giovedì 28 agosto 2014

Non è l'Europa che non funziona. Sono i burocrati italiani che non sanno accedere ai fondi.

Dall’Ue 16,3 milioni alla Sardegna per l’alluvione di novembre scorso

print mail facebook twitter single-g-share single-g-share
Lo stanziamento, proposto dalla Commissione, deve essere approvato da Consiglio e Parlamento. Fa parte di uno stanziamento complessivo di 47 milioni che andranno anche a Grecia, Slovenia e Croazia. Servirà al ripristino delle infrastrutture vitali
Un pacchetto di aiuti per un valore totale di 47 milioni di euro dal Fondo di solidarietà per aiutare la Sardegna, Cefalonia nelle isole ionie greche, la Slovenia e la Croazia è stato proposto oggi da Johannes Hahn, il commissario responsabile per la Politica regionale. L’aiuto proposto per l’Italia, pari a 16,3 milioni di euro, arriva a seguito delle gravi inondazioni del novembre 2013, mentre i 3,7 milioni di euro destinati alla Grecia servono a coprire i costi di un terremoto e di diverse scosse di assestamento che hanno interessato Cefalonia e le isole Ionie nel gennaio-marzo 2014. Slovenia e Croazia, che sono state duramente colpite da una tempesta di ghiaccio nel gennaio e febbraio 2014, riceveranno rispettivamente un aiuto pari a 18,4 e 8,6 milioni di euro.
Secondo Hahn “questa decisione rispecchia la natura precipua di questo Fondo che è imperniata sulla solidarietà con gli altri Stati membri e i paesi vicini nei momenti di difficoltà che fanno seguito a catastrofi naturali”.
“Lo sviluppo complessivo di queste regioni è supportato dai Fondi strutturali e di investimento europei”, ha aggiunto il commissario che si è detto convinto che “concentrando le loro risorse sul sostegno alle imprese, sulla ricerca e sull’innovazione e su un’economia a basse emissioni di carbonio tali fondi possono aiutare queste regioni a trasformare la catastrofe che le ha colpite nell’opportunità di sviluppare un modello economico sostenibile basato sui loro punti di forza e sulle loro caratteristiche locali”.
Il sostegno deve essere ancora approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Servirà a coprire in parte i costi degli interventi d’emergenza sostenuti dalle autorità pubbliche in questi quattro Stati e in particolare a ripristinare le infrastrutture e i servizi vitali, a rimborsare i costi delle operazioni d’emergenza e di salvataggio e a coprire parte dei costi di ripulitura delle regioni colpite.
Nel novembre scorso la Sardegna è stata colpita da fortissime piogge che hanno fatto esondare i fiumi provocando inondazioni e frane. Le case private, le imprese e il settore agricolo sono risultati gravemente danneggiati e si è registrata una grave interruzione di vie di comunicazione grandi e piccole e di importanti reti infrastrutturali pubbliche. Morirono 16 persone più di 1.700 furono gli sfollati. Secondo le previsioni la riparazione delle strade e della rete di alimentazione durerà più di due anni.

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...