"La mafia ha alzato il tiro". Criminalità, la relazione
completa della Dia
Il "basso profilo" adottato negli ultimi anni "per eludere l'attenzione investigativa" ha lasciato il posto ad "un innalzamento del livello della sfida". Lo denuncia l'ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia a proposito del fenomeno della criminalità organizzata. "Occorre intensificare le attività preventivi"
Martedì, 26 agosto 2014 - 13:42:00
Il "basso profilo" adottato negli ultimi anni "per eludere l'attenzione investigativa" ha lasciato il posto ad "un innalzamento del livello della sfida" e ad "una desueta protervia, manifestata attraverso ripetuti atti intimidatori e minacce nei confronti di esponenti della magistratura siciliana e delle istituzioni locali, nonche' di rappresentanti di organizzazioni pubbliche e private impegnati, a vario titolo, nella lotta antimafia". A lanciare l'allarme e' l'ultima relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia.
"In un una situazione cosi' delicata e in assenza di profili di rischio cosi' elevati - scrivono gli analisti della Dia - si avverte la necessita' di intensificare le attivita' preventive e di analisi, al fine di cogliere con la massima anticipazione possibile gli eventuali cambi di postura da parte dei sodalizi mafiosi". La relazione disegna una organizzazione "tuttora alla ricerca di nuovi equilibri" e "protesa a recuperare il proprio predominio sul territorio" anche se "la mancanza di una leadership nella pienezza dei poteri impedisce la definizione di strategie operative di vasto respiro e fa si' che l'organizzazione sia ancora influenzata dalle direttive provenienti da capi detenuti e latitanti, ben piu' autorevoli degli emergenti".
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