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BRUXELLES - "L'Europa deve cambiare la propria politica economica, concentrandosi su crescita e investimenti pur nel pieno rispetto delle regole di bilancio, a partire dal 3% del rapporto deficit-Pil. La crescita non è una richiesta dei Paesi che stanno peggio, è ciò che serve all'Europa". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel suo intervento al pre-vertice dei socialisti europei a Parigi salutando positivamente l'impegno del presidente designato della Commissione europea, Jean-Claude Juncker per i 300 miliardi di investimenti. "Dobbiamo fare dell'Europa un luogo che serve ai cittadini", ha sottolineato il presidente del Consiglio, aggiungendo che non è in discussione il rispetto degli accordi e delle regole, così come ha sempre ribadito l'Italia. La flessibilità, ha aggiunto, va "dentro le regole che già ci sono. Non si tratta di inventarsi regole nuove, ma di usare meglio quelle che già ci sono" (video).

A questo proposito i leader Ue terranno un nuovo vertice speciale su crescita e lavoro il prossimo 7 ottobre. "La situazione economica e del lavoro preoccupa", per questo "la Ue accoglie con favore l'intenzione dell'Italia di tenere una conferenza il 7 ottobre su occupazione, investimenti e crescita", in autunno la Ue affronterà la situazione economica in "un eurosummit ad hoc", si legge nella bozza di conclusioni del summit Ue.

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Si è svolto all'Eliseo a Parigi, infatti, il summit dei leader socialisti e democratici dell'Unione europea, al quale Renzi è arrivato stamani a bordo di una Lancia. La riunione, organizzata dal presidente francese Francois Hollande precede il vertice europeo straordinario che si tiene nel pomeriggio a Bruxelles su nomine e Ucraina. Prima dell'inizio, nella capitale belga Renzi ha incontrato anche il presidente ucraino Petro Poroshenko per discutere della situazione nell'est del Paese e la minaccia russa.

I leader socialisti, tra cui anche François Hollande, hanno confermato il loro appoggio a Federica Mogherini, attuale ministro degli Esteri del governo Renzi, come nuova 'Lady Pesc' dell'Unione europea dopo la britannicaCatherine Ashton, e a darne l'annuncio è lo stesso Renzi al termine del pre-summit. Nel pomeriggio Federica Mogherini è stata anche ricevuta da Juncker, che l'ha lodata: "Mogherini è molto competente ed europeista convinta". A questo punto, la battaglia vera sarebbe su un posto chiave della Commissione Ue, vale a dire quello del responsabile agli Affari economici che per cinque anni è stato in mano ai rigoristi finlandesi. L'uomo sostenuto dall'Eliseo (ma anche da Palazzo Chigi, in un'ottica di flessibilità sui conti) è l'ex ministro francese Pierre Moscovici.

A tal proposito, lasciando l'Eliseo Renzi ha detto che la scelta per l'assegnazione dei portafogli della Commissione europea deve essere "molto rispettosa dei desideri del presidente Juncker: sulla formazione decide il presidente della Commissione - ha sottolineato il premier - e per quello che ci riguarda è molto importante quello che ha detto Juncker" e cioè che agli Affari economici "ci sarà un esponente del Pse". E a seguire: "Ho stima per Moscovici, ma non tiriamo per la giacchetta Juncker, sarà lui a decidere. Se mi chiedete la mia opinione su Moscovici, è ottima". Renzi, nonostante gli impegni, non ha rinunciato tuttavia a "un pensierino" al campionato di calcio di serie A che inizia oggi:


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 Renzi e il francese
 / L'ambasciatore inciampa, c'è Hollande

Quanto alla nomina del presidente del Consiglio, "abbiamo detto che non avremmo fatto un nome di parte". Al consiglio Ue di luglio "si decise di affermare il principio che l'Alto rappresentante doveva essere socialista perché il presidente della Commissione era un popolare, mentre nel caso del presidente del Consiglio si sarebbe scelto il candidato con più consenso dopo la discussione oggi. Nel Pse ci sono candidati adatti per quel ruolo, ma si è scelto di non formalizzare alcuna candidatura". Gli ultimi rumors danno il primo ministro polacco Donald Tusk, centrista moderato in quota Ppe e vicino alla Cancelliera tedesca Angela Merkel, quale probabile presidente. "Noi abbiamo lavorato bene", ha detto Angelino Alfano dopo la riunione del vertice dei leader del Ppe che precede la riunione straordinaria del Consiglio europeo per le nomine Ue, "adesso lavorino i capi di stato e di governo. Io sono convinto che un accordo importante e definitivo si troverà stasera".

Ma ancora: al vertice europeo di stamani a Parigi si è parlato della "situazione internazionale", della vicenda russa e della crisi ucraina (Hollande ha già annunciato che stasera il Consiglio Ue inasprirà le sanzioni contro Mosca), della situazione in Libia e Siria, dell'Iraq e del Mediterraneo ma "una lunga discussione c'è stata sulle questioni economiche", ha dichiarato ancora il premier. "C'è grande attenzione sui temi della crescita, che Hollande ha evidenziato più volte, con l'appuntamento ad hoc di cui abbiamo parlato e che oggi tutto il Pse ha condiviso - e il riferimento è al vertice sulla crescita. Si terrà a inizio ottobre in Italia". Il 7, dunque.

Il pre-summit si svolge all'indomani di un Consiglio dei ministri (il primo dopo la pausa estiva) al termine del quale il premier ha presentato lo 'Sblocca-Italia'con 10 miliardi dedicati a opere nei prossimi 12 mesi, e la 'rivoluzione' nella giustizia civile con tempi più veloci e responsabilità delle toghe: chi sbaglia paga, ha sottolineato ieri Renzi. A Palazzo Chigi il fuoriprogramma: il capo del governo ha mangiato un gelato artigianale in chiave anti-Economist (video).