Piano scuola, studenti pronti a scendere in piazza
L'Unione degli studenti e la Rete della conoscenza rispondono al ministro dell'Istruzione: "Scenderemo in piazza il 10 ottobre". Dito puntato soprattutto contro le agevolazioni alle private
Selene Cilluffo 27 Agosto 2014
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Anche se le lezioni non sono ancora riprese gli studenti si stanno organizzando per l'autunno alle porte. E sono pronti a tornare in piazza come negli anni scorsi. La ragione? Venerdì 29 agosto verrà presentato in consiglio dei ministri il piano scuola del ministro Stefania Giannini e le organizzazioni studentesche non l'hanno presa bene. In particolare l'Unione degli studenti, come si comprende facilmente dalle parole del coordinatore nazionale Danilo Lampis:
E' una riforma che guarda agli interessi di pochi e non a quelli del Paese. Le dichiarazioni della Giannini sono sconcertanti. Sembrano voler portare a termine le idee degli ultimi governi Berlusconi sulla scuola pubblica
Dito puntato contro le agevolazioni alle scuole private, in un momento di spending review per la scuola pubblica. Lampis continua:
Se il Piano Scuola rispetterà le linee guida emerse dalle dichiarazioni del ministro, migliaia di precari dovranno per sempre rinunciare al sogno di poter insegnare e i docenti in ruolo dovranno farsi la guerra tra loro per ottenere i premi in base alla disponibilità oraria e alle attitudini. La scuola non può essere un ambiente competitivo, dove va avanti il più forte, ma cooperativo, dove si va avanti assieme. Giannini si rileggesse Don Milani, invece di citarlo senza comprenderlo
C'è infine l'accusa al ministro di non aver preso in considerazione le proposte fatte nei mesi scorsi dalle stesse organizzazioni studentesche:
Non siamo stati minimamente interpellati rispetto alle loro idee, nonostante vivano ogni giorno le scuole italiane. Siamo pronti a dar battaglia e a mobilitarci nei prossimi mesi, a partire dalle manifestazioni studentesche del 10 ottobre
D'accordo sulla mobilitazione anche la Rete della conoscenza, in particolare dopo le parole del ministro al meeting di Comunione e Liberazione che si sta svolgendo a Rimini. Spiega Alberto Irone, portavoce nazionale degli studenti medi:
Pur essendoci degli aspetti potenzialmente positivi nelle dichiarazioni del ministro, come le nuove assunzioni di docenti, alcune novità sulla didattica e sugli strumenti digitali o un più equo rapporto tra studenti disabili e insegnanti di sostegno, altri aspetti del provvedimento scuola ci lasciano perplessi
Insomma indignati e pronti a scendere in piazza anche perché " è inaccettabile la decisione del Ministro di presentare il provvedimento sulla Scuola al Meeting di Comunione e Liberazione". Infine le stesse organizzazioni studentesche hanno lanciato via youtube una provocazione, riprendendo l'#icebucketchallenge e spiegando che l'unico modo per avere scuola e salute assicurate sono gli investimenti pubblici.
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