Tv, M5S non va al TgLa7. Mentana: ‘Signori della par condicio, chiamo un sosia?’
“Avevamo concordato con il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, attraverso il portavoce del Movimento 5 Stelle, un incontro. Che però è stato disatteso. Lo abbiamo atteso fino a due minuti fa. Ci rivolgiamo ora ai signori della par condicio: in questo caso dovremmo chiamare un sosia, una controfigura o buttare a mare il resto del telegiornale?”. Così il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, ha commentato nell’edizione serale del notiziario andato in onda ieri sera la decisione del deputato pentastellato di non rilasciare una dichiarazione sui provvedimenti annunciati dal governo in materia di pubblica amministrazione, al contrario di quanto fatto dal capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta. Il riferimento è alla richiesta del Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che negli scorsi giorni, in base ai dati sul monitoraggio sul pluralismo politico e istituzionale nella televisione riferiti al periodo 5-18 aprile, ha imposta ai notiziari di TgLa7, Studio Aperto, Rainews, SkyTg24 e Cielo di assicurare un’equa ripartizione del tempo di parola tra i soggetti politici nelle diverse edizioni dei notiziari tra cui il Movimento 5 Stelle
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