venerdì 29 agosto 2014

Provvedimento da mettere in atto subito.

Iraq, l'Ue potrebbe usare sanzioni contro l'Isis

Per impedire che incassi denaro da vendite di petrolio illegali.

PROVVEDIMENTO
L'Unione europea sta valutando la possibilità di utilizzare le sanzioni già esistenti per impedire che l'Isis possa incassare denaro dalle vendite di petrolio. È quanto è emerso dalla bozza di conclusioni del vertice Ue fissato per sabato 30 agosto di cui l'Ansa ha preso visione.
USO «PIÙ EFFICACE» DELLE SANZIONI. Il summit Ue, secondo il testo ancora provvisorio delle conclusioni, potrebbe quindi chiedere al Consiglio di valutare un uso «più efficace» delle sanzioni già esistenti con l'obiettivo specifico di impedire alle forze jihadiste dello Stato islamico in Iraq di beneficiare dei proventi delle vendite «illegali» di petrolio o altre risorse naturali sui mercati internazionali.
Nella parte delle conclusioni dedicata alla situazione in Iraq e Siria, i 28 si dicono «estremamente turbati» del deterioramento della situazione nei due Paesi in termini umanitari e di sicurezza a causa dell'occupazione di parte dei territori da parte delle forze dell'Isis. E condannano con fermezza le uccisioni indiscriminate e le violazione dei diritti umani compiute soprattutto ai danni di minoranze religiose ed etniche.
UE VUOLE CONTRASTARE LA MINACCIA. L'Ue è detta quindi «determinata» a contrastare la minaccia rappresentata dall'Isis e da altri gruppi terroristici operanti in Iraq e Siria e da il suo sostegno alle iniziative prese da singoli Paesi per fornire attrezzature militari alle forze di Baghdad.
Giovedì, 28 Agosto 2014

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