Vendite al dettaglio, nessuna ripresa a giugno. In calo ad agosto il clima di fiducia nelle imprese. Solo +1,1% per i salari, la crescita più bassa dal 1982
Per l’Istat la crescita è poco sopra lo zero. Dati in calo del 2,6% su base annua. Per le imprese si passa a 88,2 da 90,8. La discesa di 2,6 punti colpisce tutti i principali settori.
28/08/2014
Non è un quadro incoraggiante quello disegnato dall’Istat con la diffusione dei dati di questi ultimi mesi estivi riguardanti «retribuzioni», «vendite al dettaglio» e «fiducia nelle imprese». Anche nel mese di giugno, il primo in cui gli Italiani hanno potuto beneficiare di un leggero incremento delle proprie buste paga con l’arrivo del bonus Irpef di 80 euro, incassato a fine maggio, il commercio e il potere d’acquisto mostrano ancora segni di grande sofferenza.
Retribuzioni: la crescita più bassa degli utlimi 32 anni
L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie resta invariato a luglio rispetto al mese precedente e cresce dell’1,1% su luglio 2013, nuovo minimo storico e incremento annuo più basso da 32 anni, ossia dal 1982, anno di inizio delle serie storiche ricostruite. Lo comunica l’Istat, sottolineando che, complessivamente, nei primi sette mesi dell’anno la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2013. A fine luglio i contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 41% degli occupati dipendenti e corrispondono al 38,9% del monte retributivo.
A luglio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,4% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per i dipendenti della pubblica amministrazione. Telecomunicazioni (+3,1%), gomma, plastica e lavorazione dei minerali non metalliferi (+3%) ed estrazione dei minerali (+2,9%) sono i settori che a luglio registrano gli incrementi tendenziali maggiori. Variazioni nulle in tutti i settori della pubblica amministrazione. Variazione negativa, invece, nel settore trasporti, servizi postali e attività connesse (-0,3%), che riflette l’impatto dell’accordo del 16 luglio siglato da Alitalia e sindacati per il contenimento del costo del lavoro per l’anno in corso. In particolare, la busta paga del personale di terra del gruppo Alitalia ha subito un taglio di 125 euro lordi mensili, quella dei piloti 1.526 euro e quella degli assistenti di volo 253 euro.
Vendite al dettaglio: ferme a giugno, ma su del 2,6 rispetto al 2013
A giugno le vendite al dettaglio restano ferme nonostante la disponibilità del bonus da 80 euro incassato a maggio. Calano del 2,6% su base annua. Lo ha comunicato l’Istat. Nella media del trimestre aprile-giugno 2014, l’indice mostra una flessione rispetto ai tre mesi precedenti (-0,2%). Nel confronto con maggio 2014, le vendite di prodotti alimentari segnano un lieve aumento (+0,1%) mentre quelle di prodotti non alimentari un leggero calo (-0,1%). Rispetto a giugno 2013, l’indice grezzo del valore totale delle vendite registra una diminuzione del 2,6%. Variazioni tendenziali negative si registrano sia per le vendite di prodotti alimentari (-2,4%) sia per quelle di prodotti non alimentari (-2,8%).
Per i piccoli esercizi le vendite crollano del 3,9% su anno. Rispetto a giugno 2013, le vendite diminuiscono sia per le imprese della grande distribuzione (-1,3%) sia per quelle operanti su piccole superfici (-3,9%). Nel primo semestre del 2014, l’indice grezzo diminuisce dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione dello 0,7% e quelle di prodotti non alimentari dell’1,1%.
Fiducia nelle imprese: calo di 2,6 punti in tutti i settori
I dati registrati dall’Istat oggi parlano anche di un calo della fiducia delle imprese ad agosto. Passa a 88,2 da 90,8. Un arretramento di 2,6 punti, che colpisce tutti i principali settori. La discesa segue il balzo segnato il mese scorso, quando erano stati raggiunti i massimi da circa tre anni. Un vantaggio ora completamente annullato (siamo di nuovo ai livelli di giugno).
Il clima di fiducia nelle imprese manifatturiere, cuore pulsante dell’industria, segna ad agosto una flessione decisa, passando a 95,7 da 99,1 di luglio.È il livello più basso da un anno preciso. La fiducia scende anche negli altri settori: nelle costruzioni, nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio.
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