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ROMA - "Nessun intervento sulle pensioni in Legge Stabilità". Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, dopo le ipotesi di "prelievo" circolate questa estate e dopo una sua recente intervista in cui accennava al provvedimento. "In linea di principio, senza far riferimento ad alcun progetto, avevo detto una cosa che credo normale, che possa esserci una atto di solidarietà nel sistema previdenziale. Che bisognerebbe trovare un modo per gestire insieme equità e crescita". Poletti, inoltre, si sente "stabilissimo", rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di presunte divergenze con Matteo Renzi. Dissapori con il premier? "Gli ho parlato anche ieri. Assolutamente no", dice, smentendo così le indiscrezioni di stampa.

"Paese dove vincono le rendite". "E' un Paese abituato a pensare che vincono le rendite e non le opportunità", dice il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al Meeting di Rimini. "Credo che l'impianto storico della relazione tra lavoro e impresa, basata su conflitto e contratto, oggi non funziona più", ha ribadito più volte. E sulle riforme per il mercato del Lavoro dice ancora: "Cambiar la testa è un problema complicato, non cambiare le norme", ma "se non cambiamo testa non cambiano neanche le norme".

"Basta bagarre sull'art. 18". Nel mercato del lavoro, invece, serve "un cambiamento indispensabile", ha avvertito Poletti: "Se non lo produrremo faremo molte riflessioni, molte analisi ma non porteremo a casa risultati. Fiducia, se tutti insieme faremo questo sforzo e tutti ci prenderemo un pezzetto di responsabilità i risultati non potranno che arrivare". "Impiantare un braccio di ferro sull'articolo 18 senza impiantare un approccio complessivo" di riforma del mercato del lavoro "è un controsenso", ha continuato, "per questo abbiamo fatto la Legge Delega. Una discussione politica ci sta tutta, ma per il ministro quello è il testo di riferimento, è il testo del Governo".

"Approccio diverso".
 "Tutte le volte che ci siamo infilati in una bella scazzottata sull'articolo 18 non abbiamo combinato niente, tante legnate ma risultati zero", ha poi detto Poletti. "Fare un intervento secco su una articolo significa fare a botte, proviamo invece a fare un disegno organico": così quello del Governo Renzi è "un approccio diverso", a partire dal varare soluzioni come una "pura semplificazione".

Ottanta euro confermati. Malgrado il dato di questa mattina fornito dall'Istatsulle vendite al dettaglio di giugno dica che non abbia finora spinto i consumi, il governo intende confermare il bonus fiscale da 80 euro per i redditi più bassi perché la misura darà risultati sul medio periodo, ha infine confermato Poletti. "E' una scelta che vogliamo consolidare. Nel medio periodo produrrà risultati", ha risposto il ministro alla domanda se il dato sulle vendite al dettaglio non farà ricredere il governo sull'efficacia della norma.