venerdì 20 giugno 2014

Se io fossi in Renzi non li riceverei i grillini.

Riforme, il ministro Boschi a Grillo: "Si parte dall'Italicum e dall'accordo con Fi"

“A monte c’è un impegno del Pd e un accordo già esistente tra le forze maggioranza e Forza Italia. Noi dobbiamo rispettare questo impegno". In vista dell'incontro di mercoledì prossimo tra maggioranza e M5S, la Boschi chiarisce la posizione del governo. La replica di Grillo: "O noi o Fi"

Maria Elena Boschi
“Non è pensabile, dopo mesi di lavoro che hanno coinvolto il Parlamento, ricominciare da capo”. A parlare è il ministro Maria Elena Boschi nella conferenza stampa che ha seguito il Cdm dedicato alla semplificazione fiscale e il tema è, inevitabilmente, quello delle riforme e del prossimo incontro tra maggioranza e Movimento5Stelle. Un incontro che, dopo l’apertura di Beppe Grillo, si farà. E si farà mercoledì prossimo. Ma, chiarisce il ministro, sulla legge elettorale si partirà dall’Italicum e comunque dall’accordo già concluso con Forza Italia. “A monte – ha spiegato la Boschi - c’è un impegno del Pd e un accordo già esistente tra le forze maggioranza e Forza Italia. Noi dobbiamo rispettare questo impegno”. Precisazioni che non sono piaciute a Grillo e ai suoi che, per bocca del deputato Di Stefano, hanno replicato: "O noi o Berlusconi".

M5s ci sarà mercoledì ma precisa  sarà il Pd il nostro interlocutore e non il governo in quanto tale. "Vorremmo confrontarci con il Partito democratico, in quanto forza parlamentare", scrive allora lo stesso Beppe Grillo sul suo blog. "Ringraziamo Matteo Renzi per l'invito. All'incontro del 25 giugno - annuncia - parteciperà una delegazione del Movimento 5 Stelle composta dai capogruppo di Camera e Senato, Giuseppe Brescia e Maurizio Buccarella, e dai deputati Danilo Toninelli e Luigi Di Maio".


Non solo riforme però nella conferenza stampa della Boschi che, a seguito del Consiglio dei Ministri, ha illustrato le iniziative prese dal governo. Iniziative che vanno dalla riforma del catasto al 730 precompilato.

Si parte dall’Italicum e dall’accordo con Forza Italia
"Siamo attenti ad ascoltare le loro (del M5S ndr) proposte", ha spiegato la Boschi, ma "avendo approvato un testo alla Camera, quello è un punto di partenza importante che non può essere trascurato nel confronto". Bene l’incontro quindi chiesto ed ottenuto da Grillo per confrontarsi sulle riforme e in particolare sulla nuova legge elettorale, ma la nuova linea grillina non si trasformerà in un abbandono del lavoro sin qui fatto. "Non si cambia partner all'ultimo momento", ha aggiunto il ministro. "Eventuali richieste di modiche possono essere prese in considerazione ma solo se saranno condivise dalle altre forze che hanno contribuito sin qui alla legge elettorale e alle riforme". “Non sarebbe serio – ha continuato la Boschi - nei confronti dei parlamentari e dei cittadini che hanno scelto un certo modello e lo hanno apprezzato con il voto di maggio. I cittadini hanno scelto un modello in cui si sa chi vince".

“Diversi punti” della legge elettorale, “possono essere rimessi in discussione” ha chiarito la Boschi. E tra questi uno di quelli su cui sembra insistere di più il Movimento di Grillo e quello delle liste bloccate. Sulla possibilità che queste possano essere cambiate, proprio come chiede il M5S, il ministro ha spiegato: “Sì, ma solo se è d’accordo Forza Italia”.

Le altre riforme: giustizia e Senato
"Bisogna capire nella sostanza – ha continua la Boschi - se da parte del Movimento 5 Stelle è condiviso il percorso delle riforme, se vuole partecipare al cambiamento del Paese o se rimane su posizioni di conservazione come sulle riforme".  Il ministro ha poi elencato quelle che sono le altre novità in dirittura d'arrivo, a partire da quella della giustizia, che "sarà discussa in Consiglio dei ministri  il 30 giugno, così come avevamo promesso". Nella stessa data dovrebbero essere esaminate anche le misure sul terzo settore. E a proposito della riforma del Senato e del titolo V aggiunge che "restano fermi i cosiddetti paletti che il governo aveva presentato fin dall'inizio e indicato come qualificanti". Ossia "il rapporto fiduciario con il governo esclusivamente della Camera, superamento del bicameralismo perfetto, Senato rappresentativo delle autonomie con elettività di secondo livello, superamento delle Province e abolizione del Cnel e forte riforma del titolo V". Nel nuovo Senato, inoltre, "ci sarà una riduzione della componente dei sindaci e aumenterà la componente delle regioni – ha assicurato il ministro -  Dovrebbe inoltre essere ridotto il numero complessivo dei membri".

La reazione dei grillini: "O noi o Berlusconi"
"Diamo a Renzi l'opportunità di uscire da quel ricatto di Berlusconi che lui stesso disse esserci quando affermò che non c'era alternativa" al Cavaliere. "Noi gli diamo un'alternativa: chiarisca se preferisce continuare con lui o aprirsi ad un percorso nuovo". Sono le parole con cui il deputato M5S Manlio Di Stefano ha replicato al ministro Boschi.
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