglato (al Nazzareno, ndr) regga. Se la Lega e Grillo vogliono sedersi intorno ad un tavolo sono i benvenuti”. L’inaspettata apertura cinquestelle è arrivata al mattino ed ha segnato l’intera giornata politica.
Per la prima volta Grillo e Casaleggio hanno riconosciuto Renzi come interlocutore: “E’ stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato”, hanno spiegato sul blog. Ma quel che è cambiato maggiormente sembra essere la strategia del M5S: toni più pacati, apertura al confronto. Lo aveva annunciato lo stesso Casaleggio la scorsa settimana quando ha rivoluzionato lo staff comunicazione.
Oggi una lettera aperta sullo stesso sito in cui il M5S spiega la propria proposta di legge elettorale, il “Democratellum”. «Noi facciamo sul serio, scrive Beppe Grillo in un post sul profilo Facebook che rimanda al post sulla proposta. «È il frutto di un intenso lavoro portato avanti da decine di migliaia di cittadini che per mesi hanno contribuito direttamente a determinarne le caratteristiche».

In particolare, si tratta di un «sistema proporzionale in circoscrizioni di dimensioni intermedie che, pur essendo sensibilmente selettivo, grazie alla formula del divisore corretta, consente l’accesso al Parlamento anche alle forze politiche piccole». Inoltre, continua la nota, il sistema «prevede la possibilità per gli elettori non solo di esprimere un voto di preferenza, ma anche di penalizzare i candidati sgraditi, favorendo in questo modo una più diretta responsabilità degli eletti nei confronti degli elettori». Il sistema, continuano sul blog, «non è un proporzionale puro», e consente «a una forza politica che ottenga attorno al 40% dei consensi di avere oltre il 50% dei seggi». «Le chiediamo – conclude la lettera – di fissare un incontro, naturalmente in streaming per ragioni di trasparenza, così da poterne discutere direttamente»,
Le riforme costituzionali, i poteri a Raffaele Cantone in vista di Expo e la riforma della pubblica amministrazione. Dopo l’apertura di Beppe Grillo – che ha chiesto a Renzi un incontro per discutere di legge elettorale – sono stati questi i temi al centro del colloquio tra il premier e il capo dello Stato avvenuto stamattina al Colle.


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